Thrash

Intervista Necrodeath (Peso)

Di Giuseppe Casafina - 6 Ottobre 2016 - 10:00
Intervista Necrodeath (Peso)

Necrodeath: 30 anni tra sogno e leggenda raccontati da Peso

(Intervista con Peso)

 

Trent’anni di carriera, si sa, sono un traguardo ambito con orgoglio da molti gruppi sulla cresta dell’onda da molti anni: se a proposito di tale traguardo poi parliamo di quello che alla fine è stato indubbiamente uno dei più influenti gruppi (se non proprio il più influente) dediti al rumorismo sonoro sul suolo italiano, allora l’orgoglio raddoppia sia da parte loro che da parte nostra.

I Necrodeath si ripresentano sulle nostre pagine per trarre assieme a noi alcuni punti cruciali della loro carriera ‘a tre x’, ed è per noi tutti qui in redazione un grande onore poter parlare con Peso, da sempre batterista dei black/thrashers tricolore, di questo traguardo speciale: ciò avviene a maggior ragione del fatto che il sottoscritto, Giuseppe Casafina, avendo avuto l’immenso onore di poter curare la parte introduttiva del libro celebrativo “30 Years of Honour” (di cui trovate parte della copertina in alto, nell’immagine di presentazione) a loro dedicato, ha potuto cogliere così al volo la ghiotta occasione di un’intervista in cui, il nostro eroe delle bacchette, ci parla di un sogno estremo sospeso tra passato e futuro, un qualcosa che si spera non duri solo 30 anni ma che vada ben oltre.

E, giudicando quanto ci viene detto dal buon Peso, direi che la strada per un’ancor più longeva carriera è decisamente ben spianata!

 

I Necrodeath in formazione storica sul retro della tape di “The Shining Pentagram”, anno 1985

 

Caro Peso, benvenuto innanzitutto sulle pagine di TrueMetal: è un grande onore per noi intervistarti, considerando anche l’occasione per cui voi Necrodeath apparite nuovamente sulle nostre pagine.

Non è da cosa da tutti infatti, per il suolo metal italiano, vantare ben 30 anni di attività alle spalle e, sebbene come Necrodeath abbiate avuto una pausa durata ben 8 anni, vi sarebbe anche da dire che il vostro nome è rimasto talmente forgiato nel fuoco per i musicisti che avete influenzato al punto che possiamo in un certo senso considerarvi ‘attivi’ anche in quel famoso stop, sei d’accordo?

 

” Sono totalmente daccordo con te..l’anno dopo lo scioglimento dei Necrodeath avvenuto nel 1990 fondai i Necrosadist.. plasmati poi in Sadist nel giro di pochi mesi …Con loro ho avuto la fortuna di iniziare a girare l ‘Europa.. i tempi rispetto gli esordi dei Necrodeath erano cambiati e oltre le alpi qualcuno iniziava a non snobbare le band italiane…forse avevano capito che anche noi ,rappresentanti del mandolino,in realta’ potevamo dire la nostra anche con strumenti un po piu aggressivi…i fatti e i solchi sui vinili lo avevano gia dimostrato…Fu proprio quando iniziammo a girare ,soprattutto in Olanda dove avevamo il nostro management e in Germania che mi resi conto quanto I Necrodeath furono conosciuti..visto che ogni volta che suonavo da qualche parte non mancavano le domande inerenti ai miei trascorsi….“Into The Macabre” e “Fragments Of Insanity” avevano veramente lasciato il segno e anche per me fu una grossa sorpresa…per tutti i 5 anni vissuti coi Sadist fu cosi…ovunque andavo in giro per lE’uropa mi rendevo conto che il nome Necrodeath era vivo e vegeto e che non aspettava altro che ripartire…..”

 

Di sicuro, te che li hai vissuti, saprai che 30 anni sono davvero tanti e tre decadi dedicate alla causa dell’underground non sono certo povere di avvenimenti e bei ricordi: ti dispiacerebbe condividere con noi alcuni di questi?

