Live Report: Destrage+Sunpocrisy+Black Line+Drops Like Waves a Brescia
Visti i nomi in cartellone (Drops Like Waves, Black Line, Sunpocrisy e Destrage) non c’era di certo da aspettarsi una serata all’insegna della classicità e una volta entrati nel locale e data un occhiata agli avventori, il giudizio non è di certo mutato. Niente giubbotti di pelle, borchie o cartucciere e tutto sommato anche pochi capelloni, solo del rovente e modernissimo thrash/death/math/metal/*core, suonato da quattro band molto giovani e molto determinate: pochi fronzoli, look minimale e del tutto “casual” e poi botte da orbi, aiutate da suoni piuttosto buoni.
DROPS LIKE WAVES
I Drops Like Waves from Milano (Pietro Portaluppi alla voce, Andrea Pela e Alessio Mascherpa alle chitarre, Michael Maccarini al basso e Mirko Orrù alla batteria) propongono un death/metalcore possente di stampo gojiresco. Nonostante la conoscenza della band, del tutto nulla (e nonostante, peraltro, da cartellone figurassero al loro posto in qualità di opening act gli Spread My Soul), ci sentiamo di affermare che pur partendo un po’ in sordina con un paio di pezzi tutto sommato piuttosto anonimi e monocordi, siano poi riusciti a risalire con una doppietta decisamente più dinamica e movimentata prima di chiudere con l’unico pezzo di cui sia stato annunciato il titolo, l’iperviolenta “Shameless”, uno dei brani di punta del quintetto meneghino, presente anche su Youtube con relativo video. In evidenza voce di stampo hardcore (growl decisamente bestiale), i centellinati ritornelli vagamente melodici, ancorché minimali, le ritmiche brutali e, purtroppo, la mancanza pressoché totale di assoli. Ad ogni modo, un buon viatico per una serata che andrà in crescendo con lo scorrere dei minuti.
BLACK LINE
Musica decisamente diversa per il quintetto bresciano composto da Nicola Bellomi (Voce), Davide Venturini (Chitarra e seconda voce), Matteo Gritta (Chitarra), Nicola Fasanini (Basso) e Daniele Montani (Batteria), con il loro ‘screamover’: in quattro parole una sorta di crossover di math/hardcore, thrash, punk e hip hop. I brani proposti sono decisamenti più dinamici e cangianti di quelli dei Drops Like Waves e l’attitudine rimanda un pò ai Protest The Hero, tanto che non stupirebbe se si trattasse di un gruppo che i Black Line conoscono molto bene. Dopo un’intro le successive “Too Late” e “Sperm Donor” pongono l’accento di volta in volta sulla velocità e l’asprezza delle vocals (spesso con l’utilizzo di un megafono a stridere con il vezzoso microfono in stile anni 30) oppure su giri più thrash-oriented, con lo screaming ausiliario di Davide Venturini a dare ulteriore vigore. “Somethin S”, “New Noise” e “Insomnia” si susseguono a grande velocità ed intensità, tra riff di discendenza machineheadiana, ritmiche al cardiopalma e feroci vocals, il tutto all’insegna dell’impatto e del divertimento. Chiude lo scanzonato rap metal Faith No More-oriented di “Brain Spotting”, “intonato” a due voci da Matteo con le incursioni in screaming di Nicola: ottima riuscita e show decisamente azzeccato, bravi!
Setlist:
01 Intro
02 Too Late
03 Sperm Donor
04 Somethin S
05 New Noise
06 Insomnia
07 Miguel Golden Ass
08 The Conseguence
09 Brain Spotting
SUNPOCRISY
Arriva il turno dei local hero, i bresciani Sunpocrisy, e la platea inizia a infoltirsi e a surriscaldarsi: il loro prog/death è decisamente aspro e brutale e la voce di Jonathan Panada, un growl cupo e cruento come pochi, non dà adito a dubbi, ma è tutta la band nel suo insieme, con le tre chitarre impegnate in lunghissimi loop di stampo decisamente progressivo e gli stranianti synth di Stefano Gritti a creare un atmosfera decisamente particolare ed emozionante. Solo tre i pezzi proposti, tuttavia molto lunghi, con rallentamenti atmosferici posti in momenti decisamente strategici per la riuscita del climax emozionale e sonoro. Menzione particolare per la conclusiva “Dioramas”, lenta, atmosferica e addirittura melodica, con una grande prova vocale di Panada anche sulle clean vocals a tirare la volata ad un finale a tutta potenza preannunciato da un grande lavoro di basso che regge il brano su un densissimo tappeto di chitarre dai fortissimi accenti psichedelici. Un altra “scoperta” decisamente piacevole ed intrigante.
Setlist :
01 Apophenia
02 Phi
03 Dioramas
DESTRAGE
01 Double Yeah
02 Twice The Price
03 Panda Vs. Koala
04 Neverending Mary
05 Home Made Chili Delicious Italian Beef
06 Infinite Dump System Circle
07 Jade’s Place