Angel Witch (1982)
Angel Witch: intervista a Kevin Heybourne (guitar&vocals) e Ken Heybourne (manager).
Tratta dal magazine Rockerilla numero 26, luglio/agosto 1982.
Autore: Piergiorgio “PG” Brunelli.
I Nostri, in quel periodo, avevano già pubblicato l’omonimo “Angel Witch” – su Bronze Records -, per moltissimi appassionati uno fra i migliori album della Nwobhm e si stavano dando da fare per dare un successore al singolo “Loser”. Post 1982 la Loro storia non fu di certo fra le più tranquille, nonostante questo consegnarono agli annali un paio di album interessanti e assursero allo status di cult band, prerogativa di pochi eletti. Il 2009 li vedrà impegnati dal vivo il 24 aprile al Roadburn Festival (Olanda) e il 23 luglio all’Headbangers Open Air Festival (Germania), sempre con il vecchio nocchiero Kevin Heybourne al comando.
Buona lettura
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Nell’anno d’oro dell’Heavy Metal erano stati acclamati a furor di popolo come i più efficaci seguaci del dark sound di Sabbathiana memoria. La fama degli Angel Witch era giunta ovunque (pare che alcuni fan dell’isola del Borneo siano stati visti al Marquee la sera di Natale), e superando ogni più rosea aspettativa avevano venduto sul mercato giapponese con il loro primo Lp ben più del contemporaneo Bomber dei Motorhead. Ma la loro stella si è presto spenta, non c’è stato un secondo album, la casa discografica li ha licenziati e così il gruppo si è sciolto nel settembre 1981.
Dopo tre mesi Kevin Heybourne decide di riformare il gruppo ancora come Angel Witch reclutando Ricky Bruce alla batteria e Jerry Cunningham al basso al posto di Dave Dufort e Kevin Riddles, che hanno formato un gruppo chiamato Tytan. Ora gli Angel Witch hanno ripreso la via dei piccoli club per riacquistare quella popolarità così repentinamente persa. Ken Heybourne, il padre di Kevin, nonostante sia ingegnere, trova ancora il tempo per fare il manager e, come tale, non risparmia le frecciate polemiche verso Kevin Riddles (Big Kevin) con il quale i rapporti non sono mai stati rosei e che viene accusato di essere la causa interna dello scioglimento del gruppo: “Non voleva più Provare, né fare concerti, era diventato impossibile proseguire, così io e Kevin abbiamo deciso che il concerto del 6 settembre sarebbe stato l’ultimo”.
Come mai sono sorti questi disaccordi tra di Loro, visto che a Reading nel 1980 sembrava che tutto filasse nel migliore dei modi?
Ken: la storia degli Angel Witch è stata molto travagliata: furono considerati i più validi fra i gruppi presenti nella raccolta Metal For Muthas vol. I. La EMI visto li successo opzionò il gruppo per la produzione di un EP o un singolo.
Questo disco non può sicuramente essere considerato fortunato per gli Angel Witch.
Ken: “Sweet Danger” – questo è il titolo dell’EP, fu pubblicato infatti in un periodo di sciopero delle riviste musicali, così che non fu assolutamente pubblicizzato. Ciononostante vendette ben ottantamila copie e raggiunse il numero 75 nelle classifiche dei 45 giri. Inoltre fu registrato negli studi della EMI di Manchester Square, che sono qualcosa di orribile. Gli ingeneri del suono rimasero allibiti da Kevin: dissero che era il miglior chitarrista mai visto in quel posto e ci chiesero se avevamo già un contratto con la EMI. Alla mia risposta negativa la loro sorpresa fu grande poiché affermavano che gli Angel Witch erano di gran lunga migliori degli lron Maiden. Pare anche che siano andati dal direttore dello studio per segnalare il gruppo: come risposta la EMI ha licenziato due ingegneri, ha annullato l’opzione e ha firmato il contratto con gli Iron Maiden!
Ken è palesemente emozionato ma continua con un misto di rabbia e tristezza la storia del gruppo.
Ken – Il 1978 fu un brutto anno per le case discografiche, che non firmavano contratti a cuor leggero (inflazione al 22 per cento e recessione, n.d.r.). Le successive offerte non furono esaltanti, così optammo per una piccola casa discografica che poteva almeno offrire garanzie di buona promozione e di sincero interesse per la band. Con la Bronze tutto filò liscio fino all’uscita dell’album poi Lilliam Bron (divorziò dal marito) se ne andò dalla compagnia e da quel giorno la Bronze non ha fatto più niente per noi, annullando così il contratto. L’ultimo singolo (Loser) fu pubblicizzato solo su “Sounds”, ma raggiunse il numero 80 nelle classifiche in tre settimane. Finito il contratto con loro abbiamo sperato a lungo che, viste le nostre vendite, qualche altra etichetta avrebbe preso una opzione, ma ciò non avvenne. Nel gruppo sono cominciati i primi dissapori e così si sono sciolti. Kevin si è unito ai Deep Machine poi dopo due mesi ha deciso di riformare gli Angel Witch. Ora tutto sembra molto più sereno: sono bravi, giovani, lavorano sodo e promettono molto.