 

” Ho iniziato nel 1984 a suonare pesante..quando rientrammo dal primo concerto dei Venom in italia con spalla i Metallica, Claudio, Ingo e il sottoscritto decidemmo cosi di dover formare una band che doveva far lo stesso casino se non di piu delle due band idolatrate che allora andammo a vadere…. Nacquero cosi i Ghostrider..e con il primo demo “Mayhemic Destruction” riuscimmo  cosi a farne di casino ahahahha —  da allora sono passati 32 anni e sono ancora qui a pestar duro e finchè la salute me lo permettera’, cerchero’ di tener duro…ho la fortuna di suonare tutt’oggi con persone che oltre a essere grandi musicisti sono anche grandi amici, e questa e’ la formula vincente per poter proseguire un percorso sì di nicchia ma costante nel tempo….Anedotti chiaramente ce ne sono talmente tanti che sarebbe impossibile sia raccontarli tutti che ricordarli…. Forse quello piu particolare fu quando eravamo in tour europeo coi Marduk che Pier lascio il suo passaporto in un autogrill della Repubblica Ceca…dopo un momento di panico affrontammo la situazione con l’unica soluzione che potevamo trovare….visto che era notte e stavamo attraversando il confine con la Germania…ovvero nascondere Pier nella stiva sotto la strumentazione…..per fortuna non ci furono problemi ma poi una volta arrivati in Germania dovemmo iniziare le pratiche per lo smarrimento etc.etc..”

 

Bene, parliamo del libro celebrativo “Necrodeath: 30 Years of Honour”, curato da Mauro Limonta e Gianfilippo ‘Il Lupo’? Un libro-raccoglitore creato dai fan per i fan. Voi come Necrodeath ne eravate al corrente oppure è stata una sorpresa anche per voi? Inutile dire che un titolo come “30 anni di onore” in ogni caso sia per voi motivo di grandissimo orgoglio.

Aggiungo inoltre che è stato per me un immenso onore, oltre che un’inaspettata sorpresa, collaborare al libro curando questa è stata a tutto gli effetti l’unica parte puramente scritta del libro ( – il restante è costituito da foto di repertorio ed archivi di svariato genere riguardanti tutti i periodi della storia dei Necrodeath – Nda), vale a dire l’introduzione.

 

” E’ da tanto che sia Mauro che Gianfilippo ‘Il Lupo’, mi parlavano di aprie un fan-club per il gruppo… Non ho mai risposto con grande entusiasmo a questa cosa perche non volevo poi la cosa diventasse una sorte di compravendita gadget come fanno in tanti…o storie adite a una certa commerciabilità….Per cui ho pensato a lungo prima di rispondere. Alla fine ho dato il mio benestare sottoscrivendo dunque l’uso del logo a patto che qualsiasi iniziativa non implicava nessuna richiesta monetaria da parte di nessuno….(iscrizione,contests vari, gadgets etc….) I ragazzi hanno recepito alla grande il messaggio e mossi dalla loro unica passione si sono subito attivati in grande stile,avendo entrambi un energia invidiabile a qualsiasi manager ehehehee! Tutto quello che hanno fatto in questi mesi ha dell’incredibile…. e il librone con la rassegna stampa e’ stata una chicca fantastica….che hanno omaggiato ad una 50ina di iscritti in occasione della nostra presenza al Metalitalia Festival…… e la tua introduzione a tutto quanto ci sta da Dio! Verso meta’ mese saro’ a milano e incontrero’ i ragazzi perche stanno gia preparando altre cose ..sono dei treni in corsa e sono curioso di cosa bolle in pentola…invito chiunque segue la band a visitare la loro pagina Facebook “Necrodeath Official Fan Club Italia” (link) e mettere ovviamente il classico ‘MI PIACE’.”

 

I Necrodeath versione 2016

 

Bene, parliamo di formazione: dopo l’abbandono di Claudio, per un breve periodo avete cambiato spesso chitarrista, mentre ora pare che la situazione sia rimasta finalmente stabile e che Pier Gonella sia effettivamente considerato anche dai fan come un membro al 100% Necrodeath! Ricordo di un’intervista ai tempi di “Draculea”, dove Flegias descriveva il buon Pier come ‘uno che aveva bisogno di concentrarsi per permettere a se stesso di liberarsi dalla sua luce positiva e far venire fuori la sua parte artistica maligna’ (Grind Zone – Numero 5 di Novembre/Dicembre 2007).

