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Autumn (Jan)

Di Alessandro Calvi - 11 Marzo 2009 - 9:33
Autumn (Jan)

Gli Autumn hanno esordito un paio di anni fa con “My New Time”, un disco chiaramente gothic, ma con svariati rimandi all’hard rock più classico che hanno attirato l’interesse di pubblico e addetti ai lavori. TrueMetal.it li ha incontrati e intervistati in occasione dell’uscita del loro nuovo disco “Altitude” per tastare il polso alla salute della band dopo l’avvicendamento dietro al microfono e scoprire i loro piani per il futuro.

Ciao ragazzi, come va? Che raccontate?

Molto bene grazie! Recentemente abbiamo presentato ufficialmente il nostro nuovo disco durante un concerto a Utrecht in Olanda e il cd è nei negozi di tutta Europa dal 16 Febbraio, quindi non potrebbe andare meglio!

Come anche tu hai appena accennato, il vostro nuovo album “Altitude” è uscito da poco. Puoi dirci come è stato accolto da pubblico e critica?

Mi sembra piuttosto bene. Abbiamo letto diverse recensioni molto buone finora e il pubblico ci sembra abbia apprezzato molto il nuovo materiale al concerto.

Alex: Che ci puoi dire del lavoro che sta dietro a questo album? Dove hai trovato le idee per le canzoni? Quanto ci hai messo a scriverlo?

Simon: Non è stato facile scriverlo. Avevo delle idee molto buone, ma non era facile passare dall’averle in testa a metterle sulla chitarra. Poi improvvisamente lo scorso inverno tutto si è come incastrato alla perfezione e mi son ritrovato con un sacco di ispirazione. Ed è per questo che le canzoni suonano così fantastiche. Ci ho messo quasi 2 anni a scrivere le canzoni e 6 mesi ad arrangiarle, ma è solo dopo quel periodo di quest’inverno che i brani han finalmente raggiunto la dimensione che hanno ora.

Già con il precedente disco, e ora con questo, avete abituato il vostro pubblico a copertine sempre molto evocative ed enigmatiche. Potresti spiegarci i significati che stanno dietro all’immagine che presenta “Altitude”?

Per farlo userò le parole del nostro chitarrista Mat: “La copertina dipinge, più o meno, l’apice della nostra civiltà. Tutto ciò è il risultato del lavoro degli uomini che hanno raggiunto traguardo tecnologici che hanno del miracoloso in un brevissimo lasso di tempo. Ma la confusione striscia tra le persone. L’equilibrio sta ovviamente scivolando verso il peggio. Ci vuole coraggio per fare un passo indietro perchè ricercare la felicità e la prosperità significa passare attraverso un minore uso di soluzioni dannose per l’ambiente. Questo è ciò che praticamente fa l’uomo che vola in copertina. Lui vola a grandissime altezze, ma è pur sempre vulnerabile e ciò che fa non è esente da pericoli”.

Parlando dell’album, puoi dirci qualcosa al riguardo? Qualche aneddoto sulla scrittura o la registrazione? Da dove son venute le ispirazioni per le canzoni?

L’album è stato registrato con lo stesso gruppo con cui abbiamo lavorato per “My New Time”, cioè Anro Krabman e Jochem Jacobs. Per il resto abbiamo lavorato come sempre: ognuno ha scritto le sue parti in maniera indipendente e solo in seguito ci siamo incontrati per mettere tutto insieme e amalgamare il risultato con le idee di tutti. Quindi l’ispirazione si può dire che sia venuta da 6 punti di vista diversi, risultando quindi in una serie di canzoni molto diverse l’una dalle altre.

Qual è stata la differenza nel lavorare con Marjan invece che con Nienke? Come è cambiata la vostra musica avendo ora una voce con uno stile completamente diverso da prima?

