Audrey Horne (Ice Dale)
Intervista al chitarrista norvegese Ice Dale degli Audrey Horne, in occasione dell’uscita europea del Loro secondo disco Le Fol.
Come descriveresti il Vostro tipo di musica?
Fondamentalmente Hard Rock, forse un po’ tendente al Dark ma Hard Rock a tutti gli effetti, senza alcun riferimento alla violenza sonora del Death o del Black Metal. Siamo cresciuti con l’Hard Rock e siamo molto legati a certe sonorità, per questo ci viene naturale in questo momento proporlo.
C’è qualcuno che però tende a definirvi come post-Grunge Hard Rock…
Mmmhhh… mi pare un po’ azzardato: i nostri riferimenti sono le grandi band come Kiss, Motley Crue e Iron Maiden piuttosto che roba tipo Soundgarden o Alice in Chains… può esserci del feeling con i gruppi della Seattle anni Novanta ma fondamentalmente ci sentiamo una band Hard Rock a tutti gli effetti.
Da cosa deriva la musica degli Audrey Horne?
Prima di tutto il sound con il quale ci siamo avvicinati al Rock duro, poi film e fatti di vita reale. Niente di eclatante, quindi!
Come mai Le Fol esce solamente ora nel resto dell’Europa mentre in Norvegia è già disponibile da agosto?
Con l’album precedente avemmo dei problemi riguardo i diversi periodi di uscita quindi stavolta ci siamo concentrati affinché fossimo soddisfatti da questo punto di vista, schedulando il lavoro in modo differente. Ha visto la luce prima in Norvegia semplicemente perché volevamo promuoverlo intensamente prima nel nostro paese – visto che abbiamo un seguito notevole – facendo parecchi concerti e lasciando da parte tutti problemi che comporta far uscire l’album nel resto d’Europa.
Quali sono secondo te le differenze fra il Vostro primo album “NO HAY BANDA” e questo “LE FOL”?
Le Fol è più progressivo e dinamico rispetto a No Hay banda: le parti melodiche sono molto più profonde rispetto al primo album. Rappresenta il naturale step successivo degli Audrey Horne, quello dove la band è cresciuta ed è riuscita a mettere su disco questa evoluzione.
Quale è stata finora la risposta in termini di recensioni in Norvegia?
Siamo davvero soddisfatti: pressoché tutte le recensioni sono state positive, addirittura alcune quasi imbarazzanti.
I miei highlight all’interno di “LE FOL” sono:
MONSTER – vi ho ritrovato i Metallica più cupi con in più le tastiere
IN THE END – bel pezzo con guitar riff eccellenti
I WISH YOU HELL – Classic HM condito da cori veramente azzeccati.
Cosa ne pensi Ice di queste mie definizioni?
Sono pienamente d’accordo con te riguardo Monster: per me è una grande power ballad che ricalca le nostre influenze riguardo band come Kiss e Motley Crue… mmhhh… comunque anche il feeling dei Metallica è molto presente, adesso che me lo fai notare.
Ok, quali sono invece i brani migliori secondo te?
Appunto Monster e anche Threshold, un altro pezzo che mi intriga tantissimo.
Penso che dopo anni di violenza sonora come te negli Enslaved sia abbastanza normale dare spazio a cose più melodiche, o sbaglio?
All’interno dei generi estremi, dopo il boom iniziale, si instaura una corsa perversa per risultare i più cattivi e brutali: le nuove band, poi, per farsi notare, cercano di suonare ancora più dirette e senza compromessi dei capiscuola. Ogni ondata musicale, per definizione, è però destinata ad estinguersi. Mi viene in mente il Glam, la Nwobhm, il Grunge. All’interno dei vari movimenti, poi, c’è un momento nel quale il look conta più della sostanza e in mezzo a poche band valide vi è una marea di improvvisati che seguono il trend del momento. Così nascono altri generi, escono gruppi nuovi come Deftones, Korn e Slipknot e il mercato cambia insieme ai gusti dei kid. Per questa serie di motivazioni abbiamo sentito l’esigenza di scrivere pezzi anche oscuri ma sempre con delle linee melodiche che si distaccassero nettamente dai Nostri vecchi cliché.
Si, una sorta di nuovo orizzonte personale…
Si, esatto!
Gli Audrey Horne sono di Bergen, come gli Immortal. Com’è il tuo rapporto con Abbath?
Lo conosco bene, siamo molto amici…
Cosa pensi degli Immortal?