Insomma, a giudicare dai vostri ultimi impegni in studio e dal vivo sembra proprio che alla fine l’aura più ‘evil’ del Pier musicista sia finalmente uscita fuori con prepotenza: essendo un chitarrista logicamente molto diverso da Claudio credete che il suo stile abbia apportato qualche cambiamento al vostro sound? Se sì, quale?

 

“Sostituire uno come Claudio poteva essere impossibile per vari motivi e non sto parlando di tecnica….infatti il periodo passato con Andy e Maxx senza togliere nulla al loro impegno e apporto alla band e’ stato piuttosto difficile…. Diciamo che il suo abbandono mi ha anche responsabilizzato maggiormente come compositore ,in quanto da braccio destro della situazione sono dovuto passare per gioco-forza a titolare, tanto che la musica di “100% Hell” e’ stata composta tutta dal sottoscritto ,con grande fatica pero’, visto che era anche la prima volta che mi cimentavo in un lavoraccio del genere….L’ ingresso di Pier e’ avvenuto in punta di piedi…in quanto lui suonando a quei tempi coi Labirinth non poteva darci una disponibilita totale…ma e’ subito entrato con noi al momento di partire per il tour europeo con i Marduk… per 20 giorni di fuoco  impegno a cui il piccolo Andy rinuncio’ lasciandoci tutti un po spiazzati….chiesi dunque a Pier sempre come collaboratore esterno di darmi una mano a comporre un nuovo album… sentivo il bisogno di fare qualcosa di diverso dalla solita mazzata nei denti e con il supporto di Pier sapevo che potevo osare..il risultato ‘e stato “Draculea”, probabilmente il nostro album piu contestato dalla vecchia guardia nonche da molte riviste. Tutto cio mi fece capire che Pier sarebbe stato l unico chitarrista che poteva sostituire degnamente il buon Claudio, perchè quell album aveva toccato le corde di molti..uscendo dagli schemi del solito cliche’ ma rimanendo con il trademark Necrodeath…sentire ‘The Impaler Prince’ per intenderci… e le critiche ricevute giuste o sbagliato che furono avevano comuqnue confermato che la band era piu viva che mai e che sapeva anche comporre un qualcosa che andava oltre i soliti schemi! L’anno dopo Pier entro ì definitivamente con noi ….sì, confermo che Pier e’ un chitarrista diverso da Claudio ,ma avendo una tecnica senza limiti,ha saputo imparare la lezione di stile del vecchio Claudio e perfezionarla all interno del sound della band….facendo uscire esattamente la sua aurea piu ‘Evil’ “

 

Toccando un altro tasto puramente a livello di line-up, appare ormai chiarissimo come la presenza di Flegias dietro al microfono sia stata, a tutti gli effetti, il motore trainante della vostra reunion, avvenuta ormai nel lontano 1998, grazie al suo stile velenoso ed inconfondibile oltre che la sua carica live massiccia e prepotente!

Però, aldilà di come siano poi andate le cose, come mai poi nella fase di reunion Ingo Veleno e Paolo Delfino non erano più della partita, nonostante l’aura di culto cheìe già allora li circondava grazie soprattutto al loro operato su “Into The Macabre”? Scusami la domanda ma ho sempre desiderato nutrire la mia curiosità in merito a questa risposta, inoltre credo che non tutti i lettori, indipendentemente se siano vostri fan o meno, fossero presenti in quel 1998 (specie i più giovanissimi che ci/vi seguono) dove magari avevate già fornito le ovvie spiegazioni del caso.

 

” Nel percorso di qualsiasi band o anche nella vita di tutti i giorni ci sono delle selezioni naturali che avvengono anche senza che accada un avvenimento specifico…..”

