Andrea Pieroni (Mc2 Live): il Metal viene discriminato, “A San Siro si usano pesi e misure diverse”
Andrea Pieroni, l’amministratore delegato del promoter Mc2 Live, ed ex-Vertigo, ha denunciato in una lettera una situazione apparentemente poco chiara e sbilanciata in favore di alcuni promoter, e generi musicali, riguardo l’assegnazione dello stadio di San Siro a Milano per i concerti estivi.
Nella lettera diretta al sindaco Giuseppe Sala, all’assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi, alla società M-I Stadio (che gestisce lo stadio) e ad Assoconcerti, Pieroni ha sottolineato come la situazione comprometta le opportunità tanto per gli artisti quanto per le società di produzione limitando quindi l’offerta per il pubblico.
Il Sole 24 Ore riporta le parole del promoter:
Mi preme sottolineare come l’assegnazione delle date per l’organizzazione dei concerti sembri estremamente limitativa dei principi di libera concorrenza, favorendo un numero circoscritto di società e riducendo praticamente a zero le possibilità di partecipazione ad altre realtà del settore.
[La situazione] pregiudica non solo il diritto di libera concorrenza, ma anche le opportunità per gli artisti e le società di produzione di poter usufruire delle strutture messe a disposizione, limitando così l’offerta di eventi musicali di qualità per il pubblico. Ritengo che, in previsione delle disposizioni che verranno assunte per i prossimi anni (in sostituzione della delibera comunale del giugno 2023 in scadenza), sia fondamentale rivalutare i criteri di assegnazione delle date per gli eventi musicali, in modo che, nella massima trasparenza, sia garantito il principio di imparzialità con maggiore apertura verso le varie aziende che operano nel music business italiano. Solo così si potrà garantire una sana competizione e un panorama musicale più vario e interessante per la città e per il pubblico degli eventi.
Parlando con il Giorno, Pieroni ha aggiunto:
Da San Siro non si riescono mai ad avere risposte di nessun tipo. Salvo ricevere sms informali in cui ci viene riferito che per il 2025 ancora non sono in grado di prendere impegni perché ancora non sono note quali saranno le regole per il prossimo anno. E questo sarebbe di per sè comprensibile e accettabile, se comunicato in maniera ufficiale. Quello che lascia basiti è che nemmeno 24 ore dopo aver ricevuto tale comunicazione, un importante artista italiano annuncia la sua data a San Siro proprio nel 2025 [N.D.R. Pieroni si riferisce al concerto di Marco Mengoni che si svolgerà a luglio 2025 proprio a San Siro]. Quindi mi chiedo perché lo stadio di San Siro, che è un bene pubblico, usi pesi e misure diverse e possa derogare a quanto affermato, ovvero che per il 2025 ancora non può prendere impegni. Se la concessione prevede che ciò possa essere fatto, benissimo, allora tutto a posto. Ma se così non fosse, allora credo che si dovrebbe aprire un dibattito in tal senso.
Come riportato dal giornale, il promoter avrebbe voluto portare allo stadio Meazza alcuni dei gruppi più grandi da loro seguiti come i Rammstein e gli Iron Maiden.
Negli oltre 40 anni dal primo concerto – si trattò di Bob Marley nel 1980 – nessun musicista o band Metal ha mai suonato nello stadio di San Siro.