Stay Brutal: Puntata sette – Intervista al maestro Claudio Simonetti (Goblin)
Dopo qualche mese di pausa, torna la nostra rubrica Stay Brutal curata da Trevor Sadist.
Per riprendere il filo del discorso, nulla di meglio che un’intervista ad un’icona come il maestro Claudio Simonetti, musicista che assieme ai suoi Goblin ha saputo più di chiunque altro dare forma concreta agli incubi generati su pellicola dal grande Dario Argento.
Buona lettura!
Intevista a cura di Trevor Sadist
Claudio Simonetti insieme ai suoi Goblin ha firmato molte delle colonne sonore dei film di Dario Argento. Profondo Rosso, Suspiria, Phenomena, Demoni, solo per citarne alcuni. Conosco da anni l’amico Claudio, nutro grande stima e rispetto nei suoi confronti, è stata una piacevole chiacchierata tra amici, da cui ne è venuta fuori è un’intervista davvero molto interessante.
Ciao Claudio, ci conosciamo da tanto tempo ma non ti ho mai chiesto com’era nata la collaborazione tra Goblin e Dario Argento, raccontami qualcosa in più di quell’esperienza.
Prima di chiamarci Goblin avevamo una band chiamata Oliver, da me formata insieme a Massimo Morante nel 1973, era originariamente una band di rock progressive, ci siamo anche noi ispirati a gruppi quali Genesis, Yes, ELP, Gentle Giant, ecc. Fu proprio durante la registrazione del nostro album (uscito in seguito con il nome di Cherry Five) che Argento ascoltò, grazie al nostro produttore Carlo Bixio, la nostra musica e decise, visto che cercava un gruppo rock, di farci registrare la musica di Profondo Rosso. Inizialmente dovevamo solo eseguire e arrangiare a nostro modo le musiche di Giorgio Gaslini, il quale dopo aver discusso con Argento durante la lavorazione, lasciò il film e quindi Dario richiese di finire il film con le nostre musiche. Quindi sono così nati i brani Profondo Rosso, Death Dies e Mad Puppet , lato A dell’album, mentre nel lato B ci sono le musiche di Gaslini eseguite da noi più un paio di suoi brani con l’orchestra.Le nostre musiche e il nostro stile, che già avevamo da alcuni anni, si sono presto abbinati bene al genere Horror, grazie anche al coraggioso Argento, che all’epoca era già un mito, che ebbe l’intuito e il coraggio di scegliere una nuova band composta da giovanissimi musicisti (io ero il più grande con soli 23 anni). Eravamo poco più che ventenni e ci siamo trovati davanti ad un grande regista, allora Dario era all’apice della sua carriera, però abbiamo subito legato perchè comunque era una persona semplice, anche con Daria Nicolodi, allora sua compagna, abbiamo subito fatto amicizia, un’amicizia che dura ormai da quasi 50 anni.
Da tempo ti occupi di colonne sonore, il più delle volte legate alla filmografia horror, a quale film/colonna sonora sei maggiormente affezionato?
Non ce n’è una in particolare ma sicuramente Profondo Rosso e Suspiria perchè hanno lasciato il segno, ma amo molto anche Phenomena e Dèmoni e tante altre meno consociute che mi piacciono molto ma che non hanno avuto molta visibilità.
Film horror, condividiamo la stessa passione e, visto che siamo all’interno della rubrica Stay Brutal, domanda d’obbligo, qual’è il film che ti ha maggiormente sconvolto?
Non sono mai rimasto particolarmente sconvolto da un film horror anche perchè sono sempre stato un fan del genere fin da ragazzo, mi spaventava molto però Dracula il vampiro (Christopher Lee) perchè ero piccolo e un pò suggestionabile. Mi spaventò anche un bel pò l’Esorcista quando uscì soprattutto perchè non sapevo di cosa parlasse il film quando sono andato a vederlo.
La mia rubrica affronta temi forti, cosa credi sia veramente Brutal?
Sicuramente la realtà supera la fantasia. Ci sono cose orrende nella realtà (basta vedere il telegiornale la sera) che sono molto peggio dei film. Spesso i film horror sono vietati per i bambini però vedere le scene raccapriccianti di violenza reale in tv è lecito, non è una bella cosa. Quando ero ragazzo la TV aveva dei pudori nel mostrare la violenza o parlare dei delitti commess, per avere notizie del genere bisognava comprare le riviste specializzate
Da anni hai ripreso a fare tour anche negli States. Se qui in Italia domina Dario Argento alias Profondo Rosso, oltreoceano sembra che il film più amato sia Suspiria, tutto vero? E tu quale tra questi due cult preferisci?
