Intervista Esa Holopainen (Silver Lake, Amorphis)
Intervista ad Esa Holopainen da parte di Mickey E.Vil (The Mugshots, Radio Onda D’Urto FM). In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio con sottotitoli. Buona fruizione.
È stato un piacere chiacchierare ancora con Esa e ricordare i tempi della nostra prima intervista, realizzata nel 1997 durante il tour di Elegy degli Amorphis. Il tempo è volato, le persone sono cambiate ma la passione – da parte mia e da parte sua – è rimasta intonsa, anzi, probabilmente è aumentata a dismisura. Se proprio vogliamo trovare un aspetto positivo legato al periodo della pandemia è che artisti come Esa Holopainen hanno avuto modo di esprimersi con progetti che probabilmente non avrebbero mai visto la luce. E sarebbe stato un vero peccato, perché i Silver Lake regalano emozioni che affondano le radici in quei magici anni Novanta, quando la paura di essere troppo vari musicalmente non era minimamente contemplata. Sentiamo cosa ci racconta il biondo chitarrista finlandese.
Dunque caro Esa: cosa ci racconti della genesi e dell’evoluzione del progetto Silver Lake durante questa bizzarra era di emergenza sanitaria?
Sì, il progetto è iniziato l’anno scorso, nel 2020, più o meno quando è iniziata la pandemia e i primi show sono stati cancellati. Un mio amico che ha uno studio vicino a dove abito, Nino Laurenne, mi ha chiamato chiedendomi se fossi interessato a lavorare al mio progetto solista dato che si ricordava che gliene avevo parlato: un’idea che nacque dopo un paio di birre (ride)! Onestamente non ho mai avuto tempo negli ultimi due anni e non mi è mai passato per la testa l’idea di un disco solista dato che siamo sempre stati impegnati con gli Amorphis in termini di registrazioni e soprattutto di tour. Dunque mi ha chiamato e ho pensato: “perché no”? Almeno era il momento perfetto visto che gli unici compiti che mi hanno impegnato l’anno scorso erano focalizzarmi sul nuovo album degli Amorphis a fine anno. In fondo non avevo molto da fare a parte giocare con la playstation o guardare la tv (ride)! È arrivato al momento giusto ed è stato molto aperto dato che non avevo nessuna visione d’insieme sulla direzione da intraprendere con questo progetto: ho iniziato lentamente, con un paio di canzoni sul mio computer che mi piacevano molto ma non erano adatte per gli Amorphis. Dunque le ho salvate e le ho fatte sentire a Nino per chiedere la sua opinione, dicendogli che avremmo potuto iniziare da lì: gli sono piaciute e da lì è nato il tutto! Abbiamo iniziato a lavorare alle prime tre canzoni che sono diventate la spina dorsale del resto del disco.
Cosa possono trovare i fan nel disco? Voglio dire, fan degli Amorphis e fan nuovi di zecca?
Uhm, è una domanda insidiosa! Credo che ovviamente i fan degli Amorphis saranno interessati a questo album; poi credo che chi ami il metal melanconico e melodico ma anche i fan dei cantanti di questo disco potrebbero essere interessati ad ascoltarlo. Credo che la musica sia molto varia e dunque anche il pubblico lo sarà!
Che temi hai esplorato nei testi dell’album?
Abbiamo lavorato fifty-fifty: alcuni dei cantanti hanno voluto scrivere i loro testi e per altri cantanti ho scritto io i testi. Gli argomenti che ho toccato sono la natura, qualcosa dal Kalevala, di cui abbiamo parlato anche con gli Amorphis ai tempi…ma non sono miei testi dato che sono basati su un poema di Hämäläinen, una poetessa finlandese del passato. Poi ho affrontato anche temi relativi alla salute mentale in un pezzo, perché ritenevo importante comunicare il fatto che molte persone soffrono di problemi legati alla salute mentale. Ogni giorno lo noto sempre di più, specialmente le generazioni più giovani soffrono di queste problematiche.
Che ci dici dei fantastici ospiti che hai invitato? La performance della celebrità finlandese Vesa-Matti Loiri è fantastica!
