Recensione libro: Iron Maiden in Pillole
Iron Maiden in Pillole
tutti gli album e tutti i tour da leggere in mezz’ora
di Giorgio “Joe Rock” Ferina
(Amazon/Indipendente)
Nel 2024 trovarsi di fronte un nuovo libro sugli Iron Maiden quantomeno scatena qualche interrogativo, soprattutto alle nostre latitudini. Come sanno anche i muri il gruppo inglese è uno dei più amati e che anche a livello di “cassetta” tira di più. La dimostrazione pratica recente risiede infatti nei prezzi non proprio simbolici dei biglietti per il loro concerto di Padova previsto per il prossimo 13 luglio 2025. Importi che, sebbene importanti, sono “magicamente” riusciti a stemperare gli animi anche dei più facinorosi Don Chisciotte che da qualche lustro si lamentano e fanno notare quanto siano alti i prezzi della musica dal vivo, minacciando robusti boicottaggi.
Boicottaggi che, “magicamente” (mi ripeto) si sono affievoliti o sciolti come neve al sole nel momento in cui di mezzo c’era la Vergine di Ferro. Della serie: il boicottaggio – spesso solamente starnazzato o mascherato da altri motivi – lo si minaccia se la band tal dei tali sta sul piloro o non interessa, ma nel caso in cui essa tocca il cuore, beh, allora tutti i discorsoni di unità, dietrologia, fratellanza metallica e comunione di intenti se li porta via il vento…
Ma torniamo all’argomento iniziale: da qualche settimana è disponibile sulla piattaforma Amazon Iron Maiden in Pillole, tutti gli album e tutti i tour da leggere in mezz’ora, NON il “classico” libro sugli Iron Maiden, ma una essenziale guida realizzata in totale regime di autoproduzione da Giorgio “Joe Rock” Ferina, un ultras se non della primissima ora quantomeno della seconda del complesso britannico.
Un’operazione scaturita dalla pancia dell’autore che in sole ottanta pagine passa in rassegna l’intera discografica degli Irons, composta da diciassette album in studio, dal 1980 al 2021 e i successivi tour. Nulla che perlopiù non sia già stato raccontato ma che, rispetto alle uscite concorrenti (eufemismo), viene trattato in prima persona dall’autore come se stesse seduto di fronte a un gruppo di amici interessati all’argomento con un buon bicchiere di Barbera a portata di mano – Ferina è piemontese di Torino – a snocciolare di uomini, storie e avventure legate alla band di Steve Harris. Il suo è un eloquio semplice, fiabesco, addirittura quasi fanciullesco in determinati passaggi, che però sa arrivare dove deve, ossia al cuore degli appassionati. Perché quello che ha scritto lo ha fatto proprio col cuore, che sa esaltarsi ma non risparmia le doverose frecciate quando necessarie e nello stesso tempo è capace di snocciolare simpatiche curiosità e curiosi aneddoti.
Prefazione a cura di Davide Miotto, altro ultras da balconata degli Iron Maiden.
PS: non si creda a quanto scritto in copertina. Iron Maiden in Pillole NON si legge in mezz’ora, ci vuole molto più tempo, anche perché certuni passaggi vanno gustati, riletti e poi rielaborati sulla base della propria esperienza di metallari.
Stefano “Steven Rich” Ricetti