Vario

Angra (Edu Falaschi)

Di - 6 Novembre 2006 - 10:31
Angra (Edu Falaschi)

La scorsa settimana, gli scaffali dei negozi europei hanno registrato l’arrivo del nuovo disco degli Angra, Aurora Consurgens. Truemetal ha raggiunto telefonicamente il cantante della band brasiliana, il simpaticissimo Edu Falaschi, che si è dimostrato umile, preparato e felice di concedere un’intervista alla web-zine italiana più cliccata. Buona lettura.

Buonasera Edu

Ciao Gaetano, come stai? (in italiano ndg)

Tutto ok, e tu?

Tutto bene direi… (in italiano ndg)

Ma scusa Edu, parli l’italiano?

Lo capisco abbastanza bene ma lo parlo molto poco, ti ho sorpreso eh? Ahahaha

Assolutamente sì, non me l’aspettavo, ma dove sei in questo momento?

Sono in Brasile e sono le tre del pomeriggio! Però adesso cominciamo a parlare in inglese perché comincio a trovarmi in difficoltà eheheheheh… ti prometto che la prossima volta che chiacchiereremo insieme proverò a parlare interamente in italiano anche perché è una lingua che mi piace molto!

No problem Edu, dai cominciamo l’intervista che ho un bel po’ di domande da sottoporti!

Volentieri, sono qui apposta per te!

Grazie, allora partiamo da Aurora Consurgens, i brani contenuti in esso sono potenti e il suono è davvero “heavy” comparato a quello degli altri dischi. La direzione intrapresa mi è sembrata più matura e personale ma… un po’ meno melodica. Cosa ne pensi?

Beh, penso che possiamo chiudere l’intervista qui, hai centrato quello che voleva essere il nostro messaggio con poche parole. Il disco è più potente e più pesante è vero, sono sicuro tu ti sia accorto che è molto più moderno di ciò che siamo abituati a proporre. Abbiamo utilizzato molti più effetti di chitarra e voci più pesanti, volevamo ottenere qualcosa di più aggressivo ma allo stesso tempo semplice da recepire e “catchy” se possibile. Gli altri dischi, parlo dei dischi nei quali ho cantato io, sono molto più progressivi di questo, Temple of Shadows su tutti, e di conseguenza hanno un’atmosfera diversa.
Sì, penso proprio tu abbia ragione il nuovo disco è diverso, del resto se ci fai caso tutti i dischi degli Angra sono diversi l’uno con l’altro e l’ultima è sicuramente la direzione giusta.
Sarà una frase fatta ma non vogliamo pubblicare la copia di un disco vecchio, questa è la nostra vera sfida. Vogliamo creare qualcosa di nuovo, qualcosa che nel metal non si sia ancora sentito. Vogliamo inventare ed entrare in una nuova dimensione heavy metal.

Beh, senz’altro vi fa onore e credo siate sulla buona strada. Proviamo ad entrare nei dettagli Edu: quali sono le caratteristiche principali che separano Temple of Shadows da Aurora Consurgens?

Oh beh, facile a dirsi: Aurora Consurgnes è un disco semplice, Temple of Shadows è un album complesso. Poi se pensi che Temple of Shadows si fregiava di molteplici special guest, diversi cantanti, insomma ci sono state molte più persone che ci hanno lavorato sopra.

Insomma il nuovo disco è più vostro; è più Angra.

Esattamente, Aurora Consurgens è un disco che appartiene interamente al gruppo. E’ un disco che appartiene solo agli Angra. Cinque membri compongono gli Angra, e cinque ragazzi l’hanno creato.
C’è un motivo specifico: quest’anno la band festeggia il quindicesimo anniversario dalla sua nascita e per celebrare l’evento si è deciso di rilasciare un disco partorito dai soli cinque membri. Ci siamo messi alla prova, capire fino a dove potevamo arrivare lavorando senza nessuno intorno.

E avete ottenuto un ottimo risultato oserei aggiungere. Senti, facciamo finta di essere tornati alle superiori, lezione di storia anzi… interrogazione. Falaschi Edu, vicino alla cattedra del docente, proverà a spiegarci chi era San Tommaso D’Aquino e perché è stato scelto per rappresentare il nuovo disco degli Angra…

Ahahahahaaha… ok ok, sono preparato questa volta prof.
Allora, San Tommaso D’Aquino era un uomo che ha vissuto in questa terra tanto tempo fa…

Ok, ma dove?

