Vario

Ambermoon (power/prog Italia)

Di - 14 Maggio 2002 - 21:18
Ambermoon (power/prog Italia)

Ah, questa intervista è una vera goduria… Vi giuro di non essermi mai trovato in difficoltà quanto questa volta, infatti nell’intervista che segue ai meneghini Ambermoon, è la prima volta che mi trovo a chiacchierare con una band di cui non conosco assolutissimamente niente del loro passato artistico. Così mi sono goduto due volte le risposte concessemi dal bassista Davide Betelli, che mi ha entusiasmato  non  poco. Il  fantastico mini-cd di debutto degli Ambermoon a titolo “Facing the storm” è senz’ombra  di dubbio una delle migliori realease italiane in campo power/progressive degli ultimi anni, ed in poco più di venti minuti ci mostra una band in grado di poter   dare del filo  da  torcere ai più quotati acts di casa nostra, quindi…

Ciao Davide, allora dai Dark Avenger agli Ambermoon potresti raccontarci qualcosa sul passato della tua band?
Vedrò di essere il più breve possibile La  band  è  nata  nel ’95 su inizi at iva  mia e  di Paolo,  chitarrista Nel ’96 abbiamo inciso un demo-tape di due brani con la prima formazione “stabile”…..e grazie all’ingresso di Andrea alla chitarra la band ha impreziosito il suo sound Fino al ’98 abbiamo scritto i pezzi del MCD con il vecchio cantante,il quale ora si occupa di prog anni’70 e a cui auguriamo tutte le soddisfazioni che si merita….ci è rimasto nel cuore .Dopo vari “provini” per alcune case discografiche abbiamo deciso di iniziare a produrci da soli il master…dopo alcuni dissidi siamo rimasti in tre(io,Paolo e Andrea) e abbiamo reclutato Umberto e Roberto. Finalmente è arrivato il deal con US ma il MCD,per varie vicende,non è uscito fino alla primavera 2000. Nel frattempo le cose sono un po’ cambiate e,per divergenze stilistiche,Paolo ha lasciato la band…era troppo legato alla corrente “integralista” e non lasciava sfogare la creatività al resto della band….devo dire comunque che ci siamo lasciati da buoni amici. L’occasione era troppo ghiotta per non realizzare il nostro sogno segreto….l’ingresso di un tastierista nella band….dopo varie ricerche abbiamo “scovato” tale Marco Bianchi….un acquisto azzeccatissimo grazie alla fantasia e alle idee che porta in fase di arrangiamento… Ed eccoci qui…in questi giorni continua l’opera di scrittura del nuovo materiale

Che cosa vi ha spinto a cambiare nome? Che cosa significa realmente Ambermoon?
Abbiamo cambiato nome perché pochi mesi prima di firmare con Underground Symphony siamo venuti a conoscenza che esisteva già una band brasiliana chiamata Dark Avenger e che sicuramente avrebbe dato alle stampe il disco prima di noi…..a quel punto abbiamo iniziato la difficile ricerca di un nome che ci soddisfasse pienamente….ho proposto il nome “Ambermoon” agli altri della band ed è piaciuto subito a tutti. Deriva da un gioco di ruolo a cui giocavo anni fa su Amiga….mi piaceva l’atmosfera di quel gioco e pensavo si adattasse bene allo spirito del gruppo

Come mai sono filtrate così poche notizie su di voi, a che cosa è dovuta questa vostra riservatezza?
Non siamo riservati di natura,è soltanto che non abbiamo avuto molte occasioni di poterci “mettere in mostra”…tutto qui….il fatto è che in fase di promozione sono state fatte scelte mirate più alla distribuzione che alla pubblicità….

In che modo siete arrivati al deal che vi lega con l’Underground Symphony?
In modo abbastanza casuale….di tutto questo devo sicuramente ringraziare di cuore gli Arkhè….band  da  tempo legata a U.S. della quale conosco vari elementi….grazie a loro siamo riusciti a venire in contatto con l’etichetta….a quel punto la situazione è stata gestita dal nostro produttore ed eccoci qua

So di farti una domanda molto azzardata, ma vi ritenete soddisfatti dell’operato della vostra etichetta?
Guarda….già solo per averci messo sotto contratto è da lodare…dobbiamo comunque ritenerci soddisfatti del suo operato,anche perché con un budget ridotto è riuscita a realizzare ottime vendite del nostro MCD….l’ultima volta che ci siamo sentiti erano molto contenti di noi.

