Avatar: “Abbiamo bisogno dei live. Se fosse solo un modo per distrarsi basterebbero Netflix, alcol, sonno e masturbazione”
In una intervista con Revolver, il leader degli Avatar ha spiegato cos’è per lui l’esperienza live, bloccata dal virus.
“Vogliamo sentire che tutto è possibile. Che può succedere di tutto. È evasione? Non sono così sicuro. Penso che passiamo molto tempo persi nella nebbia della vita quotidiana. Sì, la vita è reale, ma senza alcun tipo di interruzione inizia a sembrare più un sogno. Vivere la vita giorno dopo giorno senza cambiamenti è come ripetere la stessa parola più e più volte finché non perde tutto il suo significato. Quando suoniamo live e mettiamo in scena uno spettacolo artistico in pratica suoniamo la sirena nella nebbia per vedere se c’è qualcun altro là fuori. Se fosse una semplice questione di distrazione, Netflix, alcol, sonno e masturbazione sarebbero probabilmente sufficienti. Ma non si tratta di fuggire in una mera fantasia. È la ricerca di una superrealtà. Attraverso l’elevazione, speriamo di trovare noi stessi. Penso che questo potrebbe essere uno dei tanti motivi per cui ci manca andare ai concerti. La musica è cibo, i concerti sono feste e noi moriamo di fame.”