Andrea Pieroni (Live! – Gods Of Metal)
Come ogni anno, abbiamo raggiunto Andrea Pieroni, big boss di Live!, per rivolgergli alcune domande circa la nuova edizione del Gods Of Metal. Ecco le sue risposte e le sue considerazioni.
Il Gods Of Metal 2008 si era tenuto a Bologna, una città geograficamente strategica e un buon compromesso per spettatori del nord e del sud. Che cosa vi ha spinto quest’anno a risalire a Monza?
“Sicuramente Bologna è una città strategicamente perfetta per tutti i fans italiani, ma l’Arena Parco Nord è uno spazio estremamente costoso e il GOM per continuare ad andare avanti ha bisogno di collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati, non ultimo le città e i Comuni che ospitano la manifestazione. Per cui, oltre alla location che è oggettivamente più bella, avendo trovato nel Comune di Monza un partner solido, abbiamo preferito tornare in Brianza”
Quali sono gli aspetti del GOM ’08 che a tuo modo di vedere andavano migliorati? Come vi siete mossi al riguardo?
“Credo che nella scorsa edizione tutto sia filato liscio, per quel che riguarda l’organizzazione. C’è chi si è lamentato del caldo che però ovviamente non possiamo prevedere. Geograficamente, l’Arena Parco Nord è collocata in una specie di conca e ciò aggrava ancor di più la situazione dal punto di vista climatico. In questo senso il Brianteo dovrebbe garantire una miglior fruizione dell’evento, anche solo per il fatto che saremo sull’erbetta rigogliosa del campo di calcio, anzichè in un anfiteatro molto polveroso.
Uno dei ritorni di questa nuova edizione sarà il doppio palco. Ce ne vuoi parlare?
“Quest’anno abbiamo voluto proporre il doppio main stage affiancato, alla maniera di alcuni festival europei, quali Hellfest o Wacken. Questo ci ha permesso di avere nel cast due headliner al giorno anziché il solito singolo headliner al giorno, e così anche le altre band. Molti più artisti si potranno esibire in uno show dello stesso tempo (come succederà con Mötley Crüe ed Heaven & Hell), cosa che ci è stata richiesta molto spesso dai fan. Con un solo palco, non sempre si possono avere due headliner e poi sicuramente uno dei due avrebbe dovuto suonare meno dell’altro: questo fa sempre poco piacere agli artisti. Il doppio palco affincato, inoltre, fa sì che il pubblico posso assistere allo show senza fare grossi spostamenti all’interno della location.”
Un altro cambio di rotta è quello del passaggio dalla formula a tre giorni, a quella a due. Come mai?
“A parte la faccenda dei costi che, avendo due palchi in soli due giorni raddoppia comunque, spesso la scelta dipende dalla disponibilità degli artisti. Quest’anno, anche in base ai calendari di festival europei, tutti gli artisti del bill erano disponibili in quei giorni, così abbiamo deciso di tornare alla due giorni, applicando comunque sui biglietti dei prezzi molto vantaggiosi.”
Quali saranno le altre novità organizzative di questa edizione?
“A parte la novità del doppio palco affinacato che di per sé costituisce una vera e propria innovazione per Gods Of Metal, ci sarà una grande area adibita a stand in cui potrete tatuarvi, acquistare vestiti d iabbigiliamento prettamente rock oltre al famigerato metal markt…”
Fra gli elementi più interessanti del rooster possiamo annoverare alcuni grandi maestri della scena hard n’ heavy (troppo) spesso trascurati dalle nostre cronache: dai Tesla a Lita Ford, da Paul Gilbert a Marty Friedman. Cosa vi ha convinto a puntare su questi nomi?
“Quest’anno, per puro caso, Marty, Lita e Paul erano disponibili in quei giorni e non volevamo assolutamente perdere questa fantastica occasione. Friedman e Lita Ford non calcano un palco della nostra penisola da moltissimo tempo, mentre Paul Gilbert ha registrato, nell’ultimo tour italiano, una grossa affluenza di pubblico. Sarà la migliore occasione per assistere all’esibizione di tre axe-man unici!”
Polemiche sul running order sempre ce ne sono state e sempre ce ne saranno, ma in effetti si stringe il cuore a vedere un gruppo storico che è stato tanto a lungo lontano dall’Italia come i Voivod confinato a mezz’oretta sotto il sole cocente di mezzogiorno. Capisco che Epica ed Edguy possano tirare di più, ma proprio non si poteva fare di meglio?
“Purtroppo queste sono scelte che non dipendono totalmente da noi ma dagli accordi che si prendono fra i vari management. E questa scelta rispecchia la volontà degli artisti.”
Un ritorno blasonato che personalmente gradisco molto è quello dei Carcass. L’anno scorso sono sembrati in ottima forma, quest’anno chi se li era persi ha l’opportunità di recuperare. È stato il loro successo al GOM’08 a persuadervi a confermarli?
“Sì, i Carcass sono sempre stati una grande band fin da quando li portavo nei piccoli club d’italia, negli anni Novanta. Hanno sempre imballato totalmente i locali in cui suonavano. L’anno scorso abbiamo ricevuto molto entusiasmo da parte del pubblico che voleva rivederli e quindi…ecco a voi i Carcass anche in quest’edizione!”
Fra i ritorni un po’ meno blasonati c’è quello di Lauren Harris, quest’anno senza babbo Steve. Nel 2008 l’abbiamo vista sul palco e ci è sembrata un po’ fuori contesto, più vicina a un pop/rock in stile Avril Lavigne che al metal vero e proprio. Che cosa ne pensi?
“Credo che il paragone con Avril Lavigne sia troppo azzardato. Lauren Harris, pur non essendo metallara al 100%, ha un’anima rock che quando l’ho vista sul palco gli anni precedenti mi ha stupito. Sono dell’opinione che un po’ di tolleranza ed apertura mentale non farebbe male, ho voluto fare un festival molto aperto a tutti i tipi di sottogeneri.”
Due anni fa i Dream Theater aprivano per gli Heaven And Hell, oggi sono headliner al pari di Ronnie James e soci. Il valore della band non si discute e la popolarità anche in Italia è ai livelli dei big. C’è però chi li accusa di essere un po’ freddini dal vivo. Non pensi che sarebbe stato meglio puntare su un gruppo più “caldo” come co-headliner della seconda giornata?
“I Dream Theater sono una band indiscutibile che ha sempre riscosso un enorme successo qui in Italia dove, per qualche motivo, il prog è un genere amatissimo. Tanto più che a breve uscirà il loro nuovo disco, ho pensato di fare un bel regalo ai proggers del nostro paese. Sulle loro esibizioni dal vivo, posso dire che a me sono sempre piaciuti, e la calorosità il 28 giugno non mancherà dato che sull’altro palco ci sono i nomi più roventi della scena metal estrema…”
Gli altri co-headliner della seconda giornata sono gli Slipknot. Bisogna dire che il loro annuncio ha stupito un po’ tutti. Sicuramente rappresentano un nome di grande richiamo, ma come diceva il buon vecchio Lubrano, la domanda sorge spontanea: che c’azzeccano col Gods Of Metal?
“I tempi cambiano e le band pure. All’interno dei cartelloni europei gli Slipknot sono headliner di festival come Download, Rock Am Ring e così via. Il Gods Of Metal non è da meno e, considerando il fatto che dopo lo show sold-out dello scorso novembre a Milano siamo stati sommersi dalle richieste, ho pensato di dare quella posizione alla band di Corey Taylor. Devo aggiungere inoltre che il pubblico sembra aver recepito perchè le vendite per il 28 stanno letteralmente volando, così come gli abbonamenti per i due giorni. Anche le vendite del giorno singolo del 27 sono ottime, ma molti kids si stanno concentrando sul 2 day ticket.”
Quali sono i gruppi che personalmente attendi di più? Ce n’è qualcuno che speravi di riuscire a portare sul palco del Gods ma al quale hai dovuto rinunciare?