I film di Argento sono molto amati all’estero, soprattutto in USA e Giappone dove ormai vado a fare concerti tutti gli anni. Suspiria è il film più amato nel mondo, pensa che in Giappone uscì prima Suspiria e poi Profondo Rosso che chiamarono “Suspiria Parte Seconda” visto il grande successo. Di solito comunque suoniamo la colonna sonora dal vivo durante la proiezione del film, un’esperienza davvero bella e unica.
Figlio d’arte, io che non sono più un ragazzino ricordo bene tuo papà Enrico alla Rai, un maestro. Anni fa mi raccontasti di essere stato scavalcato in classifica proprio da lui, hai voglia di raccontarlo ai lettori?
Sicuramente è una cosa trasmessa da mio padre, Enrico Simonetti, una figura molto importante della mia vita. Di mio padre conservo un bellissimo ricordo, quello di un grande uomo, un grande showman e soprattutto un grande musicista e che mi ha insegnato molto, soprattutto a fare questo mestiere e a viverlo in un certo modo. Sono nato ascoltando le sue note e sono cresciuto dietro le quinte dei teatri e della televisione e grazie a lui, anche se essere figlio d’arte non è certo molto facile, ho imparato molto, soprattutto a vivere “successi” e “insuccessi” sempre con grande umiltà e a saper stare con i piedi per terra. Fu lui ad introdurci alla casa discografica Cinevox Record grazie alla quale conoscemmo Argento come ti avevo detto prima. Profondo Rosso ha un record di permanenza nella Hit Parade, ben 15 settimane, un ricorda mai superato. Però fu proprio mio padre alla sedicesima settimana a toglierci il primo posto con il suo brano “Gamma”, che era la musica dell’omonimo sceneggiato televisivo del 1975. Un vera e fortunata casualità!
Ci sono film horror di seconda generazione degni di nota? Quali?
Ormai ci sono centinaia di film horror in qualsiasi cinema, canale o piattaforma, qualcuno è buono mentre la maggior parte sono scadenti, brutte copie di altri film. Ne visti alcuni buoni ma non ricordo i titoli!
Credi anche tu ci siano affinità tra musica metal e filmografia horror?
Sicuramente si, soprattutto dalla metà degli anni 80 hanno cominciato e mettere musica metal nei film horror, lo ha fatto anche Argento in Phenomena e Opera. Purtroppo non amo molto questo miscuglio di generi perchè la trovo una forzatura. Per fortuna che oggi si tende di più a mettere musica originale se non in qualche sottofondo radiofonico nei film oppure perchè c’è una band che suona dal vivo, allora ha più senso.
Hai collaborato con tanti artisti, raccontami qualche aneddoto…
Ho collaborato con alcuni artisti italiani, ho suonato sul disco Sotto il segno dei Pesci di Antonello Venditti, ho fatto tre arrangiamenti a Renato Zero sull’album La coscienza di Zero e partecipato a dischi con Patty Pravo, Raffaella Carrà, ecc. Con ben sai ho però lavorato con Dani Filth, cantante dei Cradle of Fitlh, per il brano “Mater Lacrimarum” che hai cantato anche tu con noi dal vivo in un paio di occasioni. Quando ho scritto il brano avevo proprio pensato a lui come voce e dopo varie peripezie sono riuscito a contattarlo e lui, essendo un grande fan di Argento, ha subito accettato, anche se abbiamo lavorato a distanza perchè vive in Inghilterra. L’ho poi incontrato due anni dopo a Roma in un suo concerto.
Dario Argento ha raccontato di rivivere i suoi film prima di addormentarsi, e tu quando ascolti il tema di Profondo Rosso o Suspiria cosa provi?
Ormai li suono da quasi 50 anni…sono assuefatto al loro ascolto! Però ogni volta che li sento, alla radio o alla tv, mi chiedo come sia possibile che, contro ogni moda e generazione, abbiano fatto a sopravvivere rimanendo sempre nell’immaginario delle persone, di ogni età. Il mio pubblico và dai ventenni ai settantenni, una cosa davvero unica vederli ai miei concerti insieme.
Restiamo in tema cinema, c’è un film che nel corso degli anni ti ha fatto dire: basta con tutto questo sangue, non resisto!
Ancora no! (per fortuna!)… Anche se bistrattato dagli appassionati del cinema cosiddetto “colto”, il genere horror rimane sempre la punta di diamante della cinematografia, ormai su 10 film che vedi in TV almeno 6 o 7 sono horror e hanno sempre un gande seguito in tutto il mondo, quindi cosa dire? Lunga vita all’horror!!!!!
Grazie Trevor!!!
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