Fabio Vellata
"Animalistic" dei Nordic Union è un ottimo album, che grazie a canzoni solide, ben miscelate ed in perfetto equilibrio stilistico, piace senza troppe riserve proprio come le uscite precedenti.
"Outer Space" di VIncenzo Grieco è un prodotto dal profondo respiro “underground”, che si prende la libertà di esser se stesso e di non cercare consensi di facile commercio per poter affermare di esistere.
Quello di Palace è il tipo di musica che ben si attaglia a momenti spensierati e positivi, in cui il sole non brucia troppo e lascia spazio alla leggerezza.
Lo stile peculiare degli Ardours, fatto di atmosfere un po’ malinconiche e dilatate sui cui va ad innestarsi come una sorta di eco divina la voce di miss DeMurtas, è ciò che rende l’ascolto del nuovo “Anatomy of a Moment” esperienza tutt’altro che spiacevole.
Il genere d’elezione dei Devil's Train è da sempre un ruvido hard rock con richiami a Black Label Society e Dead Daisies. Facile farsi ingolosire.
"God is A Witness" degli Anims non è un disco il cui ascolto possa essere inteso quale passatempo distratto o come il sottofondo di una giornata d’estate.
Un bel disco, che si beve tutto d’un fiato e si spera possa permettere alla band di Andreas Wallström qualche soddisfazione, in modo da consentire ai Vypera di inciderne altri in futuro.
Jorn anche questa volta propone un disco di buona qualità che migliora le già decorose prospettive del precedente (ed un po’ remoto) cd in studio.
Strano, insolito, inaspettato, bizzarro. Però ascoltabilissimo, scorrevole e con un fascino insospettabile che spinge al riascolto.
Un album nuovamente piacevole in cui riconoscere uno sviluppo dei valori ed una costante opera di raffinamento della proposta. Un prospetto tale da definire “The Golden Cage” come un passo in avanti piuttosto netto rispetto a quanto realizzato sin qui.