Fabio Vellata
Influenzati in ugual misura dagli anni ottanta e dalle nuove band nord europee female fronted, i The Big Deal non brillano per originalità. Ma sono al contempo piuttosto divertenti.
“Different World”, debutto degli Skills - nome evocativo che con evidenza vuol far riferimento alle grandi abilità degli artisti coinvolti – si rivela a conti fatti un album per lo più divertente e scorrevole.
“Complicated” è l'ennesimo bel disco che allinea tutti gli ingredienti di qualità da sempre patrimonio di Jeff Scott Soto.
Un primo EP che mette in evidenza qualità interessanti su cui lavorare e da affinare ulteriormente.
Un gioiellino autentico, che non richiede alcuna fatica per essere apprezzato istantaneamente.
Hard rock molto melodico, moderno ed orecchiabile, all’interno del quale disseminare riferimenti AOR di respiro nord-europeo, qualche goccia heavy e molti spunti vicini al prog elegante dei Queensrÿche.
Questo è “Lost XXIII”. Un album in pieno stile Axel Rudi Pell, simile e paragonabile ai suoi predecessori in tutte le sue caratteristiche più peculiari. Nei pregi e nei difetti.
C’è la fantasia, ci sono le idee, c’è un trademark che rappresenta e definisce. Ed il risultato è di nuovo un rock melodico vitale ma di classe, ben fatto, carico di feeling e passione.
Accidenti che guaio 'sti Treat. Alla fine non puoi che parlarne in termini entusiastici, nonostante, in fondo non inventino nulla di nuovo.
Non ci sono particolari ricette ne rebus da decifrare nella musica dei Loyal Cheaters: “Long Run…All Dead!” è un buon album che – una volta tanto - non chiede troppi sforzi per essere compreso.
Resta il fatto che, per i pochi come il sottoscritto, ancora legati ad un suono hi-tech di radice tipicamente ottantiana, un album come “Turborider” potrebbe rivelarsi determinante.
Ed in breve tempo, irrinunciabile.