Di Ken, questo gigantesco, irriducibile padre, c’è chi dice che sia un uomo impossibile e mancante di professionalità e che a causa sua il gruppo non è mai riuscito a progredire; che non si è mai riusciti a trovare un altro manager perché non si fida di nessuno; che è troppo emozionabile per le cose che fa per gli Angel Witch: ci tiene troppo, così da risultare estremamente egoista. Egli è consapevole dei suoi limiti, vorrebbe che un manager professionista prendesse il suo posto nell’interesse del gruppo, dice che non è possibile pretendere di più da lui che lavora cinque giorni alla settimana fino alle quattro del pomeriggio. Chi invece non sembra molto preoccupato di tutti questi avvenimenti è Kevin Heybourne, il volto magro, completamente vestito di nero come si conviene ad un demoniaco alfiere del dark sound quale egli è. Nutre molta fiducia nei suoi nuovi Angel Witch. Come il padre si dilunga a descrivere le varie tappe dallo scioglimento alla nuova formazione, ma, al contrario del primo, ha l’aria molto distaccata e disinteressata, sembra quasi che le varie disgrazie capitate non lo riguardino.
Kevin – Sono molto soddisfatto di quello che stiamo facendo. Volevo il mio gruppo ancora al lavoro come un tempo e ci sono riuscito. Anche se sono il più anziano, ho solo 22 anni, e pertanto non ho fretta di raggiungere il successo, non importa se il passato era più glorioso, purtroppo non c’era più nulla da fare: si facevano concerti senza alcun scopo, non avevamo una casa discografica e non guadagnavamo soldi. E’ stato meglio così.
Perché hai conservato lo stesso nome?
Kevin – Perché è conosciuto, non si tratta di una speculazione, però in questo modo già sanno chi sei e quindi al concerto viene più gente interessata.
Non mi sembra che a vostro ultimo concerto ci fosse molta gente.
Kevin – E’ vero ma questo era dovuto al locale, pressoché sconosciuto e al fatto che il pubblico ci aveva un po’ persi di vista. Non c’è stato nessun articolo da parte delle riviste specializzate da quando ci siamo riformati. Tutti i giornalisti si sono totalmente disinteressati a noi. Molta gente non sa ancora che ci stiamo ricostituendo; siamo ancora a degli stadi molto arretrati: dobbiamo ancora completare il nuovo repertorio di canzoni per la prima vera tournée che faremo una volta trovata una casa discografica.
Ci saranno dei cambiamenti musicali?
Kevin – No, per ora i concerti ricalcano molto il genere di un tempo, perché abbiamo ancora molte vecchie canzoni nel nostro show. Non direi però che stiamo seguendo una tendenza, siamo disposti a qualsiasi cambiamento pur restando nell’ambito del dark sound.
I locali dove suonate sono semisconosciuti, non sarebbe meglio fare da complesso spalla a un gruppo più famoso?
Kevin – Dal punto di vista economico sì, però siamo praticamente ancora agli inizi e ci dobbiamo fare un nuovo repertorio e un nuovo pubblico; non abbiamo ancora un grande affiatamento per cui penso che i piccoli locali siano il miglior modo per raggiungere questi obiettivi. Se poi si considera che i primi Angel Witch hanno impiegato due anni per farsi conoscere si capisce quanto sia necessario non accelerare troppo i tempi; bisogna che le cose vadano avanti un po’ alla volta.
Si parla molto nelle vostre canzoni di morte, di riti satanici e di streghe; credi veramente in quello che scrivi?
Kevin – A me piace molto parlare di argomenti fantastici, argomenti che hanno una sorta di doppio significato ma non è mia intenzione suggestionare il pubblico con argomenti macabri.
Pensi che l’hard rock sia limitativo?
Kevin – ci sono molti gruppi che suonano un genere simile fra loro e ispirato a gruppi come AC/DC, Saxon, Motorhead. Le possibilità di distinguersi sono quindi scarse. Noi ci ispiriamo ai Black Sabbath, che sono abbastanza distanti dai gruppi che ho elencato prima, ed abbiamo certamente più personalità della media delle band dedite all’heavy rock.
Sicuramente ottimista, Kevin non guarda molto in faccia a una realtà piuttosto funesta. L’interesse delle grosse label è pressoché inesistente. Forse la musica degli Angel Witch, il dark sound, è qualcosa di scarsamente commerciabile e oggi si addice soltanto a ristrette schiere di appassionati. Pertanto nessuno se la sente di sottoscrivere contratti all’ apparenza poco vantaggiosi. Ma non tutto è poi così nero in casa Heybourne e ciò grazie anche ad un caro amico di nome Paul Samson (leader del gruppo omonimo) che produrrà un Ep degli Angel Witch per la Heavy Metal Records. L’ottica di questa casa discografica, che ha sede lungo una strada di campagna nei sobborghi di Wolverhampton, differisce sostanzialmente da quella delle altre compagnie. Si tratta infatti di una forza emergente che annovera nel suo catalogo gruppi inglesi dalle più disparate origini, la cui fama non sempre riesce a superare i confini locali.
Recentemente c’è stato un contratto fra la H.M.R. e il gruppo Polygram per la distribuzione del loro catalogo in Europa (non in Italia però) e sicuramente questa nuova espansione rende ancor più interessante un eventuale contratto con gli Angel Witch, gruppo dal passato glorioso e che potrebbe facilmente diventare la testa di serie sia nelle vendite che in fatto di popolarità. Oltre a questo progetto discografico c’è in programma la partecipazione ad alcuni festival estivi: Hackney, 25 luglio (Motorhead, Saxon, Spider, ST 34, Lightning Raiders) e Dublino il 1 agosto (AC/DC, Hawkwind e altri). Se tutto funzionerà forse anche per loro ci sarà un po’ di gloria nei pascoli dell’Heavy Metal e forse si realizzerà la possibilità di acclamarli in quella che, prima dello scioglimento, era stata la tanto caldeggiata tournée italiana; loro si sono dichiarati estremamente disponibili in proposito.
PIERGIORGIO BRUNELLI
Articolo a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti