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Are You Experienced? Fanzine ‘Propaganda’, attitudine estrema

Di Andrea Bacigalupo - 13 Gennaio 2023 - 19:00
Are You Experienced? Fanzine ‘Propaganda’, attitudine estrema

Il fulcro della recensione di ‘Propaganda, Attitudine Estrema’ sta tutto nella prima frase della prefazione del suo numero ‘0’: “una Fanzine alle porte del duemilaventitre, è forse una delle cose più anacronistiche a cui si possa pensare …”.

Nulla di più vero in un mondo dove l’informazione sta sempre meno approfondendo l’aspetto culturale: con i social abbiamo la possibilità di ‘credere’ di sapere poco di tutto in tempo reale, ‘basta un click’ (come diceva un noto politico in epoca pandemica) … e poi non si ha neanche la necessità di sapere se leggiamo delle verità … tanto al secondo click è tutto passato, le molte informazioni scorrono velocissime e non sono, perciò, assimilabili.

Come constatato dal nostro coordinatore Orso Comellini, quest’anno sono usciti ben 8000 album Heavy Metal, contro i 46 del 1981 ed i 167 del 1986.

Come si fa a comprendere la forza di un movimento come il nostro con tali numeri? Agli inizi l’ondata Thrash della Bay Area andava grosso modo in una direzione, ma ora che, probabilmente, ci sono più persone che lo suonano rispetto a chi lo ascolta? E’ impossibile stare dietro a tutto.

Per cui la domanda è: servono ancora le fanzine in quest’epoca guidata dall’elettronica e dalle news di poche righe?

Direi che, ogni tanto, abbiamo bisogno di fermarci, di staccare gli occhi appesantiti da un video traditore che non rilassa, di sederci e di leggere qualcosa che ci rimane dentro, ci fa riflettere ed amplia, anche di poco, la nostra conoscenza. Che, se vogliamo, possiamo anche rileggere perché tanto rimane lì dove l’abbiamo messa.

Propaganda’ fa questo, non come un libro od una rivista, che ha necessità di tanto tempo per essere letta. La si legge in mezz’ora, ma la qualità del suo contenuto la rende parecchio intensa.

Le differenze con le mitiche fanzine degli anni ’80? Bhe, i redattori sono metallari della vecchia guardia, per cui non più giovincelli, come era il motore delle fanzine dell’epoca.

Questo, giocoforza, li porta a mettere da parte quelle notizie che, in generale, creano scalpore ma poco hanno a che fare con la musica o con l’ intensità emotiva che suscita.

Su ‘Propaganda’ non leggiamo di quanto era figo Cronos quando si faceva uscire sangue dal petto o su quello che è realmente successo tra Ozzy e il più sfigato pipistrello della storia (che, all’epoca ci faceva piacere leggere, beninteso).

Propaganda’ mette direttamente in campo l’esperienza degli artisti, facendone comprendere l’attitudine e la natura feroce che li ha condotti a fare le proprie scelte, come avviene attraverso il sentito monologo di Lord Astaroth, mastermind dei Kurgaall, Black Metal Band di Verbania con all’attivo quattro album, che ci spiega anche cos’era il Black Metal tanti anni fa, cos’è diventato ora per lui e cosa comporta continuare a nutrirne la passione con l’avanzare dell’età.

Saranno più di quarant’anni che il Black Metal non è più una serie di bestemmie urlate in rapida sequenza. R. spiega qual è la visione che la sua band, gli H di Trieste, ha del mondo: “… uno scenario post apocalittico dato da un mondo in continuo mutamento e verso un costante impoverimento culturale della società”. Una concezione che va oltre l’immagine del satanismo blasfemo a cui la gente comune associa il metallo nero (e non solo) e che dagli H viene trasformata in musica, e poi in un disco dal titolo ‘Dominus Draconis’, dove questo scenario viene rappresentato attraverso l’Apocalisse di Giovanni utilizzando toni forti d’ispirazione medievale.

L’aspetto più sofisticato del Black Metal viene evidenziato nell’intervista a Vittorio Sabelli che parla  della sua creatura, gli Incantvm, e di ‘Strigae’, il full-length d’esordio. L’argomento della caccia alle streghe, del suo dramma e terrore, viene sviscerato attraverso una musica sperimentale ricca di cori di voci femminili ed orchestrazioni.

Tre artisti, tre forme diverse di cultura che s’incanalano in una unica: il movimento estremo del Black Metal, forse l’espressione musicale più complessa e difficile da comprendere, ma anche quella che più si è evoluta nel tempo.

La Fanzine si chiude con la prima parte di un pezzo di storia: quella di ‘Dead’, vocalist dei mitici Mayhem (quelli norvegesi, naturalmente). Di più non vogliamo dire.

Le cose in comune con le vecchie fanzine? Avrò ripetuto “Black Metal” un numero infinito di volte! I redattori parlano di quello che essenzialmente piace a loro, anche se il grande delta dell’Heavy Metal ha più di una ramificazione estrema.

E volendo trovare un difetto, se chi legge è estraneo al mondo del Black Metal fa un po’ di fatica a comprendere: forse spiegare in un trafiletto chi sono Lord Astaroth, R. o Vincenzo Sabelli sarebbe stato utile.

Speriamo per i prossimi numeri, perché so che la cultura musicale di questi ragazzi è veramente ampia.

Qualche parola sul formato: carta A/4 di buona qualità, di quella che non si stropiccia facilmente, scritte bianche su rigoroso sfondo nero, ma con buona altezza dei caratteri, che li rende leggibili senza sforzi, un numero di foto e di disegni in b/n giusto, non troppo invasivo ma che aiuta a comprendere quello che si legge, insomma … un lavoro professionale senza la pretesa di esserlo.

Concludendo, ‘Propaganda’ è un lavoro importante, che va divulgato e portato avanti. Assolutamente da leggere.