Mercyful Fate: ricordando il 1999 e aspettando il 2020

Ricordi di giovinezza di Mickey E.Vil (Radio Onda D’Urto FM / The Mughots).
Video di Mickey E.Vil, foto di Gabriele Ravaglia.
 

E’ ormai di dominio pubblico l’incredibile bill del Rock The Castle 2020 che dopo anni ed anni di semi-oblio ci riporta ai fasti degli storici festival estivi open-air che hanno “infestato” il suolo italico negli anni Ottanta e Novanta per la gioia dei Metal-kids di allora, oggi sicuramente ancora molto Metal ma poco kids. Un nome che sta facendo versare fiumi di inchiostro virtuale è sicuramente quello dei Mercyful Fate, di recente tornati agli onori della cronaca per l’annunciata reunion, l’esclusione dalla stessa del chitarrista fondatore Michael Denner (vedi la nostra intervista su TrueMetal) e la bruttissima notizia della prematura scomparsa del bassista originario Timi “Grabber” Hansen. 

Nel giugno del 1999 il sottoscritto era un ventiduenne invasato di King Diamond e Mercyful Fate… Beh, oggi l’unica differenza è in fondo solo di ordine anagrafico… Comunque dicevo, all’inizio di quella calda estate ci dirigemmo in quel di Milano per il Gods Of Metal che, tra gli altri, avrebbe ospitato i Metallica come headliner. Da qualche tempo – per questioni radiofoniche – ero in contatto con il buon Ole Bang, il manager del demone danese che gentilmente mi fornì un pass per il backstage di quella magica giornata.

Il pomeriggio passò abbastanza in fretta fra mille chiacchiere ed aspettative: come sarebbe stato vedere il proprio idolo sul palco, a pochi metri di distanza? Ma ecco che veniamo convocati per un incontro con i Mercyful Fate (tranne King), durante il quale registro una videointervista (che prima o poi riproporrò) al cui termine chiedo ad Hank Shermann due favori: filmare un video-jingle per promuovere il primo disco del mio progetto Machina Coeli (musica Medieval-Ambient) e firmare la mia rarissima copia di A Corpse Without Soul (o Nuns Have No Fun, prima edizione vendutami dall’amico Gianni Della Cioppa). La reazione del chitarrista: “Io non ho questa edizione, me la vendi per favore?”…Potete immaginare la mia risposta, con tutto il dovuto rispetto per una leggenda dell’Heavy Metal. 

Terminate le piacevoli chiacchiere la band si ritira e noi torniamo alle nostre amenità quando all’improvviso osservo incredulo l’avvicinarsi della maschera e del cilindro che da anni mi facevano sognare: King Diamond ed i Mercyful Fate, pronti per una photo-session! L’amico Gabriele Ravaglia, nome noto ai più nella scena Metal tricolore sotto varie vesti, scatena dunque il suo estro fotografico e immortala le leggende danesi coi suoi scatti.

Io, dal canto mio, sfodero la videocamera ed in preda ad un delirio emotivo mai provato prima mi lascio andare ad un’incontinenza verbale interrotta solo da un provato King Diamond in persona che, probabilmente stufo di sentirmi ciarlare, alla mia frase “Sto sudando tutto il sudore di una vita!” mi chiede: “Cosa stai dicendo?”…ed io: “Sto sudando!”…risposta: “Bene, anche tu stai sudando! Non voglio essere l’unico!”…che dire, il primo contatto con il mio idolo per lo meno non lo ha lasciato indifferente!

L’incontro tra Mickey ed i Mercyful Fate:  

A questo punto l’ultima fase fondamentale della giornata era prossima: di lì a poco i Mercyful Fate salgono sul palco e attaccano con Evil. Ho il permesso di filmare i primi tre brani da sotto il palco, dopodichè raggiungo il folto pubblico e mi godo la potentissima esibizione di una band che ha ancora molto da dire. D’altra parte non stiamo parlando di una reunion come quella che ci aspetta l’anno prossimo, in quel caso si trattava di una band in piena attività live e discografica (era appena uscito l’album 9). Certo, parte della magia era persa a causa dell’orario: vedere il Re invocare demoni sotto un sole cocente non ha sortito lo stesso effetto dell’esibizione notturna di Wacken, che ho sempre avuto la fortuna di filmare (perdonate la scarsa qualità audio).
 
I Mercyful Fate a Wacken 1999: 

E’ giunta la fine di questo giorno speciale? Per nulla al mondo! Finita l’esibizione ci ri-trasferiamo nel backstage e raggiungiamo il tour bus sul quale riposa King. Vedendolo al finestrino inizio a gesticolare per fargli capire che mi sarebbe piaciuto incontrarlo e come se niente fosse questo signore dell’Heavy Metal scende dal bus per intrattenersi qualche minuto con noi e firmare la mia preziosa reliquia (Nuns DO have fun, scrive!). Gabriele scatta altre foto e per congedarsi King ci dice: “Ora tornate al concerto, che tra pochi  minuti salgo sul palco coi Metallica!”

Ho un ultimo divertente ricordo di quella serata: poco prima che King salisse sul palco insieme ai Four Horsemen dissi a qualcuno del pubblico “Tra poco King Diamond canterà dei pezzi coi Metallica!”…mi fu risposto: “Ma figurati! Guarda, se capita davvero mi inginocchio davanti a te!”…e il Re raggiunse i Quattro Cavalieri sul palco degli Dei del Metallo. 

A questo punto non ci resta che contare i giorni che ci separano dal 5 luglio 2020…io sono pronto per questo nuovo ritorno dei Mercyful Fate e voi…?