 

Ultima domanda in merito ai cambi di line-up: dopo l’abbandono di John ora pare che GL, nuovo bassista ed ultimo acquisto in casa Necrodeath sia ormai anche lui, come Pier, considerato dai fan come un membro dei Necrodeath al 100%.

Insisto su questo concetto in quanto dal vivo date sempre l’idea di essere non solo una band molto unita, ma una vera e propria famiglia: inutile dire che la cosa si ripercuote anche sui fan presenti sotto al palco, in quanto mentre suonate da vivo ogni membro pare abbia il suo spazio in termini di ovazioni e non come nel classico, triste luogo comune del Rock ‘N’ Roll dove il cantante e il chitarrista sono gli elementi più ammirati mentre la sezione ritmica, bassista in primis, non raccoglie mai i meritati consensi.

Da dove nasce questa alchimia a tutto tondo in grado di rendervi protagonisti di performance sempre incendiarie in ogni parte del Mondo?

 

” Certo..e anche questo si puo’ ricollegare alla risposta precedente… Credo che il fatto di aver diviso insieme molti viaggi..in situazioni non certo di agio e di lusso ci ha unito maggiormente…In genere in quei casi limite dove la fatica si fa sentire,lo stress aumenta nel corso del tour e gli spazi sono limitatissimi o ci si manda a quel paese o ci si rinforza unendosi sia come persone che come band sul palco….”

 

Il controverso “Fragments Of Insanity”, anno 1989

 

Capitolo “Fragments Of Insanity”: non trovi sia un po’ frustrante il fatto che non sia mai riuscito ad ottenere il successo che meritava all’epoca e che merita tutt’oggi? Eppure, nonostante uno stile più tecnico, il suono era al 100% Necrodeath ed era a tutti effetti un ottimo album. Credi che la sua ‘sfortuna’ sia davvero dovuta solamente al fatto di aver seguito un caposaldo come “Into The Macabre” (oltre che il demo “The Shining Pentagram”) oppure a motivi di distribuzione?

Aldilà delle vere ragioni infatti è triste notare come in effetti le label pare che non ne abbiano mai fatto chissà quale oggetto di propaganda in fase di ristampa, trattandolo sempre e solo come una operazione di remastering come tante, senza mai apportare il giusto eco alla cosa.

 

” Sì direi che la tua seconda riflessione sia quella piu azzeccata, ogni produzione di ogni band deve avere alle spalle una macchina che la spinge nei giusti canali con tutta una serie di cose allegate ,come un tour da affiancare all uscita imminente,radio,interviste,distribuzione,promozione, etc.etc…tutte cose inesistenti ai tempi di Fragments…..Sono convinto che il successo di una band non dipenda dalla bravura del gruppo o dall alchimina dei brani che compone,bensi da chi gli sta dietro….quella dei Necrodeath e stata da una parte una band sfortunata perche non ha mai avuto la possibilità di uscire con una major e da una parte una cult band che non ha mai accettato compromessi, per cui destinata comunque all oblio dell’underground… ma se da una parte c’e un po di rammarico per non aver raggiunto determinati obiettivi, nonostante ce ne fosse la possibilità, dall’alltra sono contento di non aver mai chiesto a nessuno il permesso ogni volta che dovevo andare a pisciare…. if you know what i mean…”

 

L’ultimo capitolo discografico dei Necrodeath: lo split “Mondoscuro” è disponibile da pochi giorni sul mercato.

 

Bene, dal passato arriviamo passo dopo passo al presente: parliamo del nuovo album “Mondoscuro”, un progetto che vi vede alle prese nientepopòdimenoche con Cadaveria. Come mai questa collaborazione? Inoltre colgo qualche richiamo più o meno voluto, nel titolo, a “Mondo Cane”, titolo dello storico album che incideste assieme ai nostrano Schizo nel lontano 1989 sotto il monicker Project One? Sono pazzo io oppure è una cosa effettiva? Su dai, spiegaci tutti i dettagli che siamo curiosi.

