Alkemyst (Arnaud Menard)
Ciao !!! Sono Eugenio Giordano di www.truemetal.it la web metal zine più importante in Italia, vorrei incominciare l’intervista presentando la band ai nostri lettori, potete dirmi qualcosa riguardo le origini degli Alkemyst e come vi siete incontrati la prima volta?
Io ho cominciato a suonare la chitarra quando avevo dodici anni appena ho scoperto l’heavy metal e l’hard rock, immediatamente ho desiderato fondare una band con altri musicisti, per scrivere la mia musica e per fare quello che facevano tutti i miei idoli. Una storia piuttosto comune a tante persone (risare nda). Così con due amici abbiamo fondato la band nel 1992. Io sono l’unico superstite di quella line up dell’epoca. Diversi musicisti si sono avvicendati e ci hanno lasciati nel tempo, siamo riusciti a stabilizzare la formazione nel 1998. Nel primo periodo della nostra carriera, dal 1992, abbiamo usato il nome Endless (lo stesso nome era stato usato da una band prog italiana sfortunatamente). Dal 1998 fino all’abbandono del nostro primo cantante abbiamo suonato dal vivo diverse volte e abbiamo registrato nel 1999 il primo demo di due pezzi che si intitolava “A path to heaven”. Abbiamo avuto ottimi responsi dopo questa piccola produzione. Nel Settembre del 2000 il nostro cantante si è separato da noi. Non siamo riusciti a rimpiazzarlo con un altro cantante francese e così abbiamo scelto di cercare un frontman in Italia. Abbiamo conosciuto Ramon dei Secret Sphere e lui si dimostrò immediatamente interessato alla nostra musica. Questo è quanto riguardo al nostro incontro. In questo momento la band è composta da cinque persone: Ramon, Severine Bonneville alle chitarre, Dennis Mellion al basso, Arnaud Gorbaty alla batteria e io (Arnaud Menard) alle chitarre.
Voi siete francesi ma il vostro cantante Ramon Messina è italiano, sappiamo che lui è il cantante ufficiale dei Secret Sphere e così dobbiamo considerarlo un memebro ufficiale anche degli Alkemyst oppure si tratta di una collaborazione con la vostra band in veste di ospite? Quali sono i vostri progetti approposito la collaborazione con Ramon in futuro?
Come ti ho detto prima è stato impossibile per noi trovare un nuovo cantante in Francia, viviamo a Annecy sulle Alpi e siamo a tre ore di macchina da Torino, siamo proprio vicini al Nord Italia. Ho trovato l’indirizzo di casa di Ramon pubblicato sul primo cd dei Secret Sphere “Mistress of the shadowlight”. Mi piaceva tantissimo la sua voce così ho provato a scrivergli una lettera e gli abbiamo mandato pure la nostra demo. All’inizio gli avevo solo chiesto se conosceva qualche cantante che potesse andare bene per il nostro sound, ma lui ci ha risposto che voleva essere lui a svolgere questo ruolo. Alla fine ci siamo trovati a lavorare insieme sui nuovi pezzi e abbiamo registrato “Meeting in the mist” quindi lo dovete considerare un membro ufficiale degli Alkemyst come tutti noi. Abbiamo avuto dei momenti buoni e dei periodi più difficili con lui ma ci ha sempre dimostrato quanto fosse disponibile a regalarci la sua creatività e il suo tempo per il bene della band. I Secret Sphere non sono un problema per lui e non sono un problema per noi. Li conosciamo di persona e abbiamo un ottimo rapporto con loro. Ramon riesce a cantare nelle due band e così non vedo nessun motivo per separarci. La sua band principale sono i Secret Sphere ma ci ha regalato molto e sono sicurò che potrà darci ancora tanto.
Adesso pariliamo del vostro primo cd in assoluto “Meeting in the mist”, l’ho trovato un vero grande mix di stili differenti di heavy metal, penso che il vostro sound sia permeato di power metal ma voi possedete una particolare vena prograssiva, condividete la mia opinione?
