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Arthemis (Andrea Martongelli)

Di - 25 Settembre 2003 - 7:43
Arthemis (Andrea Martongelli)

Intervista raccolta da Eugenio Giordano.

Potete riassumere a brevi tratti le principali vicende della vostra storia, come Arthemis? Quali sono le origini del gruppo?

Ciao…siamo gli Arthemis e ci siamo formati nel ’94 con l’intento di creare una power/thrash-metal band. Dopo frequenti cambiamenti di line-up e col tempo, di stile, nel 1999 abbiamo pubblicato il nostro primo cd autoprodotto “Church of the Holy Ghost”, pochi mesi dopo abbiamo firmato per l’etichetta Underground Symphony di Maurizio Chiarello che ha preso in distribuzione il nostro primo full-lenght vendendo subito tutte le copie da noi stampate.Raggiunta una line-up apparentemente stabile nel 2000/2001 abbiamo registrato al New Sin Studio di Loria (TV) il nostro secondo album intitolato “The Damned Ship” pubblicato prima in Giappone dalla major nipponica Avalon/Marquee inc. e, per accordi contrattuali un anno dopo dall’Underground Symphony. Ora la line-up definitiva è composta da me, Andrea Martongelli (chitarra solista e compositore di tutte le musiche e lyrics), Matteo Galbier (basso), Alessio Garavello (voce) , Matteo Ballottari (chitarra solista), e Paolo Perazzani (drums) tornato alla grande a far parte della band l’anno scorso. Attualmente è in uscita il nuovo album “Golden Dawn”, una mazzata totale che presenta tutte le varie sfaccettature ed influenze stilistiche della band; un album che mostra la nostra vera identità legata non solo al power metal canonico, ma anche allo speed-metal americano e l’Hard Rock degli anni ’80.

Il nuovo cd suona potente e frontale, i brani mi sembrano molto vibranti ed efficaci su chi ascolta, questa via compositiva è frutto di una precisa scelta in sede di song-writing oppure si tratta di una evoluzione naturale?

Si tratta veramente di un’evoluzione stilistica più che naturale…i brani sono stati tutti composti semplicemente improvvisando davanti al pc di Alessio Garavello, singer della band, con la mia chitarra…è accaduto tutto così spontaneamente. Alcune songs hanno richiesto solamente poche ore di composizione, come “Arthemis” che io ritengo la miglior song dell’album…in meno di quattro ore il testo, tutta la musica, la struttura…erano già scritte! Si può perfettamente dire che il disco sia stato totalmente improvvisato. Nessuna prova è stata fatta da noi prima di andare in studio. Ognuno aveva il proprio cd con le parti ed ha studiato i pezzi prima di entrarvi..abbiamo così testato la professionalità di ogni singolo componente della band…soluzione rischiosa ma fortunatamente ben riuscita…anzi, riuscitissima! Siamo soddisfattissimi del risultato ottenuto e lo saranno anche gli ascoltatori.

I vostri vecchi pezzi presentavano spesso diversi frangenti strumentali, in passato avete scritto brani piuttosto lunghi, come mai su questo nuovo disco avete optato per una forma canzone più compatta? Mi pare che abbiate anche irrigidito con successo la vostra sezione ritmica, sbaglio?

Non c’è un vero motivo…anche questo è venuto spontaneamente…abbiamo un po’ seguito la filosofia di creare un disco non troppo lungo, intenso, ascoltabile, pesante e rock allo stesso tempo…qualcosa che ti possa lasciare un segno indelebile nella mente, impetuoso e che ti lasci senza respiro….un po’ come i dischi degli anni ’80…erano tutti brevi e pieni di hits….
Certo, la nuova sezione ritmica composta da Matteo Galbier al basso e Paolo Perazzani dietro le pelli, entrambi membri che fondarono la band con me nel ’94  rappresenta per noi un ritorno al granito….nel ’94 avevamo quindic’anni ma di certo l’energia non si risparmiava nemmeno allora….ed ecco la ragione di tanta compattezza. Si è riformata in gran parte la band originaria…è tutto più divertente ed allo stesso tempo il feeling è immediato, fresco.

Mi sono molto piaciuti i suoni di chitarra che avete impiegato in questo “Golden Dawn”, siete riusciti a generare un sound graffiante e ricco di energia senza rinunciare al giusto gusto melodico che contraddistingue il power metal, come ci siete riusciti?

Volevamo creare un sound del tutto personale…non il solito suono power-metal che si sente dovunque oramai…qualcosa di pesante ma allo stesso tempo gradevole; un sound più rotondo e diretto…è stata la prima cosa di cui abbiam parlato con il tecnico Luigi Stefanini del New Sin Studio che ci ha aiutati con la sua grandissima esperienza ad ottenere il risultato finale…abbiam usato almeno una quindicina di chitarre per registrare questo disco e diverse testate e casse….una cosa spaventosa…dovunque ti giravi vedevi una chitarra..ha ha haaa…un incubo!

