Recensione libro: Mal di tempo
Mal di Tempo
di Valeria Urbani
507 pagine
ISBN-13 : 979-8852184757
Independently published (https://www.instagram.com/vugscrittrice)
€17,50
“Mal di Tempo” è il romanzo d’esordio di Valeria Urbani, una giovane e promettente scrittrice che dà vita a un racconto intriso di suggestioni oniriche e riflessioni filosofiche. Il suo stile evocativo richiama le atmosfere di un viaggio esistenziale, a tratti con accenti distopici. La trama si dipana attraverso esperienze tratte da visioni e da un passato frammentato, in un percorso quasi iniziatico che conduce il lettore attraverso paesaggi sospesi tra reale e immaginario, alla ricerca di una verità intima e universale.
Fin dal titolo, “Mal di Tempo” suggerisce una riflessione profonda sul conflitto con il tempo: un elemento che nel romanzo si dilata, si contrae e si distorce, oscillando tra passato e futuro e fissandosi in istantanee del presente. Questo rapporto conflittuale si intreccia con i temi delle azioni personali e delle loro conseguenze: rimpianti, rimorsi e comprensioni tardive di atteggiamenti apparentemente infantili, ma che ci accompagnano per tutta la vita. Può quindi la ricerca della felicità essere un obiettivo legato all’età? La narrazione indaga allora i veri valori e le emozioni dell’essere umano, con il focus sull’adolescenza e la sua psiche instabile, sulle emozioni fluttuanti e che si riflette nei personaggi del romanzo. Temi come memoria, perdita, disconnessione dal mondo circostante, amore e amicizia autentica emergono con forza, esplorati attraverso una narrazione densa di simbolismi e rimandi culturali. Tra questi, spiccano quelli musicali, che si rivelano un elemento portante dell’opera. Ed è per questo che vogliamo dare un nostro punto di vista. Senza entrare nei dettagli per evitare anticipazioni, è importante sottolineare che la narrazione è accompagnata da una vera e propria colonna sonora, mutevole e in armonia con i personaggi e le situazioni. Si passa dall’hard rock al progressive metal, dallo shoegaze al thrash metal, dall’heavy classico al doom. Tra gli artisti citati troviamo Vektor, Iron Maiden, Riverside, Porcupine Tree, Alcest, Tiamat, Gojira, Black Sabbath, Opeth, Soen e molti altri. Questi brani non fungono solo da accompagnamento, ma amplificano il mood della narrazione, esaltando il dualismo tra lirismo e oscurità, tra sollievo e desiderio. Catturano letteralmente il forte legame tra energia del momento e magnitudo della musica.
Nonostante la narrazione sembri stilisticamente leggera, cela invece significati profondi, soprattutto nel mutevole intreccio delle relazioni tra i personaggi. La presenza di una colonna sonora così varia e ricercata rende il romanzo unico e immersivo: la musica non è solo uno sfondo, ma diventa un elemento chiave per il lettore, invitandolo a fondersi nella scena come uno spettatore che percepisce indirettamente, in quel momento, le sfumature di quella scena e quindi vivendo il libro come una connessione multisensoriale tra parole e suoni.
Chi ha letto “After Dark” di Haruki Murakami probabilmente ci troverà dei parallelismi “strutturali”, un “modus scrivendi” analogo che, lungi dal far paragoni e con tutto il rispetto per il grande maestro kyotese, trova in “Mal di Tempo” un più che dignitoso allievo. Mettetelo in lista acquisti oltre ai vostri vinili, libri e cd; potrebbe essere una bella esperienza multisensoriale che si nutre di rapporti, emozioni e suoni. Un buonissimo esordio! D’altronde: alzi la mano chi non legge un bel libro facendosi accompagnare dalla musica? Beh, qui avete già la vostra bella colonna sonora pronta, studiata nei minimi dettaglio per l’occasione. Buona lettura!
Nicola Furlan