Bah se non ricordo male era del 400’…

Eh no Mr. Falaschi, duecento anni prima. Lei fa finta di non aver capito, non le ho chiesto quando… ma dove…

Ehm dicevamo… un uomo che ha vissuto in questa terra tanto tempo fa… 🙂

Ahahaah ok ok, Edu… andiamo avanti ho capito…

Ecco ehm… era un alchimista, ha scritto un libro contestato dal cattolicesimo e dalla chiesa, perché le immagini, le idee e i testi erano considerati strani o comunque non erano mai stati presi in considerazione. L’album segue quanto scritto da Tommaso sui problemi derivati dalla mente come la depressione, l’ipocondria, la schizofrenia. Problemi che nella società odierna sono all’ordine del giorno, problemi che nel 400 la gente aveva ma non focalizzava, prendi ad esempio quello che è successo in Canada, con pazzi che uccidono ragazzini nelle scuole, o più semplicemente pensa alla gente che non riesce a fare alcun tipo di lavoro perché depressa. Insomma, abbiamo fatto confluire questi stati mentali nei testi di Aurora Consurgens e personalmente credo sia un argomento perfetto da trattare in questo momento. Abbiamo utilizzato le stesse idee di quel libro per giustificare in qualche modo i disordini psichici e provato a collegare due metodi di pensiero distanti secoli ma in fondo molto simili tra loro.

Capisco, ma la musica che suonate “stona” con un testo filo-depressivo, non trovi?

Beh certo hai ragione, l’idea è di parlare di quell’argomento, vogliamo dire alla gente di cercare le soluzioni a quei problemi perché prima o poi si trovano. Quando si ha un problema bisogna capire di averlo, accettarlo e poi combatterlo.
E’ vero, l’armonia del disco è positiva, è un disco potente ed energico se mi consenti. Le liriche sono in contrapposizione, negative… direi strane più che negative… inusuali forse. Spesso sentiamo parlare di questo argomento ma pochi provano a farci un ragionamento costruttivo non sei d’accordo?

Fondamentalmente sì, se penso ai telegiornali… Ogni omicidio/suicidio da qualche anno a questa parte è parzialmente giustificato da uno stato di depressione di colui che commette il reato… Prima li ritenevano incapaci di intendere e di volere ora, per esemplificare il tutto, li bollano come depressi…

E’ proprio così…

Torniamo alla musica di Aurora Consurgens Edu, quali sono i brani che preferisci? Io credo che i primi quattro siano i più rappresentativi e meglio riusciti.

Sì, non per niente li abbiamo inseriti ai primi quattro posti del disco. Diciamo che sono certamente i più diretti e non posso far altro che definirli “heavy”, aggressivi al punto giusto. Io cambio idea molto spesso, ci sono momenti in cui non riesco a smettere di canticchiare il ritornello di Breakin Ties, altri nei quali So Near So Far prende il sopravvento. Mi piace moltissimo anche The Voice Commanding You ma ad essere sincero non c’è un brano che prevale sugli altri.

Guarda, la mia preferita non l’hai nominata: Ego Painted Grey è un’opera d’arte, come quelle di San Tommaso D’Aquino!

Ahaahaha, hai ragione, è un gran pezzo. Molto moderno.

Se devo dirla tutta, quel brano è un nuovo modo di concepire metal, un nuovo modo di concepire il power metal per la precisione…

Davvero pensi questo?

Assolutamente sì, nel disco ci sono pezzi buoni e meno buoni, quello da solo vale il fatidico acquisto…

Oh beh Gaetano, grazie sono senza parole, davvero!

Beh è ciò che penso. Senti Edu, l’album esce oggi in Italia (l’intervista si è svolta il 31 ottobre 2006 ndg), quali sono i piani della band? Partirete presto per un tour mondiale? E cosa mi dici dell’Italia?

Si, usciamo in Europa oggi. Siamo partiti per un tour qui in Brasile poi abbiamo fatto un salto in Giappone per un festival davvero grosso e a breve torneremo in Brasile per concludere il tour. In gennaio ritorneremo ancora una volta in Giappone ma per un grande tour in coabitazione coi Blind Guardian e soltanto dopo aver terminato in oriente, partiremo per l’Europa. A febbraio suoneremo un po’ dappertutto: Francia, Italia, Grecia, Germania, Spagna. Credo sarà un grande tour quello che vedrete nel nuovo anno Gaetano.

Bene, ci vedremo a febbraio a Milano allora. Ora una curiosità: nell’ultimo Gods of Metal la tua voce era praticamente inesistente, si sentiva pochissimo. Avete avuto particolari problemi col mixer?

Davvero? La voce non si sentiva? Oh merda! Ahahahahaha…

Eh no Edu a quanto pare…

Uhm… può essere un problema. Durante quello show estivo non abbiamo avuto i nostri soliti ingegneri del suono, non abbiamo potuto scegliere i ragazzi tedeschi. Più di così non potevamo fare… nei festival è sempre una lotteria per i gruppi di “bassa scaletta”.
Comunque io ricordo bene quel concerto e per quanto mi riguarda è stato grande, ho chiesto anche agli altri ragazzi della band e hanno confermato le mie sensazioni. Grande atmosfera, tempo perfetto e grande pubblico!

Ricordo anche il concerto del C-Side, quello di supporto a Temple of Shadows, migliore di quello tenuto al gods ma troppo corto…

E’ troppo bello suonare in Italia proprio perché il pubblico è caldissimo, esaltato! Ti fa sentire importante. Quello italiano, quello spagnolo e quello brasiliano, poi a ruota quello francese. Il sangue latino non mente…

Pubblico brasiliano e Brasile = Calcio. Calcio brasiliano = Ronaldinho, Kakà. Ronaldinho, Kakà = mondiale perso. Noi invece siamo i campioni del mondo Edu, che mi dici?

