Recensione libro: È un Fottuto Massacro Collettivo! La Storia degli Extrema
È UN FOTTUTO MASSACRO COLLETTIVO!
La Storia degli Extrema
di Massimo Villa
Collana Gli Uragani
336 pagine
Formato: 16×23
ISBN: 978-88-94859-77-5
24 Euro
Mesi fa intervistai John Roach, chitarrista e leader dei britannici Mythra, alfieri – sfortunati – della Nwobhm per quello che divenne poi il numero speciale – Extra – della rivista cartacea Classix Metal numero 51, intitolato L’Altra Nwobhm.
Mi riferì, fra le varie cose, questo suo ricordo dei tempi che furono:
I Son Of A Bitch, che poi sarebbero divenuti i Saxon, erano quelli che si facevano il mazzo più di tutti: più vecchi di noi, si sbattevano da molto prima che nascesse la NWOBHM, suonavano in ogni buco del culo del paese, vivevano perennemente on the road dormendo nel loro furgone nero. Nel backstage avevano sempre un’urna piena di tè, ne bevevano continuamente, ci dissero che era economico ed era tutto ciò che potevano permettersi per riempirsi lo stomaco. Se c’era una band che meritava di farcela, erano loro, nessun dubbio!
Un concetto che mi ha riportato subitamente agli Extrema, se traslato sul suolo nazionale, anche se in tempi diversi. Personalmente ho da sempre ritenuto loro la band che più si è fatta il mazzo su e giù per l’Italia.
A mantenerne la barra dritta in tutti questi anni – esistono dal 1982, benché allora si chiamassero Killdozer, nella loro prima enucleazione – il chitarrista e líder máximo Tommaso Alessio Massara, detto Tommy, classe 1967. Uno che si è fatto un culo così per la propria band, nonostante non fosse nemmeno fra i fondatori, e tuttora continua a sbattersi. A Tommy va riconosciuta la franchezza e la nettezza nei giudizi e delle posizioni, particolarità che però lo hanno anche inevitabilmente contraddistinto come un soggetto spigoloso. Il vero Massara, quello che in un momento di difficoltà della sua vita non ci ha messo molto a ricominciare da zero facendo il facchino – chapeau! – , lo si ritrova appieno anche all’interno di È Un Fottuto Massacro Collettivo! La Storia Degli Extrema, nuovo tomo griffato Tsunami Edizioni disponibile da qualche settimana sul mercato.
336 pagine intense, vergate Massimo Villa, ove sgorga la passione, la determinazione e l’attitudine di un manipolo di metallari italiani che per un pelo mancarono la possibilità di firmare per una major americana in occasione della pubblicazione del loro primo full length, Tension at the Seams. Ma È Un Fottuto Massacro Collettivo! è molto di più di una semplice biografia. Al suo interno si respira tutto quanto è stato necessario per mettere insieme e poi mantenere viva una band nata in Italia con l’idea di farcela, a qualunque costo, cosa poi avvenuta, sotto molti aspetti. Non solo rose e fiori, però, anzi tutt’altro, nel caso degli Extrema: scazzi e tensioni pressoché continue hanno segnato la loro carriera, irrimediabilmente. I motivi? I soliti: questioni di ego, di soldi, di opportunità, di paranoie, di alcool, di stupefacenti, di donne. Con la differenza che dentro il libro Tsunami le cose non vengono lasciate a metà o solamente accennate, ma si va a fondo, interpellando e dando voce ai diretti protagonisti, così da fornire un quadro il più verosimile possibile di qualsiasi avvenimento, anche il più cruento. Un vero lavorone quello portato avanti dall’autore.
Gli Extrema hanno suonato in qualsiasi buco dello Stivale, hanno tentato la carta americana trasferendosi dei mesi a New York, si sono esibiti in moltissime parti del mondo, imbarcandosi anche in dei veri european tour in compagnia di altre band. Hanno aperto per Metallica, Slayer, Iron Maiden, Vasco Rossi e mille altri ancora. Un bagaglio d’esperienza mostruoso che viene riversato a piene mani dentro È Un Fottuto Massacro Collettivo!, con dovizia di particolari. A far la voce grossa, in questi casi, quando di carne al fuoco ce n’è tantissima è l’aneddotica, che dispensa perle in modalità agrodolce per l’intera durata della lettura. Si passa dalle stilettate alla stampa di settore, che definì gli Extrema come la band attenta ai trend, alle frizioni dentro Rock TV, poi le svariate litigate con GL Perotti, grande frontman ma personaggio alquanto instabile se in stato di alterazione, alla frequentazione di gruppi poco amichevoli – eufemismo – come i Death Angel ma anche a situazioni più che piacevoli nel momento in cui si ha la possibilità di intrattenersi con delle notevoli ragazze come le Cycle Sluts From Hell. Non mancano poi gli episodi da Beast On the Road, ovviamente, fra ubriacature, night club, risse, defecazioni improvvide, tensioni fra i vari componenti, abbandoni, rientri e vaffa assortiti, leccate di deretano e voltafaccia clamorosi, problemi logistici e innumerevoli scazzi che capitano quando si suona su di un palco. Il tutto documentato il più ampiamente possibile, con nomi e cognomi.
È Un Fottuto Massacro Collettivo: un libro che non fa sconti.
Illuminante ed emozionante.
Stefano “Steven Rich” Ricetti