Fabio Vellata
Formalmente perfetti, i Daytona si propongono come l’ennesimo gruppo dall'ispirazione devota agli eighties proveniente dalla Scandinavia.
Il nuovo album dei Fate, "Reconnect n’Ignite”, è un buon disco, con molte frecce al proprio arco.
Se per qualche strano motivo siete tra coloro che, come il sottoscritto, sono convinti che il grunge sia stato ben altro che tempo perso, potrete ottenere sensazioni decisamente positive dall’ascolto di Smash Atoms.
Con “Video”, gli svedesi Fans of the Dark inquadrano un album veramente gradevole.
Terzo capitolo in una discografia partita con l’omonimo del 2021, riprende, ampliandoli in modo migliorativo, alcuni del temi portanti cari al gruppo.
“Full Tilt Overdrive” ridona sprint e freschezza ad un gruppo blasonato, lasciando intendere come la storia degli House of Lords sia ancora lontana dalla parola fine.
I Bite the Bullet, gruppo di certo non di primissimo piano, esplicano da sempre il concetto di AOR con uno stile alquanto incardinato nel settore.
Dopotutto, si può ancora fare del gran hard rock alla vecchia maniera, senza sembrare ammuffiti e scontati. Ce lo insegnano – nuovamente - i The Dead Daisies.
Un disco dalla valutazione ambivalente questo terzo album degli americani Steelcity.
Senza timori di smentite, il debutto dei The Nail è un disco formalmente eccelso, sorretto da tecnica, suoni ed eclettismo. Ma del quale non si possono tacere i numerosi momenti di stanca in cui l’attenzione va decisamente a spasso.
Con When We Were Kings, gli Stryper confezionano il tipico lavoro che ci si aspetta da loro: un hard rock aperto a soluzioni melodiche che tende a prendere brio sugli assoli di chitarra.
Un buon disco di ottimo AOR. Ne più e ne meno di quanto proposto sin dagli esordi dalla sinergia tra Robbie LaBlanc e Daniel Flores, conosciuta semplicemente come Find Me.