Recensione libro: La Musica Fa 60! La Mia Vita Rock’N’Pop, di Gianni Della Cioppa
La Musica Fa 60!
La Mia Vita Rock’N’Pop
di Gianni Della Cioppa
14×21
ISBN 9788864647333
197 pagine
18.00 Euro
Da La Musica Fa 60!, La Mia Vita Rock’N’Pop, ultimo libro in ordine di uscita del cronista musicale di lunghissimo corso Gianni Della Cioppa mi aspettavo tutt’altro. Nei brevi scambi di informazioni avvenuti con lo stesso Gianni precedenti all’arrivo del tomo ci eravamo limitati all’essenziale e, per potermi godere appieno la sorpresa contenuta nel lavoro cartaceo atto a sublimare i suoi primi sessant’anni di vita attiva, non avevo volutamente formulato domande di sorta.
Mi attendevo un libro dall’impostazione classica, come si è usi fare in questi casi, un’autobiografia allargata con vari box così da sintetizzare i momenti storici, le tappe fondamentali e suggellare dischi, band, concerti, fanzine, riviste, interviste, amicizie, incontri, aneddoti, rotture e scazzi da parte di una persona perennemente sul pezzo, un sempiterno entusiasta che però afferma, “per non finire sempre in poesia”, quanto segue così come riportato a pagina 9: “la musica mi ha dato più di quello che ha ricevuto da me, ma il mondo della musica mi ha dato meno”.
Della Cioppa, avendo fornito continuità al proprio hobby, negli anni, senza nessuna interruzione, potrebbe quindi pensare seriamente, magari per traguardare un prossimo momento clou della propria esistenza, di allestire un’opera siffatta, senza filtri e manierismo d’accatto, a costituire una sorta di trattato fruibile tanto per i fan quanto per gli addetti ai lavori. Speriamolo.
Tornando a La Musica Fa 60! La Mia Vita Rock’N’Pop, trattasi di una modalità originale di raccontare un po’ di se stessi attraverso centinaia di band e di artisti, da Fred Buscaglione ai Darkthrone passando per i Morbid Angel, in ordine di apparizione nella propria realtà. Se questo sicuramente costituisce esercizio intrigante, paga dazio in termini di continuità temporale, punteggiando solamente a sprazzi gli avvenimenti di un vissuto che dovrebbe viceversa essere esposto nella sua interezza. Per compensare sono presenti dei brevi incisi che riguardano il cinema, i fumetti, il calcio, i libri, i negozi, le conferenze e altro a seguire.
Al di là di qualche refuso di troppo la lettura si rivela scorrevole, passando da un interprete ad un altro in maniera sufficientemente strutturata. Per ognuno l’autore ne delinea le caratteristiche principali, in modalità totalmente autoreferenziale, come è giusto che sia in un libro scritto prima di tutto per sé stesso. A seguire aneddoti, curiosità assortite e belle e proprie sentenze, per qualcuno di essi. A scrivere è la persona Della Cioppa, non il cronista. Lungo le quasi duecento pagine del lavoro griffato Music Art/Qui Edit si scopre, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto Gianni consideri la musica a 360°, senza steccati ideologici e barriere mentali, in modalità “open mind”. Una cosa piuttosto singolare nel nostro ambiente, popolato (anche) da defender die hard 100% heavy metal piuttosto che altri personaggi estremamente settorializzati in generi differenti.
Della Cioppa non ne ha mai fatto mistero, del resto, e La Musica Fa 60! La Mia Vita Rock’N’Pop costituisce semplicemente la testimonianza cartacea di una situazione di fatto cristallizzata praticamente da sempre, ossia il sistematico rifiuto della comfort zone musicale. Qualche scossone lo assesta, l’autore, nel momento in cui tratta band intoccabili quali The Doors e Rolling Stones, così come stupisce nel momento in cui tesse le lodi di artisti di minor peso specifico. Ma è proprio in queste situazioni che si rivela la libertà intellettuale di chi scrive e La Musica Fa 60! incarna proprio questo: “un insieme di pensieri fatti da me e per me, un qualcosa che non doveva essere un libro ma che poi lo è diventato”.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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