Fabio Vellata
Ai Degreed non manca davvero nulla: dopo il precedente "Are you Ready", un altro album di altissimo livello.
Sfrucugliando qua e la alla ricerca di qualche novità che valesse almeno le parole spese per una recensione ci è capitato per le orecchie il secondo disco solista di Mats Karlsson, un nome non proprio sconosciuto agli “addetti”.
"Dream Higher" è un album che non ha nulla di innovativo e diverso da quanto i Pride of Lions hanno scritto e composto da vent’anni ad oggi.
I capolavori sono esclusi, tuttavia sono bravi, sanno suonare parecchio bene e fanno musica di buona qualità che si innesta alla perfezione con l’atmosfera estiva che va a profilarsi. Niente male questi Stardust...
Si parla d’eccellenza e valore superiore quando ci si riferisce ai The Defiants: non serve sprecare molti altri vocaboli.
Cd caruccio. Che si ascolta senza traumi o disappunti.
Ma a conti fatti, probabilmente il full length più debole nella discografia degli Art Nation.
Un gioiellino di hard rock melodico ricco di personalità e buone idee. Il miglior album in carriera per Andreas Novak e gli House of Shakira.
Disco senza dubbio molto interessante e godibile, l’esordio solista di Thomas Lassar è una buona conferma dell’ottimo intuito dei vertici di Burning Minds, etichetta che, un passo alla volta, si sta affermando come affidabile e di qualità.
Göran Edman e Tommy Denander.
Chi ne conosce almeno un po’ carriera e collaborazioni, al solo citarli avrà istantaneamente inteso dove va a direzionarsi il secondo album dei Cry of Dawn.
Nel complesso, il nuovo Circus of Rock è un disco che pur senza toccare vette impensabili conserva una buona resa rendendo facile la vita di chi vorrà provarne il valore. Buon hard rock con molta melodia, voci in palla ed un songwriting non troppo geniale ma assolutamente focalizzato sul tipo d’uscita e sulla sua impronta stilistica.