Grunge

Recensione libro: Smells Like Italy, i concerti italiani dei Nirvana 1989-1991

Di Stefano Ricetti - 19 Luglio 2024 - 9:16
Recensione libro: Smells Like Italy, i concerti italiani dei Nirvana 1989-1991

SMELLS LIKE ITALY

I concerti italiani dei Nirvana, 1989-1991

di Riccardo Cogliati

Le Tormente

360 pagine

Formato 16×23

ISBN: 978-88-94859-84-3

25 €

Tsunami Edizioni

 

Pensare, concepire e poi realizzare un libro come Smells Like Italy, i concerti italiani dei Nirvana 1989-1991 equivale a dar frutto a un’opera di un pazzo.

Se visto dal di fuori.

Viceversa, contestualizzato nell’ambito della musica hard rock e heavy metal il tutto si spiega semplicemente con un sostantivo: passione.

Ne sono servite tonnellate per infarcire un tomo di ben 360 pagine riguardante, tutto sommato, un argomento sì intrigante ma sufficientemente circoscritto, ossia le varie calate italiane del gruppo facente capo a Kurt Cobain.

Riccardo Cogliati, questo il nome del pazzo di cui sopra – ops… dell’autore –, colui il quale ha rastrellato tutto quanto possibile sul pianeta terra e probabilmente non solo pur di raccontare al meglio le prime apparizioni tricolori dei Nirvana, quando ancora li conoscevano in pochissimi. Nel novembre del 1989 avviene il debutto sul nostro territorio di una band come tante, all’apparenza: tre musicisti americani carichi di sogni sufficientemente sbragati nell’aspetto, ancora acerbi a livello di attitudine ma soprattutto totalmente inesperti nell’interazione col prossimo. Semplicemente se stessi. L’occasione d’oro poter dare corpo insieme con loro alla propria – strabordante, a quel tempo – passione musicale da parte di Daniela Giombini, giovane tenutaria di un’agenzia di booking carica di entusiasmo e di belle speranze che di fatto incarna il dominus del libro griffato Tsunami Edizioni.

Una ragazza che s’è sbattuta all’inverosimile cercando di organizzare al meglio possibile, in un paese caotico come l’Italia (eufemismo) le varie trasferte dei portacolori del Grunge, nel corso delle prime tournée europee, in tutti i loro aspetti. Ritardi, incazzature, delusioni, malintesi, insolvenze, nuovi amici scovati e altri ritrovati, solidarietà inaspettata, corse in ospedale, insomma tutto quanto fa underground da sempre, ancor di più in quel momento storico. Cogliati ha messo insieme tutti i pezzi, sapientemente e con una pazienza infinita, andando a scomodare oltre ai prevedibili musicisti e addetti ai lavori addirittura alcuni fan presenti alle varie date. Gli show dei tour di Bleach e Nevermind vengono filtrati attraverso ricordi spesso dissociati dalla realtà e in contrasto fra loro – gente che ha rimembrato addirittura band “fantasma” aprire per i Nirvana, tanto per citare una delle numerosissime e strambe testimonianze – alternati a fatti veri, realmente accaduti e provati, che costituiscono poi la stragrande la maggioranza, of course, di quelli ricompresi nel libro.

Poi accade l’inimmaginabile, o quasi, per tre che sino a poco prima si facevano fotografare senza negarsi, atteggiarsi o “tirarsela” fuori da un hotel di Roma, come si può notare nella copertina del libro: Nevermind fa il botto in termini di vendite e di consenso e nulla sarà mai più come prima. Secondo alcune scuole di pensiero i Nirvana furono in grado di cambiare il modo di intendere il rock e i suoi derivati, negli anni 90.

Kurt Cobain e in tono minore i suoi due pard diventano grandi, anzi grandissimi. Le realtà indipendenti vengono di botto spazzate via dalle major e dalle grosse macchine organizzative. I tre assumono le stimmate delle superstar inavvicinabili. Così come è grande il vuoto che si crea nel cuore di Daniela Giombini, che mai più verrà contattata dall’entourage e men che meno da loro stessi, maturando un pizzico o anche più di delusione. È prevalentemente a lei che va ascritto il merito del primo e del secondo passaggio in Italia dei Nirvana. Ma assolutamente grande anche Cogliati che su pochi live show ha costruito  un lavoro di quasi 400 pagine.

A corredo un’ampia selezione di scatti fotografici che immortalano quei momenti indimenticabili per molti.

Poi sappiamo tutti quanti com’è finita la storia: in tragedia.

Smells Like Italy: il libro immancabile per gli ultras dei Nirvana e di Kurt Cobain ma nello stesso tempo uno stuzzicante excursus nelle perverse e faticose dinamiche dell’underground italiano legate all’organizzazione dei  concerti.

Smells like Italy. I concerti italiani dei Nirvana, 1989-1991 - Riccardo Cogliati - copertina

Stefano “Steven Rich” Ricetti