Ahahahahaah non avevo dubbi, sapevo che prima o poi me l’avresti ricordato. Guarda proprio ieri un australiano mi ha chiesto se avevo pianto per l’eliminazione del Brasile in Germania e sai cosa gli ho risposto?

No, e sono curioso.

Gli ho detto che di cognome faccio Falaschi, e sono mezzo brasiliano e mezzo italiano. Fanculo, la coppa del mondo l’ho vinta anche io… ahahahahaha…

Geniale Edu, ora sei uno di noi! Torniamo alla musica, ho una domanda molto importante. Gli Shaaman si sono sciolti. Sono sicuro tu ne abbia sentito parlare.

Ah sì, certamente.

Bene, la domanda è la seguente: ti preoccupa il fatto che i tuoi compagni possano da un momento all’altro richiamare Andrè Matos?

E’ la prima volta che mi fanno questa domanda e doveva accadere prima o poi, non preoccuparti. Dunque… tutti noi sappiamo dello split degli Shaaman e se in un futuro i miei amici che suonano in quel gruppo avranno bisogno di un buon cantante potranno fare affidamento su Edu Falaschi ahahahah…
A parte gli scherzi, Andrè era stato molto chiaro quando ha lasciato gli Angra, quindi penso sia quasi impossibile un suo rientro nel gruppo.
E poi (qui comincia a parlare con un tono dimesso, quasi triste ndg) registreremo un DVD con l’orchestra, abbiamo appena rilasciato il nuovo album… Tutto pare stia funzionando bene negli Angra, tutto va per il verso giusto. No davvero, non credo proprio nella reunion. Cambiare di nuovo il cantante, mettersi in discussione un’altra volta… no Gaetano, è proprio impossibile. Se ci penso bene, abbiamo un enorme Fan Club in Giappone, abbiamo suonato lì la settimana scorsa come co-headliner dei Megadeth… insomma la band funziona bene e gira anche con me. Ci sono tanti gruppi famosi che nei festival suonano prima di noi, tipo Arch Enemy e Children of Bodom, stiamo vivendo un grande momento di popolarità nel mondo, cambiare ora sarebbe deleterio per tutti!

E poi tanta gente si è affezionata a Edu Falaschi no?

Ah, di sicuro! Sono qui perché credo di meritarlo e non certo per caso! No, non ho paura di una reunion con Matos e se poi dovesse succedere beh… no problem! Per me sarà una “Nova Era” (ride di gusto ndg). Ora ho anche una mia carriera solista, conosco tantissime persone nell’ambiente… insomma mi cercherei un posticino in un’altra band.

Guarda, provo a tranquillizzarti riportandoti una notizia di oggi. Pare che Matos abbia formato un’altra band nella quale suoneranno tutti gli ex Shaaman tranne Ricardo Confessori che cercherà nuovi musicisti per continuare con quel monicker. Sembra che Ricardo sia stato additato come il responsabile dello split.

Si, abbiamo sentito diversi pareri a riguardo. Beh, io sono un amico di Ricardo, è un ragazzo splendido. Ho parlato con lui è mi ha raccontato tante belle storielle; cose che non salteranno mai fuori… insomma… ti assicuro che il responsabile non è lui. (ride ndg).

Bene, ti credo sulla parola e non sto qui a chiederti altro in merito. Cambiamo argomento, prima o poi verrà pubblicato anche in Europa il tuo solista. Si tratta di heavy metal alla Angra?

Assolutamente no!  Ti annuncio che verrà pubblicato in Europa tra gennaio e febbraio 2007 ma più probabilmente a gennaio. Non hai ancora sentito nulla?

No, niente!

E’ molto più heavy di quanto registrato con gli Angra. Il chitarrista suona nei Nightwish, Emppu Vuorinen,  poi ho reclutato il bassista degli Stratovarius, Lauri Porra. Ho optato poi per Casey Grillo alla batteria, quello dei Kamelot. Vedrai, un disco molto heavy, potente e melodico allo stesso tempo.

Beh, non vedo l’ora di metterci le mani sopra! Bene Edu, siamo al termine, hai tutto il tempo che ti serve per salutare i nostri utenti ed in particolar modo i fans italiani!

Prima di tutto ringrazio te per l’opportunità, mi sono divertito con questa intervista. Voglio ringraziare di cuore tutta la gente e i fans italiani perché quando sono entrato nella band, nel 2001, e al primo concerto in Italia, mi hanno riservato un’accoglienza strepitosa e ancora oggi mi supportano come fossi un fratello. Questo non lo dimentico e non lo dimenticherò mai! Voi siete i fans che più in assoluto trasmettono energia a noi musicisti. Francamente non vedo l’ora di tornare da voi e non lo dico a te perché sei italiano, Gaetano, lo dico a chiunque.

Bella risposta Edu, gratificante! Ci si vede a Milano allora…

Certo, a febbraio, contaci!

Gaetano Loffredo