Ho molto rispetto per loro e amo la loro proposta, li considero dei pionieri del metallo estremo ma preferisco gli ultimi album rispetto ai primi perché non sono mai stato un fanatico del Black Metal primitivo. Nei loro ultimi tre o quattro dischi sono riusciti a suonare Black Metal con dentro parecchi Iron Maiden e Motorhead soprattutto nei riff, senza per questo perdere un’oncia di potenza. A tratti, addirittura, sono riusciti a risultare melodici. In definitiva dei grandi, senza dubbio!
Ice, mi fa enormemente piacere sapere che la pensiamo allo stesso modo: per me gli Immortal sono l’unica Black Metal band che è riuscita a coniugare egregiamente lo spirito e le chitarre della Nwobhm con la violenza tipica del Loro genere. Sempre rimanendo in tema mi è piaciuto tantissimo BETWEEN TWO WORLDS, l’album solista di Abbath uscito sotto il monicker “I” dove tu hai suonato la chitarra. Cosa pensi di quel lavoro?
E’ un grande album davvero, Abbath è riuscito a liberarsi della velocità a tutti i costi e abbiamo canalizzato in grandissimi riff di chitarra lo spirito delle radici dell’HM, quello più puro e classico. Steven, posso farti una domanda io adesso? Dove vivi in Italia?
Vivo all’estremo nord, fuori da casa mia ci sono al momento settanta centimetri di neve…
Alla faccia del ca**o, quasi come da noi qui in Norvegia! Te l’ho chiesto perché, sempre riguardo gli Immortal, quando suonarono a Treviso ero là con loro, in una sorta di vacanza e la notte dopo il concerto io e Abbath siamo andati in un Night Club, che era pieno di gente. Ebbene, c’era un tipo che aveva la maglietta degli Immortal e ci ha riconosciuto: abbiamo passato tantissimo tempo con lui e così ci siamo così completamente dimenticati di occuparci di “altro”… ah,ah,ah!
Conosci qualche gruppo italiano?
La musica italiana che arriva qua in Norvegia è solo quella commerciale, conosco gente come Ramazzotti e Zucchero. So però che esistono i Coil…
Si, Lacuna Coil! Se ti dico Rhapsody of Fire?
Li conosco solo di nome però. Comunque, la settimana scorsa, dopo un nostro concerto qui in Norvegia, abbiamo conosciuto una ragazza italiana che suona in una band vicina a roba tipo Nightwish e agli stessi Lacuna Coil…
Cosa pensi del Nostro paese?
Amo l’Italia: sono stato a Roma, Firenze, Venezia e Treviso… bel paese davvero!
Quali sono secondo te le maggiori differenze fra i norvegesi e gli italiani?
Gli italiani sono molto più espansivi e tendono a farti sentire a tuo agio. In Norvegia la gente è cordiale e nulla più, non la senti così vicina come da Voi. A tal proposito ho un aneddoto divertente: durante una mia vacanza a Roma sono entrato in un bar – di quelli per i romani però, non di quelli per i turisti – e ho ordinato da mangiare e del vino rosso. L’amico che era con me ha ordinato le stesse cose con della birra. Ebbene, il nostro vicino di tavolo poco dopo ha portato al mio amico un bicchiere di vino rosso già pagato dicendogli che quel cibo NON poteva essere degustato con della birra, ne avrebbe rovinato del tutto il sapore. Una scena del genere qui da Noi non sarebbe mai accaduta: i norvegesi sono più chiusi.
Se ti dico…
TYPE O’ NEGATIVE – li conosco poco, l’unico album che ho ascoltato è October Rust.
Strano… ho trovato mole similitudini fra il Loro sound e il Vostro in Le Fol…
Si? Non saprei, per noi non è una cosa voluta… comunque è un tuo punto di vista e va bene così.
NIRVANA – li amo, hanno inventato un genere e li considero dei monumenti.
DOKKEN – ero un loro grande fan da ragazzo… anche di gente come Ratt e Motley Crue però.
JUDAS PRIEST – yeah! Li ho visti qui in Norvegia dal vivo.
SAXON – li conosco di fama , ovviamente, ma non dal punto di vista musicale.
MOTORHEAD – grande band!
Piani futuri?
Abbiamo in cantiere molta promozione dell’album dal 25 febbraio in poi, quando uscirà faremo ancora molti concerti qui in Norvegia e pi ci imbarcheremo in un tour europeo presumibilmente in aprile.
Toccherete anche l’Italia?
Ci stiamo lavorando… in qualche modo però ci arriveremo, vedrai… ah,ah!
Sarete headliner o cosa…
Probabilmente entrambe le cose, stiamo organizzandoci in tal senso in dipendenza delle varie date.
E’ tutto, Ice, grazie!
Grazie a te… qui fa un freddo cane!
Pure qui ah,ah,ah!!!
Stefano “Steven Rich” Ricetti