Abiura (Raphael)
Dopo aver ascoltato e recensito il loro interessantissimo “Nursery Rhymes For The Unborn”, non ho potuto fare a meno di scambiare quattro chiacchiere con loro… Parla Raphael, batterista dei brutalissimi Abiura.Puoi innanzitutto illustrarci la storia del vostro gruppo?
Gli Abiura esistono dal 99 e sono nati dal desiderio di Max e Nicolas di avere una band che fosse in grado di soddisfare le loro esigenze per quanto riguarda la musica veloce e violenta. I 2 hanno passato quasi un anno praticamente da soli: durante quell’ anno composero le basi delle 4 canzoni che sono presenti in “Nursery Rhymes For The Unborn” . Nel 2001 esattamente a Maggio Io e Seb (voce) entrammo a far parte del gruppo che allora si chiamava “Devoured By Vermin” (di chiara ispirazione Cannibal Corpse) dopo 1 mese, il nome fu cambiato in Abiura dato che volevamo un nome Italiano che non ci legasse automaticamente ad un genere predefinito (cosa che invece con Devoured by Vermin non era possibile). A Settembre entrò Nicola e da allora la line-up è la stessa.
Il vostro campo riguarda una parte del metal molto discussa e criticata; cosa pensi della scena Brutal degli ultimi anni? Sei concorde con coloro che affermano che sia statica o ti dissoci da queste affermazioni?
Personalmente non ritengo il brutal così statico come molti dicono, anche se è vero che molte bands si assomigliano davvero moltissimo.Sicuramente avrai notato che negli ultimi anni diverse bands ci hanno dimostrato come il Brutal possa essere “personalizzato”:per esempio potrei citarti i Cryptopsy, i Nile, i Broken Hope (mi riferisco soprattutto al suono di Loathing), Kataklysm (mi riferisco alla particolarità del cantato)…. Forse è il mio amore per questo genere di musica che mi porta sempre a riconoscere il gruppo in base ad un piccolo dettaglio. Diciamo che il Brutal è un genere di musica che non permette grandi evoluzioni, su questo sono d’accordo, ma il brutal è bello così com’è. In Italia poi, ci sono molte death metal bands che io ritengo davvero ottime: Natron, Mindsnare, Worstenemy, Bastard Saints, Cerebra Infest, Antropofagus e Nefas.
Quali sono i gruppi che maggiormente vi hanno influenzato sia alle origini sia ora?
Mmmmm…. Non è facilissimo risponderti, noi ascoltiamo davvero di tutto! Nel nostro primo mcd si sente l’ influenza dei Napalm death e dei vecchi sepultura… Ci sono tanti gruppi che ci hanno ispirato ma sono così diversi da quello che facciamo che citarli sembrerebbe una cosa casuale.
Parliamo ora del vostro “Nursery Rhymes For The Unborn”. Puoi innanzitutto spiegarci il significato del titolo?
Letteralmente significa “Filastrocche per chi non è mai nato” (idea del nostro “Pittore di agonie” Sebastiano), nome che ha aiutato (insieme ad altri dettagli come l’inserimento di Samplers tratti da film in alcuni pezzi) alcune zines ad etichettarci “Obscure Death Metal” (nome che a noi è piaciuto davvero molto!).
Vi ritenete soddisfatti del risultato o pensate di poter aspirare a qualcosa di meglio? Ti faccio questa domanda perchè, come ho constatato all’ascolto e come mi hai confermato in seguito, la produzione è stata penalizzante…
Non siamo soddisfatti del lavoro…. ma siamo abbastanza soddisfatti della distribuzione e della reazione di gran parte del pubblico. “Nursery Rhymes…” sarebbe potuto risultare davvero molto più convincente se avessimo registrato in altre condizioni(il metronomo era stato programmato in maniera diversa da come erano le canzoni originariamente, il tizio che ci ha fatto registrare ci considerava meno di zero e ci faceva andare in sala una volta ogni 3 settimane… senza contare che ci ha derubato!).