(ride) …sì, lui è fantastico, assolutamente grande! Presumo che non molti lo conoscano al di fuori della Finlandia ma è l’attore finlandese più famoso! È anche un interprete musicale, ha iniziato la sua carriera già negli anni Sessanta e sono rimasto davvero sorpreso quando l’ho coinvolto in questo disco: un mio vecchio amico è nel mondo del cinema, è il manager di vari attori tra i quali Vesa-Matti Loiri ed ecco come l’ho contattato. Ho chiesto al mio amico cosa ne pensasse, se fosse un’idea impossibile che Vesa-Matti potesse registrare questo brano; lui mi ha risposto chiedendo il brano per farglielo sentire e con mia grande sorpresa gli è piaciuto! Vesa-Matti viene da un background musicale molto diverso e la musica che interpreta è molto diversa da quella che faccio io. Ma credo che ci sia una sorta di connessione nella musica, nel testo e nella sua interpretazione…sono ancora non dico scioccato (ride) ma davvero di buon umore per il fatto che sia sul mio disco!
Sembra Orson Welles, con quella grande voce d’attore…
Oh sì, oh sì! È il Vincent Price della Finlandia (ride)! È un tipo molto caratteristico ed è pervaso da questa aura, se lo incontri di persona è un tipo davvero speciale…credo si possa sentire nel disco!
Decisamente! Una volta risolta l’emergenza sanitaria possiamo aspettarci dei concerti coi Silver Lake?
È una cosa che mi hanno chiesto, anche dei promoter mi hanno contattato per chiedermi se fossi interessato a fare show coi Silver Lake. Non saprei, dipendesse solo da me farei immediatamente un paio di concerti qua e là ma sarebbe davvero difficile mettere insieme tutti i cantanti nello stesso tempo e nello stesso posto; d’altra parte quando sarà finita la faccenda del virus tutti i cantanti saranno in tour con le loro band e io so da parte mia che una volta che gli Amorphis avranno realizzato il nuovo album saranno ancora molto impegnati. Ma mi piace l’idea, mi tenta e forse se tutte le stelle si allineeranno (ride) probabilmente faremo uno o due show con tutti i cantanti: sarebbe davvero bello!
Che musica ti piace ascoltare quando sei libero da impegni?
Ascolto più o meno di tutto, devo controllare cos’ho ascoltato di recente…Eclipse degli Amorphis ma è una cosa nostra! Poi Stormbringer dei Deep Purple, L.A. Woman dei Doors, Live At Pompei di David Gilmour, Diary Of A Madman di Ozzy Osbourne: questi sono gli ultimi dischi che ho ascoltato e ben rappresentano quello che mi piace, sono un tipo old school e di solito quando metto su qualcosa non è roba di questo secolo (ride)!
Ti capisco alla perfezione! Puoi raccontarci qualche novità a proposito degli Amorphis? Ho visto che è in uscita il nuovo live…
Sì, stiamo effettivamente registrando il nuovo disco degli Amorphis al momento. Siamo circa a metà delle registrazioni e se tutto va bene l’album sarà pronto a fine estate e uscirà a febbraio o comunque inizio 2022, questo è il piano per ora. Stiamo ancora lavorando con Jens Bogren alla produzione, sono molto, molto contento del materiale e dei brani. Sono sicuro che il risultato sarà qualcosa di parecchio grande una volta finito!
Che messaggio e saluto finale manderesti ai fan di Esa Holopainen e anche un invito a comprare i Silver Lake e goderseli?
Assolutamente! Il disco dei Silver Lake esce il 28 di questo mese e invito decisamente la gente a cercarlo: è molto vario e offre musica per praticamente chiunque. Specialmente per i lettori di TrueMetal!
Hai qualche ricordo speciale legato all’Italia?
Ahh…tour bus (ride)! Milano, l’Alcatraz…sempre un grande posto! Ci siamo sempre divertiti in Italia, posto pieno di gente ottima: ce la siamo spassata, la gente è davvero appassionata durante i concerti. Sono sempre stati bei momenti quelli passati lì e davvero non vedo l’ora di tornare!