I 7 brani più rappresentativi della scena epic metal italiana
Torniamo a “casa”! Prosegue l’approfondimento settimanale con i nostri articoli a tema, parlando questa volta della scena di casa nostra.
Epic Metal. Italiano.
Sventoliamo un po’ di tricolore!
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Cos’è l’epic metal? Chiunque volesse cercare in rete questa definizione o chiedesse a ‘gente che ne sa’, si ritroverebbe con le idee molto confuse, perché ognuno tenderebbe a dare una definizione propria del termine epic metal. Alcuni vi diranno che si distingue per le tematiche trattate, dalle mitologiche, alle medievali, fino ad arrivare a quelle fantasy; altri elogeranno invece la parte musicale, solenne, molto cadenzata, a tratti marziale, ma anche cupa ed oscura (e qui di solito scatta la rissa intellettuale per chi è a favore dei testi e chi a favore della parte strumentale – ndr). Se però per puro senso del dovere voleste far smettere la disputa, basta che utilizziate le seguenti parole: “IO NON L’HO MAI SENTITO QUESTO EPIC METAL!”. Dopo un attimo di silenzio o di istinto omicida (fate voi) i presenti sentiranno l’irrefrenabile bisogno di istruirvi e vi nomineranno una sequela di gruppi a voi sconosciuti, ma il punto fermo su cui saranno tutti d’accordo è che l’epic metal è di nicchia e che i brani vanno ascoltati e riascoltati per poterne capire l’essenza.
Quindi, questo epic metal, alla fine, che cosa sarebbe?!
Bisogna fare un distinguo in quanto l’epic metal è nato negli Stati Uniti negli anni ’70, in parte influenzato dalla corrente hard rock di quegli anni e successivamente dalla NWOBHM. Per noi europei invece, l’epic metal è semplicemente un sottogenere dell’heavy metal classico, punto. Detto questo, possiamo ora passare ai brani italiani più rappresentativi…si, perché il Belpaese, seppur nel suo piccolo è riuscito a regalarci dei veri diamanti rari, band come DoomSword, Wotan, Domine, per citarne alcune, sono riuscite a far rinascere questo sottogenere che era ormai in declino da metà anni ’90.
DoomSword “Let Battle Commence” – ‘Heathen Assault’
Per chi scrive sono LA band epic metal italiana per eccellenza. Tutto ciò che compongono è un’avventura, un viaggio intriso di storia antica e di battaglie sanguinarie e con questo “Let Battle Commence”, pubblicato nel 2003, hanno fatto centro. In quest’album viene narrata la spietata invasione da parte dell’esercito danese in Inghilterra, esercito comandato dal capoclan vichingo Ívarr Ragnarsson, detto il Senz’ossa. Il brano scelto, ‘Heathen Assault’, ha tutto ciò che serve per catapultarci in quel periodo storico. Il suono del corno, le spade che si scontrano, i ritmi lenti e cadenzati, il potente riff di chitarra che esplode verso la metà del brano, la voce evocativa del frontman Deathmaster, sono tutti elementi che trasudano epicità da ogni poro.
Wotan “Carmina Barbarica” – ‘Innoxia (Vercingetorix)’
Altra band importantissima per la scena epic metal italiana sono i Wotan. Se dovessi consigliare a qualcuno un brano dal quale partire per iniziare a capire cosa veramente sia l’epic, questo sarebbe sicuramente un buon candidato. Già vi vedo fin dalle prime note, sollevare il pugno al cielo, o battere la vostra spada contro lo scudo (semmai ve ne avanzasse uno in casa). Questo brano è un concentrato di pathos, tutto è ben studiato per fondersi alla perfezione con la voce vibrante di Vanni Ceni. Un brano granitico da ascoltare e riascoltare all’infinito.
Domine “Champion Eternal” – ‘The Chronicles of the Black Sword’
Quando si tratta di Domine, la mente ritorna sempre a quella pietra miliare che fu “Champion Eternal” e alla maestosa ‘The Chronicles of the Black Sword’. Vi potranno dire che loro hanno sempre fatto power, ma non è assolutamente vero se si considera questo lavoro. Questo maestoso concept album è ispirato alla saga fantasy di Elric di Melniboné…e cosa gli vogliamo dire se non che hanno già vinto in partenza? Sebbene alcuni dei dieci brani del full length strizzano l’occhio a sonorità epic di matrice americana, in questo brano specifico sgorga tutto quello che invece è il nostro (e forse solo nostro) epic metal.
Etrusgrave “Master of Fate” – ‘Lady Scolopendra’
Con questa ‘Lady Scolopendra’ sembra che ci stiamo allontanado dall’epic…e invece no cari miei! Perchè l’epic è anche questo, un brano che all’inizio sembra avere tutte le carte in regola per essere una ballad ma che poi, nel suo incedere malinconico, a tratti introspettivo, si apre in tutta la sua potenza lasciando spazio alla voce eroica di Tiziano ‘Hammerhead’ Sbaragli.
Holy Martyr “Hellenic Warrior Spirit” – ‘Hellenic Valour’
Questo brano è adrenalina allo stato puro, un pezzo da novanta che trasuda drammaticità ad ogni singola nota e che ci scaraventa in mezzo alla battaglia, dove sangue e sudore si mescolano all’odore che scaturisce dalla terra bagnata. Guerrieri! Siete pronti alla lotta? Siete pronti a difendere la Vostra patria natia e a combattere fianco a fianco col vostro compagno d’arme?
Adramelch “Broken History” – ‘Cluny Calls’
Gli Adramelch sono un gruppo abbastanza sconosciuto ai più, spesso rimasti nelle retrovie dell’epic ma che comunque meritano una doverosa menzione d’onore. Con questa ‘Cluny Calls’ ci si addentra nella musica più pura ed incontaminata, una cavalcata pazzesca che tiene incollate le orecchie dell’ascoltatore dalla prima all’ultima nota, un brano che lascia il segno.
Icy Steel “Kronothòr” – ‘An Epic Love’
Che non si dica che l’epic è solo sangue, morte e distruzione…e invece no è anche infinito amore, amore eterno, dove si dona totalmente la propria vita all’altro, perché in fondo ‘You are my soul and you are my destiny’.
Conclusione
Come avete avuto modo di sentire l’epic metal è un qualcosa di molto vario e tutto sommato di difficile classificazione anche se, per chi scrive, rimarrà sempre un sottogenere dell’heavy metal, l’importante però è che, con questo breve articolo, siate riusciti a farvi un’idea in generale. Sorge ora spontaneo chiedervi quali possano essere i vostri (e solo vostri) brani più rappresentativi della scena epic metal italiana. A voi la parola…
Nadia “Spugna” Giordano