Fabio Vellata
Non si può non provare grande simpatia ed ammirazione per una band come i The Rocker.
Arrivati al terzo album in carriera, sono un inno alla coerenza e ad uno stile che oltre ad essere pura attitudine è manifesto di vita.
Come per il predecessore, anche il secondo capitolo degli Arc of Life piacerà verosimilmente a chi ama da sempre gli scenari cari agli Yes.
"Appetiton" di Satin è un buon album di purissimo AOR che senza pretendere la cima della classifica sa comunque essere un amico fidato ed il compagno di ottimi momenti d’ascolto.
“Brace for Impact" è l’album migliore dei Perfect Plan sino a qui: la selezione di brani al suo interno rafforza l'idea di una band destinata a grandi cose. Presenti e future.
Familiarizzando con calma e lasciando sedimentare i pezzi, per un amante del genere non sarà troppo complicato apprezzare un album per nulla malvagio e con molti punti a proprio favore come "Burn for Love" dei Killer Kings.
Improbabile ed un po’ stravagante, la nuova vita artistica di Ken Hammer con i Taboo si rivela un florilegio di compromessi e tentativi mancati.
Affiancato da quattro ottimi cantanti, il chitarrista Tony Hernando (Lords of Black) confeziona la seconda uscita del suo progetto personale Restless Spirits.