Si noi prendiamo ispirazione da ogni tipo di musica che ascoltiamo, e questo concetto è alla base del fatto che noi siamo sensibilmente differenti, magari più progressivi degli altri gruppi power. I nostri gusti non piuttsto vari all’interno della band. Ascoltiamo tutti le band che hanno contribuito a fondare la scena power progressiva come i Dream Theater, gli Helloween, Blind Guardian, gli Ark e i Symphony X, ma siamo amanti anche di altre band con stili differenti. Severin e Ramon amano molto il rock, mentre Arnaud è molto esperto di jazz e funk, Denis ascolta solo musica jazz e cose strumentali (gli piace pure il thrash metal per essere sinceri ….risate). Io invece sono il più metallaro all’interno della band. Amo il metal, ogni tipo di metal, basta che sia suonato da una grande band. Passo molto tempo ad ascoltare anche musica classica e romantica. E’ evidente che per noi è naturale giungere a un mix di questi stili differenti nella musica che componiamo.
Ho trovato molto interessante la combinazione di canzoni veloci e melodiche al fianco di pezzi più complessi, penso che questo aspetto ponga la vostra band lontano da facili catalogazioni, quindi gli Alkemyst possono essere considerati una creatura ibrida di power e progressive metal. Si tratta di una scelata premeditata o si tratta della naturale evoluzione della vostra musica?
Si tratta di entrambe le cose. Abbiamo pianificato per non seguire in modo troppo aderente i dettami del power classico e delle band principali che lo hanno formato com gli Helloween. Si tratta pure di una scelta naturale perchè al momento della composizione non ci poniamo problemi sullo stile che stiamo seguendo e cerchiamo solo di seguire il nostro talento. Io penso che “Meeting in the mist” sia un album progressive metal nel senso buono del termine: partendo dal classico power metal abbiamo cercato di aggiungere elementi nuovi alle composizioni generando un metal progressivo personale (risate).
Devo farvi i miei più sinceri complimenti, ho trovato davvero molto tecnico e abizioso ogni frangente del vostro nuovo disco, quali studi musicali avete seguito? Per esempio studi di musica classica?
Grazie Eugenio! Per la verità solo il nostro batterista ha studiato musica classica. Adesso lui è un insegnante di musica. Lui si è diplomato in Conservatorio e suona il pianoforte da quindici anni. Lui è un grande musicista. Gli altri della band hanno incominciato a suonare da piccoli con studi classici, ma hanno interrotto molto presto. Io da piccolo prendevo lezioni di pianoforte, lo trovavo davvero noioso e ho deciso di smettere. Adesso sono molto più interessato alla armonia classica e al modo di comporre, spero di incominciare il prossimo anno a studiare musica classica (risate nda). No sto scherzando. La musica è la mia passione, la mia vita adesso che non sono più un bambino mi pone davanti a queste esigenze. Vorrei comprendere il lavoro di composizione di un grande compositore classico e il modo in cui questi personaggi riuscivano a scrivere certi capolavori. Infatti quando sei un autodidatta sei come uno scrittore di romanzi che non è capace di leggere e di scrivere. E’ un bel problema. Alla fine trovi una tua via per risolvere il problema ma dopo anni credo che per me sia giunto il momento del grande passo.
Molti passaggi nel vostro primo album richiamano il metal classico degli anni ottanta, io credo che voi abbiate preso molto dell’apporccio melodico dei primi Iron Maiden, è una considerazione corretta? Avete mai pensati di combinare il classico stile metal degli anni ottanta con le nuove tendenze del power metal all’interno del vostro stile musicale?
Forse è inconscio perchè veramente non abbiamo imitato nessuno e nemmeno volevamo. Ma siamo grandi fan degli Iron Maiden, questa band è una parte del nostro background musicale. Li ascoltiamo spesso e abbiamo anche suonato delle loro cover quando eravamo più giovani. Per esempio “Powerslave” è il disco che mi ha fatto decidere di dedicarmi alle chitarre. Penso che ogni musicista ricombini le sue influenze all’interno del suo stile. Il metal classico così come il nuovo power metal fanno parte della nostra storia musicale, sono aprte di noi.
Cosa mi dite dei testi? Possiamo ascoltare nel disco una lunga ed elegante suite “Nameless son” di cosa parla? C’è un tema conduttore alla base della vostra musica, qualcosa che possiamo considerare il concetto di base del disco?
