At Vance (Olaf Lenk)
Dopo l’intensa attività degli ultimi anni e la recentissima uscita di “Chained“, gli At Vance si impongono come una delle realtà più consolidate in ambito power metal. Olaf Lenk, colonna portante del gruppo, ripercorre con noi le tappe principali della loro carriera e ci presenta il nuovo disco.
Intervista a cura di Matteo ‘once’ Lasagni.
1) Olaf grazie per essere qui con noi, anche perché sappiamo dei tuoi numerosi impegni. Prima di parlare del nuovo Chained però, volevo togliermi qualche curiosità. Prima di tutto siete rimasti soddisfatti delle vendite di Evil In You? Per me quello fu un vero capolavoro a base di riffs assassini, ritmiche indiavolate e splendide melodie!
E’ un piacere anche per me essere qui con voi. Per quanto riguarda Evil In You, quello è un album che mi piace ancora molto, ma sinceramente mi aspettavo maggior fortuna in termini di vendite. Penso che la colpa sia principalmente del fenomeno filesharing su Internet, che ha reso la vita molto dura a bands come noi.
2) In quell’album esordì Mats Leven, che aveva il difficilissimo compito di sostituire lo storico singer Oliver Hartmann. E devo dire che Mats è riuscito a dare un’impronta ancora più incisiva al sound degli At Vance! La scelta del nuovo singer allora fu sofferta, oppure andasti a colpo sicuro?
Mats è un grande singer e ha un comportamento molto professionale. La sua voce è più ruvida di quella di Oliver e secondo me tira fuori il meglio dalla nostra musica. Egli fu effettivamente la mia prima scelta dopo che il posto di cantante si era liberato.
3) A proposito di Hartmann, cosa ne pensi del suo nuovo album solista? Un po’ lontano dal metal veloce e corposo degli At Vance!
E’ una cosa totalmente differente. La sua voce mi piace ancora parecchio anche se trovo che le canzoni del suo nuovo album siano un po’ deboli. Spero comunque che Oliver riscuota un buon successo col suo disco e che possa trovare la sua strada nel music-business.
4) In quale misura ha influito a livello di songwriting l’ingresso di Mats come singer del gruppo?
Bè, Mats può cantare praticamente qualsiasi cosa, se lo vuole. Così in un certo senso io posso rilassarmi, spedirgli il materiale e lasciare che lui ci lavori su per conto suo. Inoltre è davvero bravo a scrivere i testi e come ho detto prima il suo atteggiamento è esemplare, per cui sa sempre cosa è meglio fare.
5) Sempre per quanto riguarda la line-up degli At Vance, a cosa è dovuta la mezza rivoluzione avvenuta dopo Evil In You?
Il vecchio bassista era troppo giovane e non molto affidabile e come lui anche il secondo chitarrista, non potevano sostenere il livello tecnico della nostra musica. Avevano bisogno di moltissimo tempo per le prove, tempo che io non ho! Mi dispiace, ma se dovessi aspettare gente di questo tipo mi ci vorrebbero 5 anni per ogni album!
6) Veniamo ora al nuovo album, Chained, da poco uscito sul mercato internazionale e prontamente recensito da noi di truemetal! L’indiscussa qualità che vi contraddistingue ormai da parecchi anni è presente anche stavolta, vuoi presentarci i tratti distintivi di questa vostra nuova creatura?
Secondo me è un album che presenta più elementi heavy-rock rispetto ad un disco puramente metal. Dal mio punto di vista il songwriting è più maturo rispetto a Evil In You. Le mie tracks preferite sono “Chained” & “Rise From The Fall”!
7) Alcune delle nuove canzoni sono davvero trascinanti, su tutte “Tell Me” mi ha letteralmente fatto impazzire! Il riff portante è fantastico ed il drumming impetuoso. Mats in questo episodio è a dir poco meraviglioso ed il refrain di quelli che si stampano subito in testa! Complimenti!
Bè grazie tante! E’ sempre abbastanza difficile riuscire a comporre un brano che sprigioni grande energia e che al tempo stesso abbia al suo interno dettagli e melodie interessanti. E penso che “Tell Me” sia venuta davvero bene!
8) Anche la vostra vena hard rock è sempre ben presente e in questo caso si esprime ai massimi livelli in una song molto orecchiabile come “Heaven”, cosa ne pensi?
Concepii la melodia del brano un giorno al mattino appena sveglio. Mi piacciono questo genere di composizioni! Hanno una vena quasi pop! Tra l’altro penso che il solo sia veramente cool!