Nelle nuove canzoni si possono apprezzare linee vocali decisamente più mature rispetto al passato, molto spesso si colgono passaggi più sporcati e rabbiosi affiancati a vocalismi puliti nei punti più melodici, è questo secondo voi il miglior connubio per il sound degli Arthemis?

Assolutamente sì!….melodia e potenza sono le due cose fondamentali per un ottimo disco….nient’altro!

Vediamo l’aspetto letterario del disco, ci troviamo di fronte a un concept? Quali sono i principali argomenti dei testi, si possono trovare dei punti di contatto tra le liriche, un filo conduttore?

Non si tratta di un concept…sinceramente non ne vado matto…ritengo che sia una costrizione enorme in campo compositivo…solitamente scrivo un brano in base a quello che il testo vuole esprimere…odio le bands che scrivono canzoni tutte uguali e testi differenti…è una cosa insensata…se ascolti attentamente “Golden Dawn” e leggi i testi ti assicuro che ogni song ha la sua ambientazione…garantito!…i testi parlano tutti di forti stati d’animo, che si riflettono ovviamente nella musica che facciamo, come avrai di certo sentito. 

Nella mia recensione ho fatto una considerazione, secondo me questo “golden dawn” vi avvicina al metal classico, senza snaturarvi, ho parlato di un possibile collegamento con gli Iron Maiden, questa considerazione mi è venuta dopo aver ascoltato le vostre nuove parti di chitarra e certe line vocali molto trascinanti; a vostro parere si tratta solo di uno dei miei deliri?

Ad essere sincero non sono un grande ammiratore degli Iron Maiden, ovviamente li ritengo immensi e stupendi nel loro genere, ma non penso che si possa affiancare il nostro stile a quello loro così tanto…forse è l’impatto delle canzoni che risulta molto anni ’80, diretto, senza fronzoli…ma musicalmente penso ci sia ben altro….ovviamente ognuno la pensa ed interpreta come vuole…e sono contento che tu parli degli Iron Maiden perché comunque sono una band culto dell’Heavy Metal di tutti i tempi…grazie per l’accostamento.

Ho visto sul vostro sito che Venerdì 26 Settembre suonerete a Brescia, colgo l’occasione per chiedervi cosa avete in programma sul fronte live per supportare il nuovo cd, vi vedremo impegnati in un tour?

Certo, venerdi saremo a Brescia nel famoso locale “La Sfinge” a suonare. Presenteremo due songs nuove (“Fire, set us free” e “Arthemis”) e sarà uno show infuocato…te lo garantisco!…aspetto tutti i visitatori di questo ottimo sito per uno show senza tregua!La tracklist non presenta assolutamente nessuna ballad…solo fuoco puro!….per quanto riguarda un vero e proprio tour…per ora nulla di pianificato…vedremo dopo l’uscita del disco…

Siete da diversi anni sotto l’ala della Underground Symphony, mi pare che la label di Novi Ligure punti molto su di voi, cosa ne pensate del lavoro che stanno svolgendo per voi?

Certo. E’ da un po’ che siamo in stretta collaborazione con l’etichetta Underground Symphony che dobbiam ringraziare infinitamente per averci dato questa grandissima opportunità…non è da molti, te lo garantisco. Attualmente è pronto ad uscire il nuovo album perciò non possiamo che essere contenti di quello che stanno facendo ed hanno fatto per noi nel corso degli anni come etichetta. Hanno sempre creduto in noi, e noi abbiam fatto la stessa cosa con loro…quando c’è un rapporto di fiducia estremamente importante le cose non possono che andare bene.

“Golden dawn” è già uscito in Giappone, come è stato accolto? Ho visto che avete un fan club giapponese, credo ne siate felici………

L’accoglienza è stata ottima e tutt’ora resistiamo nelle classifiche di vendita al 27esimo posto su cento…speriamo che continui così…il fan club Giapponese http://arthemis.web.infoseek.co.jp  è molto caloroso nei nostri confronti e dobbiamo ringraziare il nostro mitico web master Asano Kouji che lavora moltissimo per promuovere la band in terra del Sol Levante….soprattutto dobbiamo anche ringraziare Michele Turco ed Elia Turra, creatori del nostro sito ufficiale www.arthemisweb.com , anch’essi nostri grandi collaboratori. Thank ‘u!

Per me basta così, vi ringrazio della disponibilità e del tempo concesso, vi lascio queste righe per rivolgervi ai nostri lettori.

Ciao ragazzi….vogliamo ringraziarvi per il grande supporto che negli anni ci avete dato…comprate il nuovo “Golden Dawn”…è un disco dedicato a tutte le persone che vivono la musica e ne colgono la pura energia!!…un concentrato di potenza e melodie assolutamente catchy!…
Keep the Arthemis Flame BURRRRRRNING!
Grazie mille a te Eugenio e a tutta la redazione per la disponibilità!
Rock on!