Per quello che riguarda i testi abbiamo cercato di esplorare varie condizioni dell’esistenza. Sentimenti buoni e sentimenti negativi, la perdita e il ritrovamento della propria identità, l’amore, la morte. Parliamo della vita, più precisamente “Meeting in the mist” non è un concept ma penso che comunque puoi considerare un malinconico senso emozionale alla base della architettura del disco. Per quello che riguarda “Nameless son” dovresti chiedere a Ramon che è l’autore del testo, comunque credo che parli (risate) di una di quelle volte in cui mangi un fungo velenoso….risate (allora più che “Meeting in the mist” è un “Meeting in the mista” ho fatto la battuta nda)
Il vostro primo cd è pubblicato dalla potentissima Nuclear Blast tedesca, questa è davvero una grande chance per una band esordiente, come siete arrivati al contratto con la label tedesca, quali sono i vostri rapporti con loro?
Abbiamo firmato un contratto in modo del tutto naturale. Gli abbiamo spedito un cd e ci hanno risposto molto presto, abbiamo ottimi rapporti con loro, hanno fatto un ottimo lavoro nella promozione del nostro primo cd “Meeting in the mist” e credono in noi. Non abbiamo subito nessun tipo di pressione da loro durante il songwrting . Ci hanno lasciato scrivere un album, l’hanno ascoltato, e visto che gli è piaciuto l’hanno pubblicato.
Penso che abbiate avuto l’opportunità di suonare live e mostrare al pubblico il vostro talento, quali sono i progetti sul versante live? C’è la possibilità di vedervi in concerto da noi? Avete preso parte a qualche importante happening estivo? Vi piacerebbe in futuro?
Da adesso fino all’estate saremo poco presenti dal vivo perchè siamo totalmente impegnati nella composizione del nuovo disco, il successore di “Meeting in the mist”. Faremo delle date in Francia solo per divertirci ma speriamo che la Nuclear Blast creda in noi e ci faccia suonare a qualche importante live happening nel 2005. Penso che queste occasioni siano ottime per farci conoscere da tantissime persone e al tempo stesso di vedere altre band all’opera (risate). Vogliamo anche venire in Italia prima di entrare in studio. E’ giusto perchè siamo un poco italiani anche noi (risate) e ci piacerebbe conoscere i metallari italiani.
Mi piacerebbe conoscere i vostri piani futuri, mi avete detto che state scrivendo nuovi pezzi e vorrei sapere se ci dobbiamo preparare per qualche cambiamento nel prossimo disco, ci saranno delle novità nel vostro sound?
Siamo entrati in studio a Luglio e credo che tutto sarà finito e preparato a dovere per Dicembre e spero anche prima se siamo fortunati. Stiamo lavorando duro con il song writing e ci stiamo scervellando davvero. Penso che il secondo disco sarà un passo da gigante nel nostro percorso. Per me è difficilissimo parlarti del nuovo cd, perchè non sappiamo se Ramon ci canterà (alla faccia del membro ufficiale nda) e tutto potrebbe cambiare. Le canzoni sembrano più pesanti e ci sono più parti orchestrali. Gli arrangiamenti sono più oscuri e il lavoro delle chitarre mi sembra molto ambizioso e ricercato. Allo stesso tempo credo che abbiamo raggiunto un feeling rock. Abbiamo già cinque canzoni pronte e credo che il risultato sia sorprendente, nemmeno noi possiamo prevedere cosa succederà in futuro (risate)
Quale situazione metal c’è in Francia? Sono stato a Boredeaux l’anno scorso (Dio che ragazze nda) ho visto una bella attività underground alla base della nuova scena metal francese. È corretta la mia visione? Sta decollando una scena metal francese?
C’è più che una attività underground ma la stuazione non è poi così buona. Spero che il metal sarà capace di occupare il posto che gli spetta anche qui da noi. Ma non sono molto ottimista. La Francia non è un posto molto metal. La Francia non è nemmno un posto molto adeguato per la musica in genere (sì ma c’avete altro, non mi lamenterei nda)
Questo è quanto per me, c’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori? Lo puoi fare prendendoti queste righe. Ti ringrazio e spero di risentirti presto!
Grazie Eugenio per la recensione e per l’intervista, per le tue attenzioni e per il tuo supporto. Vogliamo salutare tutti i vostri lettori e quelli che ci hanno supportato dal principio. Lavoreremo duro per poter scrivere altra musica degna dei vostri consensi.