 

” Sì il titolo e’ un chiaro richiamo al vecchio progetto, ma si ferma tutto lì… in realtà questo EP ha un approccio diverso in quanto le due band si fondono, si mischiano si coverizzano i brani e alla fine creano un progetto piuttosto insolito che definirlo un semplice “split” sarebbe riduttivo….”
 

Bene, del presente ne abbiamo parlato, ora tocca al futuro: avete ancora aspettative in tal senso, dopo 30 anni?

In fondo non vi è mai nulla di male nell’essere perennemente ambiziosi nel raggiungere sempre nuovi traguardi, in quanto essere musicisti è, da sempre, una sfida continua con se stessi e con il proprio pubblico: insomma essere musicisti è una vera e propria scuola di vita, sei d’accordo con questa mia definizione?

” No nessuna aspettativa…guardiamo in faccia  al presente piu che al futuro e proseguiamo il nostro percorso sempre in maniera indipendente e libera…. senza pensare a cio che potrebbe essere promozionale…  non ci interessa questo aspetto..ci interessa suonare dal vivo questo si ci piace ancora molto… In questi giorni Pier ed io stiamo tirando giu nel tempo libero un nuovo pezzo che potrebbe essere il singolo su vinile a 45 giri del 2017  ehehehehe  come vedi sempre fuori moda…o troppo avanti coi tempi o troppo indietro…. Abbiamo oramai colto l’essenza di essere musicisti e l’unica cosa che ancora ci regala emozioni e’ il palco e finche’ avremo la salute per poterlo fare in maniera dignitosa continueremo..suonando dal vivo rigorosamente…. lo voglio sottolineare perche vedere gruppi metal che suonano con le basi mi mette una tristezza infinita….I Necrodeath suonano dal vivo,errori inclusi … aspetto gia sottolineato anche nel nostro DVD “Hellive”….  “

 

….ah, a proposito di futuro, veniamo alla classica domanda ‘scomoda’ eheheh!

Parlando di futuro e nuove generazioni, hai per caso ascoltato qualche gruppo dell’attuale scena metal italiana degno di menzione, magari qualcuno proprio in grado di reggere le basi allo scopo di poter continuare a guidare  e mantenere negli anni a venire la già ottima nomina che il metal italiano riscuote all’estero (– nonostante il metal italiano stesso sia spesso snobbato proprio dal tipico metallaro italiano, in quanto quest’ultimo è tipicamente esterofilo per antonomasia, cosa purtroppo risaputa – Nda)?

Sapresti inoltre consigliare in tal sede, almeno 3 dischi fondamentali del metal italiano della vecchia scuola che meritino di essere riscoperti da parte dei giovanissimi, in modo tale da istruire loro circa la bontà effettiva dell’arte estrema nostrana?

Spero mi perdonerai per la domanda.

” Ora come ora non seguendo piu la scena italica come una volta non saprei cosa dirti, ma per un mio difetto non perche non esista…più che tre dischi fondamentali ti segnalo tre band della mia epoca fondamentali che ogni buon metallaro italiano non puo’ eludere dalla propria conoscenza, e questo senza togliere nulla a tante altre…ma la domanda mi impone il numero 3: Bulldozer, Schizo e Strana Officina.”

 

Credimi Peso, mi piacerebbe continuare questa chiacchierata all’infinito ma purtroppo ogni cosa ha i suoi giusti tempi e rispettivi limiti eheheh! Un sentito ringraziamento da parte di tutto lo staff di TrueMetal per la tua disponibilità che, ovviamente, alza un calice di birra al cielo per sperare in 40 anni di Necrodeath e magari, perché no, anche 50: mezzo secolo di Necrodeath sarebbe una cosa bellissima non è vero?

” GRAZIE a te per il tempo che ci dedichi e per la vostra webzine che ha sempre supportato la nostra band!

Ascoltate la musica con passione seguendo il vostro cuore senza farvi condizionare da nessuno!

La vita senza la musica sarebbe cosi triste….. “

 

(Concordo su tutto, caro Peso….e non mi fare arrossire troppo che devo fare bella figura ahahahah!)

Insomma, alla prossima.

Giuseppe Casafina,

TrueMetal.it