Sono passati diversi mesi e presto registreremo il nuovo lavoro: posso garantire che le cose saranno molto migliori.
Con coraggio avete inserito una canzone con testo cantato interamente in italiano: pensi che lo rifarete in futuro? E più in generale, come mai questa scelta?
All’inizio anche io non ero molto convinto di questa scelta… ma poi quando ho visto come il testo in Italiano non sfigurava ho solo potuto dare ragione agli altri. Credo che non sia da escludere una nuova canzone in Italiano, “Nel nome del padre” è piaciuta a molti proprio per questo. Cantare in Italiano… Sebastiano e Nicola apprezzano molto gruppi come i “Distruzione”, credo che fosse una cosa d’obbligo visto che anche il nostro nome è in Italiano.
Quali credi siano i punti di forza del vostro gruppo e quali invece quelli su cui c’è ancora da lavorare?
Uno dei punti di forza è sicuramente la nostra amicizia e la nostra voglia di portare gli Abiura a livelli molto alti. C’è da lavorare ancora sulla tecnica, dobbiamo migliorare ancora molto per uscire a suonare in maniera sempre più violenta e compatta.
La vostra proposta è molto estrema: trova spazio e consenso all’interno della scena underground dei vostri dintorni?
Lo spazio è quello che è, ma diciamo che i consensi non sono mancati.
Nei nostri dintorni (zona di Cagliari) la scena Underground è molto varia ma purtroppo mancano bands che registrano e che diffondono il loro lavoro all’estero(escludendo qualche band hard core). Nella nostra isola abbiamo avuto molto supporto da bands come Worstenemy, Uholy Impaler e Infernal Goat: tutte bands che si impegnano molto per far conoscere la nostra scena in Italia e all’ estero.
Quanto è importante a vostro parere la scena underground nel contesto metal?
L’underground è tutto per noi! Amiamo leggere fanzines (il nostro chitarrista ha una zine chiamata Maxima tortura, che distribuisce GRATUITAMENTE per maggiori informazioni contattatelo su vermin@tiscalinet.it ), ci piace un sacco scambiare e comprare demos. Se qualcuno dei lettori fosse interessato alla scena underground Italiana può visitare il sito dell’ITALIAN METAL ALLIANCE ( http://gonow.to/ima ), alleanza di cui noi fieramente facciamo parte.
Credete che essere italiani penalizzarà il vostro futuro di band? E a tale proposito, quali sono le vostre aspettative?
Essendo Italiani sicuramente non avremo la strada spianata, ma questo non importa moltissimo… quello che importa è far parte dell’ Underground Itallico ed aiutarlo a crescere con il nostro modesto contributo, credo che l’ Italia sia quasi pronta a dimostrare al resto del mondo la propria validità in campo underground… credo sia solo questione di tempo ormai dato che sono sempre di più le persone all’ estero che si interessano alle nostre bands, quello che manca è maggiore supporto da parte dei connazionali.
Ci aspettiamo sempre maggiori consensi da parte del pubblico, presto registreremo il nuovo lavoro un 7 pollici/split (proprio con una band dell’Ima: i Gotha) che sarà distribuito molto meglio grazie all’ aiuto di numerosi amici sparsi per il globo.
Dopo questo lavoro si vedrà…. non è assolutamente da escludere qualche data fuori da quest’isola.
Vi ringrazio infinitamente per la disponibilità a nome di truemetal.it e vi affido le parole di chiusura.
A nome degli Abiura ringrazio truemetal.it per lo spazio che ci ha concesso, ti ringrazio per l’ intervista e lascio un messaggio ai lettori: SUPPORTATE L’UNDERGROUND ITALIANO, SEMPRE E COMUNQUE! Comprate demos, leggete zines e andate ai concerti…. solo in questo modo le cose cambieranno! Raph