Recensione libro: Canto legittimo. Il cantante crossover dall’operatic pop al symphonic metal

Canto legittimo.
Il cantante crossover dall’operatic pop
al symphonic metal
di Chiara Petrelli
Pagine: 100
€ 18,90
Formato A4
Editore: Volonté&Co
Artwork di copertina di Mauro De Angelis
ISBN: 9788863889345
L’editore musicale Volonté&Co ha dato alle stampe “Canto Legittimo, Il cantante crossover dall’operatic pop al symphonic metal”. Il testo, scritto dall’insegnante di canto e tecnica vocale Chiara Petrelli si presenta come un manuale focalizzato sulla feconda possibilità d’ibridazione tra classico e moderno e si presenta ben strutturato e accattivante. Si divide in due parti, la prima dedicata al delineare il concetto di crossover e la seconda, più corposa, ricca di suggerimenti metodologici per preparare il corpo e gestire le emissioni vocali al meglio (in termini di postura, respirazione, appoggio e sostegno), proponendo una serie di esercizi specifici per cantanti professioniste e per chi vorrebbe imparare il lessico e la tecnica del Belcanto.
Non a caso il testo è rivolto esplicitamente «a chi vede nella differenza una risorsa» e prende avvio da parole chiave come “fascinazione”, “commistione”, “contrasto” e “crossover”. La musica colta, infatti, per fortuna sopravvive anche nel nuovo millennio e lo fa contaminando generi come il pop e il metal, dando vita a sottogeneri dalle diciture altisonanti come operatic pop e symphonic metal.
Scorrendo le pagine del manuale, convince l’approccio olistico al canto proposto dall’autrice, la quale sostiene senza tema di smentite che «la voce parla del nostro essere e del nostro sentire», «allena a sentire e sentirci», ha un «potere su chi lo esercita e chi lo ascolta». Nella godibile introduzione troviamo cenni storici che vanno da Enrico Caruso ad Andrea Bocelli, passando per il capolavoro di Andrew Lloyd Webber The phantom of the opera e i Beatles più vicini al baroque pop. Viene citato anche il Dies Irae dei Believer e il progressive dei Dream Theater (nello specifico il live Score del 2006), gl’imprescindibili Nightwish, gli Epica, i Leaves’ Eye e i Within Temptation (volendo osare di più, si poteva menzionare anche l’avant-garde dei Diablo Swing Orchestra).
L’autrice coglie in pieno l’importanza della contaminazione tra rock/metal e musica colta, sottolineando come in tale ambito la cosa fondamentale sia il contrasto che si viene a creare tra le due tradizioni musicali, ma anche tra le voci presenti in line-up, che spesso vedono l’incontro/scontro tra apollineo e dionisiaco, tra growl e voce sopranile. Spesso, inoltre, in ambito rock e metal si pensa ingenuamente che le female fronted band abbiano cantanti parificabili a omologhe del canto lirico, quando così non è. Simone Simons non va confusa con Natalie Dessay o Sarah Brightman… La bravura espositiva di Chiara Petrelli, di conseguenza, permette anche ai neofiti di farsi un’idea riguardo al binomio classico-moderno, riuscendo a orientarsi tra canto declamato, canto amplificato e canto non amplificato.
Bravura che troviamo anche nella sezione dedicata alla definizione del Legit, dove sono racchiuse le pagine più preziose del manuale in quanto distinguono con chiarezza le peculiari connotazioni del Belcanto rispetto al canto operistico che non prevede forme di amplificazione tecnologica. L’abilità del crossover singer, dunque, sta nel riuscire a essere versatile e interpretare il pezzo da eseguire in base al contesto musicale e alla propria personale intuitività, evitando di risultare troppo meccanico e fuori contesto.
Da segnalare anche la conclusione del manuale divisa nelle sezioni “Modernamente classici” e “Classicamente moderni”, pagine in cui Chiara Petrelli passa con disinvoltura dal citare la seconda maniera monteverdiana al nuovo profilo del cantante crossover. Del tutto condivisibili le riflessioni finali sulla longevità della musica colta, che intende generi musicali quali il metal come stili che funzionano da filtro e «consentono di rendere più alla portata di orecchie “moderne” cose che al primo ascolto potrebbero non esser così semplici e di immediata comprensione.»
In tempi in cui si criticano grandi artisti per “cantare troppo con la voce” e in cui vanno per la maggiore video di first reaction con vocal coach intente a commentare canzoni di symphonic metal (o addirittura le stesse cantanti a giudicare la propria performance), il libro di Chiara Petrelli può essere un punto di riferimento per avere informazioni più dettagliate e didattiche sull’uso della voce. L’autrice dimostra, altresì, una passione genuina per la musica e la ringrazia in quanto palestra di inclusività e di ricerca interiore. La riscoperta, negli ultimi decenni anche in ambito pop, del cosiddetto Legitimate Singing (o Legit) trova in Canto legittimo un manifesto programmatico che merita ampia diffusione.
Consigliato agli addetti ai lavori, ma anche agli amanti del metal, che vede attive nel suo sterminato panorama figure note come Chiara Tricarico (Temperance), Sara Squadrani (Ancient Bards), Chiara Malvestiti (Therion), Tarja Turunen, Simone Simons (Epica), Sharon Den Adel (Within Temptation) e Floor Jansen (Nightwish).