Manuel Gregorin
The Call Of The Void è un album gradevole, con buone canzoni e qualche piccola caduta di tono. Un lavoro che guarda a sonorità moderne con le quali Nita Strauss cerca di esprimere la sua personalità.
Pur non sembrando emanare particolare vita propria, possiamo comunque parlare di Infinity come di buona uscita. Le canzoni sono valide, e non avrebbero di certo sfigurato su Wonderland.
Conqueress ci testimonia il buon stato di forma di Doro Pesch. Un disco tutto sommato ben equilibrato che nonostante perda qualche colpo sul finire si conferma per i suoi due terzi riuscito.
Esordio discografico per i Soledriver, moniker dietro al quale si celano due artisti di spessore dell’universo Frontiers Music. Michael Sweet, voce e chitarra degli Stryper, ed Alessandro Del Vecchio.
The Hellish Joyride è certamente un lavoro ben prodotto e suonato egregiamente. Un album con tutti gli elementi al loro posto ed una buona prova dei musicisti coinvolti. Alla fine però, nonostante i buoni presupposti, non riesce ad essere particolarmente incisivo.