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Arachnes (Enzo e Frank Caruso)

Di - 8 Marzo 2006 - 10:42
Arachnes (Enzo e Frank Caruso)

Intervista a cura di Simo Narancia:

L’uscita di In Praise Of Science è l’occasione per parlare con gli Arachnes (ovvero i due mastermind Enzo e Frank Caruso)  della loro musica e di ciò che li spinge ad evolversi di disco in disco. Buona lettura.

(S) Ciao ragazzi,  iniziamo parlando di questo In Praise Of Science. Sono passati quasi tre anni dal precedente Primary Fear: come mai così tanto tempo? E come è nato questo nuovo lavoro?

(Frank) Ciao a tutti, è un piacere ritrovarsi! Bah, le date a volte fanno brutti scherzi: Primary Fear usci a novembre 2003, quindi entrò nel mercato nel 2004, mentre In Praise Of Science è entrato in stampa a dicembre 2005 pur essendo pronto da settembre, per motivi di varia natura. Da parte nostra quindi credo ci sia stata abbastanza continuità, non solo, nel 2004 abbiamo realizzato 10 track ad uso televisivo, che sono andate a far parte di commenti musicali quali il Wrestling sulle reti mediaset, e in alcune pubblicazioni editoriali relative al motomondiale, una bella esperienza!
Per il resto non ci sentivamo di corsa, volevamo arrivare pronti e con un bel lavoro in mano!

(S) Oh! Ecco di chi sono quegli stacchetti! Me lo domandavo sempre e adesso ho la risposta!Tornando a parlare di In Praise of Science, cosa mi dite dei testi? Il tema sembra quello della conoscenza di se stessi per conoscere ciò che ci circonda…

(Enzo) E’ più o meno così, anche se la faccenda è un po’ più articolata. Il nostro è un elogio verso la scienza, o meglio la conoscenza in senso più ampio, intesa come necessità di mediazione fra sé e il mondo. Pertanto la cosa ha fondamentalmente una funzione di carattere affettivo, e non riguarda tanto la conoscenza di sé stessi, quanto invece la capacità di cogliere i meccanismi delle dinamiche che si instaurano tra le persone o fra noi e la realtà esterna.

(S) Dei brani presenti su IPoS sono rimasto molto colpito, tra gli altri, da Gothic Description, I’m Closing my Eyes e il terzo movimento della Mediterranean Suite. Quali sono secondo voi i brani che più rappresentano il disco e quindi quelli che meglio di altri esprimono ciò che avevate da dire con questo nuovo lavoro?

(Enzo) Per me sono importanti tutti, ma dovendo proprio sintetizzare aggiungerei Nightmare e The Dark Side Of My Mind.

(S) Come al solito “giocate” con gli stili e i generi, tanto che preferite non avere catalogazioni per la vostra musica e soprattutto, a quanto si legge sul vostro sito, preferite non essere accostati al power metal. Come mai? Non pensate che anche il power possa essere un genere ricco di sfaccettature?

(Frank) Grazie della bellissima domanda e dalla tua voglia di approfondire, purtroppo a volte  non così presente in tanti tuoi colleghi. Come hai letto dal nostro sito, crediamo che l’eccessiva catalogazione in se stessa, uccida un po’ la musica, anzi l’arte in genere. Faccio un esempio: per molti Chopin è un puro romantico, per altri proprio il suo essere romantico fu una scelta ardita e di protesta per il tessuto sociale da cui proveniva. Credo allora che ciascuno di noi possa essere colto da diversi aspetti facenti parte dello stesso artista o della stessa opera, e tanto più si crea un “percorso guidato” all’ascolto, tanto meno si riesce ad abbandonarsi alle proprie sensazioni. Detto questo, non ho indicato il power o il prog come l’uno “migliore” dell’altro, semplicemente penso che il nostro lavoro sia più prog essenzialmente in quanto più estemporaneo e meno lineare dei precedenti. E che il power sia ricco di sfaccettature come giustamente sostieni, è fuori discussione.

(S) Come vi è venuto in mente di inserire una cover di ELP? E perché proprio un brano blues che a conti fatti “spezza” molto con il sound del disco?

(Enzo) Il brano in questione è stato tratto, in realtà, da un opera di Mussorgski dallo stesso Emerson. Forse spezza, come tu dici, ma credo che anche “A Secret Sky” sia qualcosa di molto distante dalla Ouverture, questo passare da una cosa all’altra è qualcosa che ci appartiene da sempre, come tu stesso hai ricordato.

(S) Agli inizi della vostra ormai lunga  esperienza musicale suonavate sostanzialmente hard rock (con i Firehouse), poi è avvenuta la svolta e sotto il nome Arachnes state esplorando il prog-power. Qual è l’obiettivo della vostra evoluzione? Dove volete arrivare?

(Enzo) Mah, non c’è una parte in cui vogliamo arrivare, ciò che desideriamo è di esprimerci in modo onesto, esprimere ciò che sentiamo, niente di più e niente di meno.

(S) E ancora, non pensate che con una proposta così eterogenea, pur rimanendo nei limiti del heavy metal, rischiate di spiazzare chi ancora non conosce la vostra musica?

(Enzo) Questo vorrebbe dire concepire un album in funzione della reazione altrui, cioè significherebbe fare qualcosa di commerciale, non in senso bieco, ma il punto è proprio qui: mi chiedo per quale strana ragione un artista debba pensare al proprio lavoro, in primis, come ad un prodotto; il mio lavoro è quello di realizzare delle opere, che possono divenire un prodotto, e non il contrario. Non so se mi spiego.