9) Mentre dal punto di vista strumentale ho apprezzato moltissimo la tua interpretazione dell’Inverno di Vivaldi, raffinata ed al contempo possente. E personalmente l’ho sempre trovata una delle melodie classiche più belle ed intense, non trovi?
Sì, sono d’accordo. Suona malinconica, ma c’è anche una sottile sensazione di gioia in essa. Credo che questo in fondo fosse l’intento del compositore stesso.
10) Il sound degli At Vance credo sia ormai inconfondibile. Avete costruito una strada solo vostra nel trafficatissimo mondo power moderno, in cui personalità e carattere sono doti sempre più rare. Che evoluzioni pensi ci siano state nella vostra carriera dagli esordi fino all’attuale Chained? Credo che lo splendido Dragonchaser sia stato il vero punto di svolta nella vostra storia, non credi?
Scrivere canzoni è sempre il riflesso delle proprie personali emozioni ed impressioni e più spesso cerchi di esprimere te stesso musicalmente, meglio ci riesci! Penso che il nuovo album sia più maturo. Combina sensibilità con forza e potenza.
11) Credo che gli attacchi devastanti a base di doppia cassa e guitar-solos pirotecnici siano da sempre il vostro marchio di fabbrica! Provando in questo senso a ripercorrere le varie release non posso non menzionare lo strasferico incipit di “Dragonchaser”! Per me quello rimane uno degli attacchi metal più devastanti e trascinanti di sempre! Fu grazie a quel’incredibile guitar solo iniziale che mi innamorai degli At Vance! Adrenalina pura!
Non posso che essere d’accordo. E’ veloce e di grande effetto, anche se generalmente non sono quel genere di musicista che ama mettersi in mostra in ogni canzone.
12) E che mi dici di un’altra bomba come “Fallen Angel”?
Bè, non ci crederai, ma creai quel pezzo trasformando in chiave metal un riff country che stavo suonando. Un modo divertente per cominciare a scrivere una canzone come questa.
13) Mentre sul versante più melodico trovo che “Broken Vow” sia stata una delle tracks più riuscite degli ultimi anni, semplice, zuccherosa ma al tempo stesso martellante e graffiante!
C’è una vena pop in essa, ma è in qualche modo più drammatica. Inoltre è un’ ottima song da suonare live perché fa muovere il pubblico!
14) Ma anche dal punto di vista delle ballad vi siete sempre distinti per una qualità superiore alla media, prima fra tutte la recente “Shining Star”, una vera perla di dolcezza.
Non so davvero come comportarmi di fronte a tanti complimenti! Che dire… grazie mille!
15) Così come ai tempi di Dragonchaser fu da applausi la cover di “The Winner Takes It All” degli Abba, ritenuta da molti una delle cover più riuscite in ambito metal!
Quando io per primo cominciai a proporre di fare qualche cover degli ABBA, mi risero tutti in faccia! Ma, a quanto pare, sembra che la gente le apprezzi molto. Il tentativo è stato fatto da molte altre bands, ma in realtà la maggior parte non ha saputo cogliere il vero spirito degli ABBA. Io ho cercato di fare del mio meglio!
16) Il tuo talento Olaf è inconfutabile e personalmente ritengo che tu sia uno dei migliori chitarristi metal in circolazione. Durante la fase di composizione sei un “istintivo” oppure un “metodico”? Ovvero componi solo su ispirazione, oppure passi ore ed ore sulla chitarra in attesa del momento di genio?
A essere onesto posso comporre quando voglio! Al momento in verità mi sento un po’ frustrato a causa della situazione di internet. Chiunque può scaricare musica liberamente.
17) Hai in programma qualche progetto solista?
Sì, sono sempre attivissimo!
18) Che musica ascolti generalmente nel tuo poco tempo libero?
Di solito musica classica. Al momento più che altro compositori russi. Poi anche qualcosa di Jazz anni 50 e 60 come ad esempio qualche album di Michael Hedges.
19) Per quanto riguarda l’ultimo tour con Brainstorm e Mercenary, qual è stato il motivo dell’annullamento della data italiana di Milano?
Bè suppongo che i Brainstorm non abbiano venduto abbastanza biglietti.
20) I precedenti tour con Kamelot e Rhapsody invece come andarono?
Sono andati molto bene. Abbiamo avuto quasi sempre il tutto esaurito!
21) Olaf grazie mille per quest’intervista e ancora complimenti, non solo per il nuovo album, ma per la tua splendida carriera. A te le ultime parole!
Vi ringrazio per il vostro supporto anche se la situazione è diventata difficile per le bands più piccole. Ma in ogni modo”Rock On”!