“Per vari motivi, i Rammstein. Una band che soprattutto dal vivo stupisce sempre con gli effetti scenici. Spero di portarli in un futuro. Purtroppo in Italia vige una legge molto severa per quanto riguarda i pyros, per cui uno show dei Rammstein è attualmente una degli spettacoli più difficili da produrre.”
Qualcuno chiedeva nomi pesanti come Metallica o AC/DC nel ruolo di headliner. Considerati i loro recenti successi, non voglio immaginare a quanto ammontino i rispettivi cachet. Quanto è realistico pensare che le richieste dei fan potessero essere soddisfatte?
“I Metallica faranno le loro tappe italiane il 22 e il 24 giugno rispettivamente a Milano e Roma, date già sold out da inizio anno. Per il resto, sarebbe bello, dall’altra parte, pensare di accontentare tutti, ma poi bisogna anche tener conto delle esigenze delle band. Metallica volevano assolutamente proporre lo show con il palco al centro dell’arena e questo non sarebbe stato possibile al Gods. Per quanto riguarda Ac/Dc abbiamo fatto la nostra proposta, ma la band australiana non ama particolarmente esibirsi nei festival e quindi è andata così”
Anche quest’anno nel bill c’è veramente poca Italia. Alla fine dei conti, la scena metal tricolore rimane di serie B?
“Assolutamente no. A parte gli Extrema che rimangono la migliore band in Italia di metallo, abbiamo provato a inserire i Rhapsody of Fire ma per motivi legali non hanno potuto presenziare. Mentre i Lacuna Coil hanno preferito partecipare al Rock In Idro, nella giornata dei Faith No More, che è comnque un festival prodotto da Live”
Parlando di aspetti più pratici, uno dei protagonisti del GOM ’08 è stato il caldo torrido. L’Arena Parco Nord di Bologna, purtroppo, è assai avida di zone d’ombra e vicino e lontano dal palco si sono sofferte parecchio l’afa e l’umidità del clima padano. Avete tenuto in considerazione questo aspetto per la ventura edizione?
“Il clima è un elemento che non possiamo prevedere. A giugno, soprattutto verso la fine del mese, ci sono i giorni più caldi. Ricordo che a Monza il clima è molto più accogliente e fresco. In ogni caso, prato a parte, lo stadio presenta una struttura che si presta maggiormente a fornire zone d’ombra rispetto al Parco Nord”
L’anno scorso ha colpito fra il pubblico la presenza di numerosi giovanissimi e addirittura di famiglie con figli piccoli al seguito. Credi che il target dei festival di questo tipo si stia allargando? Quali sono le tue aspettative a riguardo?
“Il Gods Of Metal, al di là delle band e del significato strettamente ‘metal’ che assume, è anche e soprattutto un vero evento rock, in tutti i sensi. Ed il rock non ha età… Io trovo che sia bellissimo che finalmente anche le famiglie presenzino al festival, un po’ come accade in tutta Europa. E’ segno che finalmente, anche in Italia, a livello culturale è in atto un’evoluzione. Un’evoluzione che fa si che il rock non venga più considerato solo una musica per capelloni, ma invece cultura vera e che come tale venga apprezzata da tutti”
Dopo la domanda precedente, è d’obbligo una precisazione: non vi passerà mai nemmeno per la mente l’idea di chiamare Tokio Hotel o simili per stimolare la partecipazione dei giovanissimi, vero? 🙂
“Direi di no.”
Quest’anno Live organizzerà anche il festival Evolution, programmato per la fine dell’estate. Puoi darci qualche anticipazione a riguardo?
“Per ora non posso anticipare niente, mi spiace. Siamo in trattative coi vari agenti.”
Ok Andrea, ti ringrazio per le tue risposte. Ti saluto e lascio a te queste ultime righe nel caso tu voglia aggiungere qualcosa a quanto già detto.
“Spero di vedervi sotto il palco tutti anche quest’anno. Gods Of Metal giunge quest’anno alla tredicesima edizione anche e soprattutto grazie a voi! Keep Metal Faith ALive!”
Riccardo Angelini