Quindi a questo punto è logico che io ti chieda: in che modo è stato accolto “Facing the storm” da parte di pubblico e critica?
La critica italiana l’ha accolto benino….non si è parlato di “capolavoro” ( e siamo consci del fatto che  non  lo  è) ma è risultato un buon prodotto. La  critica  estera, invece,  è  stata incredibile. Vedere il proprio disco recensito alla grande sui maggiori siti mondiali è una cosa che ci ha riempito   d’orgoglio. Quando poi sono iniziate ad arrivare lettere ed e-mail da posti come il Canada, l’Australia e il Giappone….beh….fate  un po’  voi….

Una cosa che ho piacevolmente notato è la vostra collaborazione in sede di produzione con il chitarrista degli Arachnes Franco Caruso, come siete venuti in contatto con questo stimatissimo axeman? Credi che in futuro ci sarà ancora la possibilità di una vostra collaborazione?
Dalle nostre parti Franco è abbastanza conosciuto sia come produttore che come chitarrista….Paolo e Andrea lo conoscevano da tempo,quindi il passo è stato breve. Per quanto riguarda prossime collaborazioni con lui….mi sento di escluderlo nella maniera più assoluta….dissidi personali hanno interrotto il nostro rapporto già da diverso tempo.

Come mai il suono delle chitarre di Paolo ed Andrea è molto simile a quella usata da Franco con la sua band? Una scelta voluta o cosa.
E’ stata una scelta voluta più da Franco che dagli altri….in realtà la produzione è l’unica cosa che rivedremmo in questo lavoro

Una curiosità, qual è la cosa più divertente che vi è capitata in studio?
Senz’altro quando abbiamo completamente stravolto una linea vocale durante il tragitto verso lo studio….eravamo in macchina e c’era coda….”ripassando” la linea vocale non ci convincevano alcuni punti…..abbiamo deciso di cambiarli al casello!!! eh  eh e…..

Davide tu sei il principale compositore delle liriche della tua band, mi faresti una piccola panoramica sui temi trattati sul vostro mini di debutto?
Sì….volentieri… Ho cercato sin dall’inizio di rendere i testi dei nostri pezzi accessibili a tutti ma soprattutto “interpretabili” individualmente… Mi spiego meglio :i testi sono solo degli spunti sui quali l’ascoltatore, aiutato dalla musica, si cala in un ambiente “immaginario”….tanto per farti un esempio “Facing The Storm” parla di un personaggio arrivato per salvare l’umanità….l’idea si ispira al famoso cartone animato “Conan”(non il barbaro,però…il ragazzino)…ma,mentre lo scrivevo,mi sono accorto di come questa figura sia impersonificabile con molti altri uomini…uno su tutti Gesù Cristo… Di conseguenza anche gli altri testi trattano tematiche per così dire “fantasy”, ma legate alla realtà da una possibilità di associazione a situazioni reali che ho cercato di dare ad ogni brano  Come vedi è un discorso un po’ complesso

Toglimi una curiosità, ascoltando la voce di Umberto mi è sembrato di risentire il miglior King Diamond, mi sbaglio?
Ehehehehe….ce lo dicono tutti!!!!! Pensa che nella band sono l’unico che ha dei dischi di K.D.!!!!!! Probabilmente Umberto non sa neanche chi sia King Diamond. Umberto dice sempre che è stato influenzato da diversi cantanti….non si è mai accostato a nessuno in particolare….anche se una certa somiglianza stilistica con Glenn Hughes (ex Trapeze  e soprattutto ex Deep Purple) non gliela toglie nessuno….

Credo che una peculiarità del vostro sound sia quella di riuscire ad amalgamare sound tipico  del  classic  metal  con  aperture  più prog, non trovi?
Bravo….hai colto nel segno….era proprio l’obiettivo che ci siamo preposti quando abbiamo scritto i brani del MCD. Non ci è mai piaciuto troppo l'”integralismo” di bands come Manowar o Stratovarius…pensiamo che ci debba essere una sorta di “equilibrio” nell’arrangiamento di un brano…abbiamo intrapreso una strada un po’ più sperimentale e il MCD è solo il piccolo timido passo nella direzione che più ci piace…..una amalgama di Hard Rock,Metal e Progressive….