Beh, Nienke aveva una voce molto più rock, mentre Marjan è più sinfonica e dolce. Per questo penso che la voce di Marjan si adatti perfettamente al sound di “Altitude” che è più complesso e variegato rispetto a quello di “My New Time”. In ogni caso, in realtà, avevamo scritto buona parte del materiale del nuovo disco ben prima che Marjan si unisse a noi, quindi siamo molto felici che, nonostante tutto, il risultato sia stato così buono!

A coloro che non hanno mai sentito nulla degli Autumn, potresti consigliare una canzone in particolare che descriva in maniera esaustiva il sound del gruppo?

Credo che l’ideale possa essere “Paradise Nox” da “Altitude”. Direi che sentendo quella si possa avere una buona idea di cosa aspettarsi dagli Autumn.

Per la promozione di “Altitude” avete già programmato un tour in Europa? C’è già qualche data prevista anche in Italia?

Speriamo!!! In realtà ci stiamo lavorando. Due anni fa siamo stati costretti a cancellare un concerto in Italia e sinceramente ci è spiaciuto molto, per cui non vediamo l’ora di rimediare e riuscire finalmente a suonare lì da voi!

A parte il tour, quali sono i vostri piani per il futuro?

Speriamo di riuscire a realizzare presto un videoclip e poi di suonare in qualche festival estivo.

Ci sono molte band, nell’ultimo periodo, che puntano tutto solo ed esclusivamente sulle capacità vocali della propria cantante e la cui musica tende ad essere il clone, del clone, del clone (e via così all’infinito) di gruppi famosi come Nightwish, Epica, etc. Che ne pensate dell’attuale relazione tra cantanti (più o meno) sinfoniche e gothic metal?

Sinceramente non crediamo che questo genere di gruppi rappresentino davvero il genere gothic. Anche se io non sono ovviamente un esperto visto che noi non facciamo affidamento su questi elementi, eh, eh, eh! Però ho comunque rispetto per tutti coloro che provano ad esprimersi attraverso la musica e suonando o cantando in un gruppo. Penso che se tutti quanti a questo mondo lo facessimo, la terra sarebbe un posto migliore.

Una provocazione: perchè dovremmo comprare il vostro nuovo album?

Se vi piace il rock sinfonico, con una spruzzata di gothic e un piglio prog, allora comprate “Altitude”. In ogni caso, se vi va potete sempre dare un’ascoltata preventiva su nostro MySpace dove abbiamo messo in streaming tutto il disco: www.myspace.com/autumnband

Come sai, TrueMetal.it è un portale internet. Che ne pensi del world wide web? Pensi che possa essere un buon modo per ottenere maggiore popolarità (specialmente per i nuovi gruppi) o che per esempio il peer-to-peer possa solo danneggiare una band?

Il problema maggiore viene dal fatto che le etichette discografiche (come la Metal Blade) generano meno incassi, allora danno anche meno soldi ai gruppi (o ne mettono sotto contratto meno) per registrare i loro dischi. Quindi, in parole povere, per noi non è un problema se la gente scarica la nostra musica invece di comprarla, però alla lunga la Metal Blade finirà per non poter (o voler) più pagare i costi delle sale di registrazione. Secondo me ci vorrebbe qualche “via di mezzo” per mettere tutti d’accordo: per esempio se i cd costassero molto meno comprandoli direttamente dalla casa discografica, potrebbe essere un’idea. La gente spesso dimentica che le spese per registrare un disco sono elevate e se tutti lo scaricano illegalmente, va a finire che l’etichetta fallisce (e di conseguenza falliscono anche i gruppi).

Ok, penso che sia tutto, ti lascio l’ultima parola se vuoi lanciare un messaggio o dire qualcosa ai nostri lettori. In bocca al lupo e a presto!

Grazie a voi per il vostro interesse nei confronti del nostro gruppo. Speriamo che il nostro nuovo album vi piaccia e di vedervi prima o poi a un concerto!

Intervista raccolta da:
Alex “Engash-Krul” Calvi