Recensione libro: Pink Floyd – Al di là del Muro
Pink Floyd – Al di là del Muro
di Hugh Fielder
La storia completa dei Pink Floyd, una delle band più influenti del rock, dal 1965 a oggi.
Editore: Il Castello
Anno: 2014
Pagine:240
19.50 Euro
Nel momento in cui ho avuto fra le mani questo pregevole libro sui Pink Floyd mi sono domandato se mai ci fosse ancora qualcosa da dire a proposito di una band che il prossimo anno festeggerà i cinquanta anni di storia. La risposta immediata è stata… assolutamente sì!
L’attenzione discografica in questo periodo è ai massimi livelli proprio all’indirizzo dei PF che hanno appena pubblicato il 7 novembre un “nuovo” disco dal titolo evocativo “THE ENDLESS RIVER”, che comprende una serie di session rivisitate del 1994 relative all’album “The division bell”. Un chiaro tributo allo scomparso Richard Wright morto il 15 settembre 2008. In questa sede però non voglio assolutamente parlare dell’album perché merita ovviamente di essere trattato a parte, vista la rilevanza dell’evento musicale.
Il gruppo è sempre più che mai nel cuore dei fan e ogni avvenimento ne giustifica la celebrazione. Parliamo di una delle band più rappresentative della storia del rock, un gruppo che ormai non è nemmeno catalogabile e riconducibile a uno stile musicale, la loro musica ormai è consacrata alla storia ed è diventata mito.
Con la scomparsa di Wright sono definitivamente svanite le residue speranze di una storica reunion, ma questo non ha fermato l’interesse che gravita attorno alla band. Basti citare che ogni anno lo storico album “the dark side of the moon” (datato 1973!) è venduto in oltre 250.000 copie per capire quanto ancora il mito Floyds sia vivo e vegeto.
Quale momento migliore quindi per mettersi all’ascolto dell’ultima opera discografica sfogliando questo bellissimo documento che ci può accompagnare in questo viaggio lungo ormai mezzo secolo? 240 pagine con oltre 200 bellissime foto, una dettagliata discografia e infiniti aneddoti ne fanno un vero e proprio regalo per appassionati e non.
Intendiamoci: non troverete nulla che i fan d’annata già non conoscano ma senza essere noioso e troppo didascalico rappresenta senza dubbio quanto di più aggiornato sul gruppo ci sia in circolazione. La facile lettura e i precisi cenni storici circa le varie stagioni dei ‘Floyd lo rendono sicuramente appetibile a un vasto pubblico di lettori che ripercorreranno “per filo e per segno” tutte le Loro storiche tappe.
Gli esordi “psichedelici” con Syd Barret e i memorabili concerti al Club UFO di Londra, l’abbandono del “diamante pazzo” e l’avvento di David Gilmour, il successo planetario di Dark side… I “tormentati” momenti di album come The Wall e The Final Cut con il successivo, litigioso abbandono di Roger Waters, il corollario delle astiose beghe legali che ne sono conseguite. La faticosa rinascita del gruppo negli anni ‘90 con la pubblicazione degli album A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell. Le memorabili tournee che ne sono seguite con concerti indimenticabili (anche per lo scriba).
Molti puristi obietteranno che il libro manca del bollo dell’ufficialità che contraddistingue l’autobiografia di Nick Mason, “Inside out”, del 2004. In realtà il punto di vista esterno alla band impersonificato dallo scritto di Hugh Fielder è semmai da considerarsi una voce fuori dal coro, quindi molto più affine al sentimento del pubblico, diretta e di facile comprensione.
Non mi resta quindi che augurare una buona lettura lasciando che il fiume infinito dei Pink Floyd ci porti magicamente, oggi come allora, in una dimensione che solo Loro sanno regalarci.
We don’t need no education…
Gianpaolo “Bryan” Borromini