(S) Ti spieghi benissimo. Negli ultimi anni si sono molto affermate alcune tendenze ben precise, quella più diffusa in ambito melodic metal è stata l’inserimento di elementi orchestrali. Cosa ne pensate? Data anche la vostra preparazione pensate che in futuro potreste cimentarvi in qualcosa di questo tipo?

(Frank). Hai doti di preveggenza forse? Per chi ne avesse voglia invito a scaricare GRATUITAMENTE dal nostro sito www.arachnes.it , un brano INEDITO e mai pubblicato su alcun nostro cd: si tratta di una revisione di Beethoven su un testo di Oscar Wilde… potrebbe essere l’inizio di qualcosa, non lo escludo.

(S) Passando all’attività live:  come intendete promuovere questo disco?

(Frank) Crediamo fermamente che oramai, con l’avvento delle nuove tecnologie, il live non sia più il solo modo di promuovere un disco, e mi riferisco soprattutto a internet, se ben utilizzato ovviamente, dove siamo molto presenti. Per la gestione dei live in Italia invece, è abbastanza nota una certa criticità da parte nostra rispetto alla gestione organizzativa, che spesso vede la band italiane “ghettizzate” rispetto ai grandi nomi stranieri, quindi niente sound check e cose del genere. Così non ci interessa lavorare, per proposte serie invece siamo pronti. A breve inoltre sarà pronto il video clip Gothic Description.

(S) Tolto il fatto che ovviamente più si vende e più si riesce ad avere “spazio”, pensate che in Italia si riuscirà mai ad avere dei festival dove i gruppi di casa possano avere la giusta considerazione?

(Enzo) Secondo me c’è un fatto a monte, è cioè che gli italiani sono dannatamente esterofili. Il problema mi sembra fondamentalmente di natura culturale. Poi c’è un altro fatto. Credo che un po’ di umiltà da parte di tutti non guasterebbe, mentre mi sembra che molti gruppi italiani si diano grandi arie. Alcuni amici fonici mi raccontano che i grandi gruppi stranieri sono fatti quasi sempre da persone disponibili (a parte le dovute eccezioni, ci mancherebbe), mentre il gruppo semisconosciuto di metal italiano spesso avanza proposte esose e incomprensibili, proprio magari laddove coesiste una inconsistenza professionale e culturale. Purtroppo questo fatto finisce per ripercuotersi anche sulle brave persone, che dunque vengono penalizzate per un pregiudizio. Ma alla luce di ciò, è difficile dare torto a chi pensa che gli stranieri lavorino meglio.

(S) E all’estero com’è la situazione? E’ davvero così difficile per un gruppo italiano farsi un nome al di fuori dei patri confini?

(Enzo) Non mi sembra, anzi per quanto ci riguarda ti posso dire che all’estero abbiamo un gran seguito. Credo che molti gruppi italiani si impegnino oltremodo per piacere in Italia, e non hanno capito che fuori dall’Italia le cose funzionano diversamente. Noi siamo troppo legati alle mode, all’estero gliene importa un po’ meno. Se i musicisti facessero ciò in cui credono le cose andrebbero sicuramente meglio, ne sono convinto.

(S) Quindi voi riuscite ad avere un giusto seguito?

(Frank) Dipende cosa intendiamo per giusto, ma credo proprio di si anche se penso sia normale desiderare di allargare sempre di più i propri confini.

(S) Tante volte alla domanda “che musica ascoltate” i vari artisti rispondono dicendo che sono troppo concentrati a lavorare sulla propria musica per ascoltare altro. Voi cosa ascoltate?

(Enzo) Mi capita di essere stanco di ascoltare musica, questo sì, e dunque preferisco fare altro. Ma naturalmente anche noi ascoltiamo musica per puro diletto. In genere preferiamo la classica, io amo anche il jazz e la fusion, Stefano e Gabriele ascoltano più rock e pop rispetto a me e Franco, ed è ovvio che sia così.

(S) E qual è il gruppo (o i gruppi) che hanno segnato la vostra passione per la musica “dura”? Qualche aneddoto particolare? (Per esempio Malmsteen dice di essersi definitivamente appassionato alla musica, e alla chitarra, dopo aver visto un concerto in tv in cui eseguivano il 24° Capriccio di Paganini).

(Frank) Malmsteen è un simpaticone….. se fosse sufficiente guardare la televisione per diventare uno dei più grandi chitarristi del mondo….. e poi mi ha influenzato molto, come genere, e mi dicono purtroppo anche come carattere ah ah ah!
Beh l’aneddoto più bello credo che sia il fatto che avendo 9 anni meno di mio fratello, sono praticamente cresciuto non a pane e nutella ma pane e Deep Purple, e credo che possa bastare! Anzi ho un ricordo bellissimo di un video dei QUEEN, credo fosse Radio Ga Ga, che pur non essendo rock, aveva questa ambientazione di grandi folle di gente che battevano le mani a tempo del ritornello, e ciò mi fece venire voglia di organizzare i primi concerti……

(S) Bene, siamo giunti alla fine di questa intervista.  Vi faccio i miei complimenti per il lavoro svolto e gli in bocca al lupo per tutto. A voi il saluto finale per gli amici di Truemetal.it.

(Frank) Grazie a voi e posso permettermi di farvi un complimento per il sapiente approfondimento che avete saputo dare? Detto questo invito tutti a visitarci su www.arachnes.it uno spazio gestito interamente da noi, dovete troverete info, Video e MP3 inediti!
A presto!