Heavy Fucking Metal Pillar: recensioni Bathory (The Return……) e Possessed (Seven Churches)
Di seguito le recensioni di Bathory (The Return……) e Possessed (Seven Churches), così come uscite originariamente all’interno delle pagine di Rockerilla numero 64 del dicembre 1985, a firma Adriano Bosone. Capitava, un tempo, che per ragioni di spazio fisico a disposizione sulla rivista cartacea o più semplicemente per scelta artistica dell’autore, venissero accomunate in un solo scritto più critiche afferenti album che potevano, per affinità, essere raccontati uno di seguito all’altro.
Buona lettura,
Steven Rich
BATHORY
«The Return…… »
Black Mark Recordings
1985
POSSESSED
«Seven Churches»
Roadrunner
1985
Accostamento doveroso per due total thrash-death metal bands rappresentanti altrettante concezioni di un genere poco adatto a persone dalle orecchie e dal cuore delicati… I Bathory provengono dalla Svezia e sono già approdati, con The Return…… al loro secondo album.
Guidati dalla grottesca personalità di Quorthon (qui sua intervista del 1993), leader carismatico della band, i Bathory si propongono di calarci in abissi di abominio e di lussuria, in gorghi di asfissiante malvagità.
Peccato soltanto che questi “buoni propositi” naufraghino quasi subito in un deludente mayhem condito dalla voce afona e rigurgitante di Quorthon. Pur contenendo buoni spunti a livello di effetti sonori e di riffs (ricordano talvolta gli scandinavi Sarcofagus di cui non possiedono però la raffinatezza…) The Return….. non può sfuggire ad una critica sostanzialmente negativa per via di una esecuzione approssimativa, di una scadente produzione ed incisione e di un apporto vocale alla lunga persino fastidioso.
Titoli come “Sadist”, “Total Destruction” e “Bestial Lust” finiscono per non aderire agli eccessi annunciati, limitandosi a un confuso magma sonoro paragonabile solo ai peggiori Hellhammer, elvetici della prima ora.
Il fatto abbastanza incomprensibile è che i Bathory siano potuti giungere al loro secondo album, anche se per un’etichetta minore, ed abbiano un discreto seguito in tutta Europa, mentre i nostri Ghostrider, band ligure vicina alle loro sonorità e che con una migliore produzione potrebbe senz’altro essere preferibile agli scandinavi, sia costretta tuttora a “suonare in cantina” nella completa indifferenza di critica e pubblico. Ci torneremo sopra…
Con i Possessed siamo invece trascinati attraverso ben altri sanguinosi sentieri. I quattro assatanati americani, già presenti nella compilation Speed Kills di cui parliamo su queste pagine, hanno realizzato con Seven Churches un debut album ferocemente selvaggio, dalle tematiche blasfeme e truculente orrendamente ricamate su impatti sonori pesantissimi e ultra veloci.
“The Exorcist”, “Pentagram”, “Burning In Hell” sono sfrenate cavalcate sulfuree sostenute da una sezione ritmica squassante e sottolineate da allucinanti sciabolate soliste. Ma l’assedio sonoro continua con rinnovata ferocia anche nella side B dove “Satan’s Curse” e la paurosa “Holy Hell” condotta con una doppia cassa da cardiopalma, collocano i Possessed, tutti in età molto verde, fra i professionisti dello speed-black metal.
“Fallen Angel”, con accompagnamento di lugubri rintocchi di campana, e la tumultuosa “Death Metal”, chiudono gloriosamente un album di tutto rispetto per il godimento di ogni thrasher amante dell’eccesso e delle sensazioni forti che prevedibilmente gratificherà i Possessed di un posto d’onore nell’Ade ribollente del metallo nero.
ADRIANO “SO DARK” BOSONE
Articolo a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti
Elenco – con link incorporato – delle puntate precedenti:
CIRITH UNGOL (Frost & Fire)
DEATH SS (…In Death of Steve Sylvester)
HEAVY LOAD (Death Or Glory)
MANOWAR (Battle Hymns)
SAXON (Strong Arm Of The Law)
JUDAS PRIEST (Unleashed In The East)
IRON MAIDEN (Iron Maiden)
METALLICA (Ride The Lightning)
MOTORHEAD (Ace Of Spades)
MOTLEY CRUE (Too Fast For Love)
VIRGIN STEELE (Noble Savage)
RIOT (Fire Down Under)
RUNNING WILD (Gates To Purgatory)
WARLORD (Deliver Us)
SWORD (Metalized)
MERCYFUL FATE (Melissa)
SLAYER (Reign In Blood)