Are You Experienced? – Kebrah
La puntata odierna della rubrica ‘Are You Experienced?’ ritorna in Piemonte e si ferma nel suo bel capoluogo, Torino, per incontrare i Kebrah. La band scorrazza per i palchi dal 2013 e ha già fatto una fugace apparizione tra le pagine di TrueMetal.it in un recente Live Report: come potevamo farci sfuggire l’occasione di fare due chiacchiere con i suoi componenti? Il loro Heavy Fuckin’ Rock ‘N’ Roll ribelle e selvaggio merita senza dubbio di venire amplificato dalla Nostra rubrica, per cui…avanti con le domande!
A cura di Andrea Bacigalupo e Roberto ‘Bob’ Castellucci
Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di TrueMetal.it. Per prima cosa, volete presentarvi ai Lettori? Chi sono i Kebrah?
Ciao a tutti voi, è un piacere essere sulla vostra pagina.
Noi siamo una band Hard ‘n Heavy del torinese composta da quattro amici nella vita formata da Ale (chitarra solista), Pi (chitarra ritmica e voce), Gianni (batteria) e Della (borsa frigo, cori e basso).
Siete in giro da nove anni: volete raccontarci la vostra storia?
Ci siamo formati nel 2013 via Skype dato che alcuni dei membri della prima formazione si trovavano in giro per il mondo per motivi lavorativi. Dovendo rientrare in Italia ci siamo accordati per una collaborazione musicale e una volta tornati a casa sono nati i Kebrah.
La prima formazione comprendeva sempre Ale e Pi nei loro rispettivi ruoli, Raffa al basso e Sara alla batteria. Dopo 3 anni subentrò Gianni al posto di Sara e dopo altri due anni Della al posto di Raffa. Da allora la formazione rimase la stessa.
Suonate un genere che, da sempre, ispira libertà. Come descrivereste il Vostro stile? Personalmente ci sento il Rock ‘N’ Roll selvaggio dei Motorhead e la sfacciataggine del Punk, con una qual certa personalità che porta tutto ai giorni nostri. Cosa mi dite?
Ognuno di noi arriva da un genere musicale differente,
Pi dal Thrash Metal, Ale dall’Hard Rock anni 70, Gianni dal Prog Metal e Della dal Punk HC. L’incrocio di questi stili ci ha portato al sound attuale, dando libero sfogo alla creatività individuale.
Ho trovato sul ‘tubo’ alcuni estratti della vostra esibizione alla terza edizione dell’H.M.S. Festival tenutasi il 3 luglio 2021 presso l’Associazione Positive Music. Sono quattro pezzi inediti ad alto tasso energetico. Per chi non vi conosce e non vi ha mai visto ‘on stage’, è possibile reperire altre ‘testimonianze’?
Noi purtroppo non siamo persone molto ‘social’ e siamo consapevoli che di questi tempi sia una grossa pecca. E’ nostra intenzione lavorare su questo aspetto per migliorare la nostra visibilità…anche se la birra non aiuta!
“Today” parla di come affrontare la vita giorno per giorno. Un contenuto importante ed attuale. Cosa mi dite? Riassume la vostra attitudine?
Si, è un pensiero che accomuna tutti noi giornalmente appunto, vivere ogni momento come se fosse l’ultimo, al massimo! Considerando anche i tempi che viviamo è facile perdersi in preoccupazioni inutili e non valutare l’importanza di ciò che si ha.
Generalmente, che temi affrontate? In particolare, di cosa parla “L.S.D”?
Affrontiamo temi che riguardano esperienze personali e non di tutti i giorni. Per esempio “L.S.D” parla di una festa nella quale uno di noi ha bevuto il vino sbagliato offerto da un ‘amico’. La serata la potete immaginare, o ascoltare…
Si riesce a suonare Hard ‘n’ Heavy a Torino o i palchi scarseggiano? Soprattutto, c’è pubblico?
Per le band che suonano inediti purtroppo il panorama non offre grandi spazi eccetto poche e sempre più rare realtà. Per fortuna il pubblico di solito non manca, forse spinto proprio alla ricerca di qualcosa di nuovo.
A questo proposito abbiamo una curiosità: vi è già capitato di suonare fuori dai confini del Piemonte, o magari all’estero? In caso di risposta affermativa, ci raccontate qualche aneddoto?
Abbiamo suonato diverse volte fuori dai confini regionali ricevendo una buona risposta da parte del pubblico, eccetto una volta in un locale di Monza, dove suonammo davanti ai soli componenti delle altre band ed ai gestori!
E come scena Underground piemontese? Parlando sempre di Hard ‘n’ Heavy, naturalmente, è fiorente?
La scena Underground piemontese è fiorente su vari generi, l’Hard ‘n’ Heavy è uno tra questi anche se principalmente l’Heavy Metal e i suoi vari affluenti la fanno da padrone. Poi ci sono realtà alternative come i centri sociali che danno spazio alle più svariate culture musicali.
Avete da poco suonato con i Gunjack nella cornice dell’Associazione Positive Music (data del 12/03/2022). Com’è andata?
Con i Gunjack siamo amici da diversi anni, ci ha fatto un enorme piacere condividere il palco con loro ed è stata una gran bella esperienza, il pubblico era caldo. L’Associazione Positive Music si è dimostrata come sempre all’altezza di proporre ottime serate e di accogliere band e pubblico come fossero parte della famiglia.
Quali sono i programmi futuri dei Kebrah? E’ prevista un’uscita discografica?
Domanda che cade a pennello!
Attualmente stiamo ultimando le fasi finali delle registrazioni del nostro primo disco. Uno dei Nostri programmi futuri sarà la promozione del nostro primo lavoro e collaborazioni con nuove band per condividere esperienze di musica insieme.
Chiudiamo qui questa breve chiacchierata e ringraziamo i Kebrah per il tempo concesso, lasciando a loro i saluti ai lettori di TrueMetal.it. Grazie.
Innanzi tutto ringraziamo voi di TrueMetal.it per lo spazio dedicatoci sul Vostro portale; grazie a voi tutti che ci avete accompagnato fin qui spendendo il Vostro tempo per conoscerci un po’ di più.
Grazie a tutti…Stay Rock!
Kebrah!