Matteo Pedretti
Anche se è molto difficile trovare passi falsi nel back catalogue dei Conan, è del tutto naturale che alcuni dischi, come “Mannos” e “Blood Eagle”, siano più ispirati di altri. “Evidence of Immortality” si erge con fierezza accanto a questi...
L’ormai piena maturità artistica raggiunta dai Conjurer e la strada percorsa come band consegnano al quartetto inglese un posto di primo piano tra le più interessanti realtà relativamente recenti del panorama Heavy Doom/Sludge internazionale...
“Wodoo Tumba” è una prova, la prima dei Lethargic su pieno minutaggio, che non fa prigionieri e convince ampiamente.
Anche se l’epoca d’oro dello Stoner Rock è da rintracciare nell’ultimo decennio dello scorso Secolo, questo genere si dimostra ancora pieno di vitalità e capace di regalare chicche ai suoi seguaci...
Difficile dire se i Patriarchs In Black siano da considerare un’avventura estemporanea o se si consolideranno in un progetto stabile, quello che è certo è che questo album centra il bersaglio anche e soprattutto grazie allo spirito di amicizia e collaborazione che lo caratterizza...
Delle numerosissime nuove band che hanno affollato la scena Stoner/Doom sul declinare del primo decennio dei Duemila, quando il genere ha conosciuto il suo momento di revival, gli Alunah si sono dimostrati essere tra le più incisive...
Sicuramente è presto per dirlo, ma questo “Myopia”, frutto della collaborazione tra Thou e Mizmor, ha tutte le carte in regola per piazzarsi sul podio della mia year end list...
Il risultato finale non è abbastanza graffiante a causa di arrangiamenti, linee vocali e produzione troppo cristalline ed edulcorate. Un tocco di ruvidità e immediatezza in più avrebbe sicuramente giovato …
“Time and Space” è un mini-album intenso e variegato che si distingue soprattutto per la naturalezza con cui riesce a fondere in modo organico generi tra loro piuttosto distanti come Stoner/Doom e Thrash in quelle che sono semplicemente delle belle canzoni...7
Fa davvero piacere scoprire come ancora ai giorni nostri vi siano interpreti come i Friends Of Hell, capaci di riconnettersi direttamente alle origini del Doom, risultando tanto apparentemente anacronistici quanto dannatamente attuali
Nell’accostarmi a questa nuova uscita non nutrivo dubbi sul fatto che mi sarei imbattuto in un ascolto di alto livello, tuttavia sono rimasto impressionato dalla crescita esibita dai Messa rispetto al precedente e già buonissimo “Feast for Water”
... l’impressione generale è che con questo album Matt Pike abbia voluto lasciare da parte ogni compromesso, pressione e aspettativa, sfoggiando un’attitudine e un’integrità davvero fuori dal comune e riconnettendosi pienamente alle sue radici underground...
Una buona prova, a cui la durata ridotta non rende forse completamente giustizia: speriamo quindi di sentire presto i Black Hamada su un minutaggio più consistente.
"Perfect Light" è una prova di grande valore, ma come tutti i lavori dei 40 Watt Sun porta in sé tutte le caratteristiche per risultare ampiamente incompresa e divisa. Dategli una possibilità e fatevi una vostra idea…
Accostandosi a questo disco senza sapere che è uscito da poco più di un mese, anche l’ascoltatore più attento e informato faticherebbe a collocare questa release in un momento preciso degli ultimi 40 anni...
Consiglio a quanti volessero avvicinarsi alla musica del trio di Long Island di iniziare da qui perché se non per tutti, ce n’è davvero per molti …
Le influenze di mostri sacri come Sleep, Karma To Burn e Hawkwind si avvertono chiaramente a più riprese. Tuttavia i Prehistoric Pigs riescono a convogliare la propria personalità in una proposta valida...
Questo lavoro è un concentrato di Rock autentico e divertente...“Just Like This” trasuda passione ed è capace di regalare un’abbondante mezz’ora di Rock elettrificante e spensierato...