Quindi il futuro del sound degli Ambermoon sarà imperniato verso l’intreccio di queste partiture?
Sì….i nuovi brani composti hanno questa “doppia faccia” che li rende abbastanza orecchiabili grazie ai riff più heavy ma allo stesso tempo “sperimentali” grazie all’arrangiamento meno “chiuso” che lascia senz’altro più spazio all’interpretazione dei musicisti. Per farti un paragone che renda l’idea…..pensa al debutto dei Dream Theater (When Dream &Day Unite) con un po’ di Symphony X (Twilight in Olympus e V su tutti)….una spruzzata di Shadow Gallery(quelli più duri in “Carved in Stone”) e il rock immortale di Maiden,Purple,Zeppelin ecc…..uhmmm… mi sa che ho confuso ancora di più le idee alla gente,eh?

Quali sono le band che vi hanno influenzato in tutti questi anni?
Bella domanda…..dunque….parlando di influenze comuni a tutti i membri posso parlarti di Iron Maiden,Dream Theater,Symphony X e forse un po’ Malmsteen e il carrozzone neoclassico. Resta però da dire che abbiamo influenze molto diverse tra noi….c’è chi ama l’hard rock ’70 come me o chi ascolta molta musica “colta”(jazz e fusion) come Roberto(drums)….passando da Andrea(guitar) che apprezza molto i cosiddetti “guitar hero” tipo Satriani,Steve Vai e Van Halen o Umberto(vox….il più “moderno” di noi) che ascolta anche cose tipo Skunk Anansie ed altri…

Senti  una cosa, leggendo la tua scheda personale ho notato fra le tue influenze anche il nome di Rocco Prestia, vuoi spiegare tu ai nostri lettori chi è questo grande bassista?
Rocco Prestia è da 30 anni il bassista dei Tower of Power….un megagruppo Funky-Soul americano. L’unica band non di colore a poter competere con i mostri sacri del genere. Il suo stile è un misto tra il sound alla James Brown (tanto per capirci) e un utilizzo “prepotente” di stop e dead notes. In poche parole un figo
Altra domanda azzardata, segui la scena italiana? Oltre ai classici due nomi trovi che ci sia qualche band degna di attenzione?
Devo ammettere di non seguire con particolare attenzione la scena italiana…..gli unici nomi degni di nota che conosco sono gli Arkhè(ho suonato spesso con chitarrista e batterista)…gli N8 (di cui conosco molto bene l’ex batterista)…gli Hatework(altro prodotto di Franco….il chitarrista ha fatto parte nel’95 della prima formazione ufficiale degli Ambermoon) e mi sono sempre piaciuti gli Evil Wings…pazzi da legare ma molto bravi..

La musica è il tuo mezzo di sostentamento o fai qualche altra cosa per vivere?
Lo è stato per un po’ di tempo,riuscivo a sopravvivere insegnando in una scuola di musica e con le lezioni private, ma ora mi tocca lavorare per potermi mantenere….nonostante suono in tre cover band e il guadagno sia più che dignitoso i soldi non bastano mai…

Cosa ne pensi di musicisti come Chriss Della Pellegrina e Mattia Bigi degli Extrema che accompagnano Biagio Antonacci in tour?
Non ne penso male, anzi mi sento di rispettarli perché hanno capito che in Italia è l’unico modo per poter vivere di musica…non ci sono alternative,purtroppo…. A questo proposito faccio presente che praticamente tutti i membri degli Ambermoon suonano settimanalmente con diverse coverband (gli unici che suonano insieme sono Andrea e Roberto) Questo perché gli studi di registrazione costano una cifra pazzesca,e soprattutto gli strumenti hanno il loro costo non indifferente

Grazie per l’intervista, e ti lascio a ruota libera per i saluti finali.
Devo ringraziare tutti quelli che hanno comprato “Facing The Storm” e anche quelli che se lo sono masterizzato (ehehehe)….ringrazio sentitamente Sentinel Steel, Burrrn, Barcode, Maurizio della Underground Symphony e anche tutti gli altri che non mi vengono in mente al momento… E soprattutto te Beppe per la bella intervista…grazie di cuore da tutta la band.

Beppe “HM” Diana