Atomic fire
Un disco tutto d'un pezzo Code Red, che ci consegna una band che sa essere ancora incisiva nonostante gli anni. Con buona pace di chi vedeva la loro stella iniziare ad offuscarsi dopo gli ultimi lavori, i Primal Fear dimostrano invece di aver ancora dei buoni colpi da sparare.
Fedeli allo slogan squadra che vince non si cambia, i Lordi se ne escono con un lavoro che non si discosta da quanto prodotto in passato. Screem Writers Guild è un disco che riesce a raggiungere l'obiettivo prefissato pur senza destare particolari sorprese.
Con Brotherhood i Sinner rimarcano ancora una volta la loro posizione di prestigio nel panorama metal mondiale.
La band suona, picchia, accarezza, assola e corre libera sulle ali del rock. L'ascoltatore lo percepisce: e non è, purtroppo, cosa che accade troppo spesso.
Molto interessante il ripescaggio di sonorità che si rifanno volutamente agli anni 80, risultando però contemporanee ed attuali anche nel 2022.
Ascoltando “Universal” possiamo confermare che il talento e lo stile personale che hanno condotto Michael Schenker alla notorietà mondiale rimangono inalterati.
Abbiamo aspettato Fredrik, Fredrik è tornato, tutto è bene quel che finisce bene e Immutable […]
La domanda reale è se una recensione di “Halo” oramai quattordicesima fatica discografica degli Amorphis […]