Aydra (Andrea)
Ciao Andrea, mi fa piacere poter scambiare due parole con uno degli autori di Hyperlogical Non-Sense (qui la recensione), disco più che interessante.
Dopo i dovuti convenevoli passiamo al metallo vero e proprio parlando della vs. storia. Come ho scritto nel mio commento, sono rimasto stupito del fatto d’aver di fronte una band nata nel 1985 che non avevo mai sentito nominare. Tracciami la vs. storia?
Sì, è vero: la band è nata nel 1985. All’epoca il nome del gruppo era Hydra e con questo nome furono registrati un paio di demo di power thrash. Diciamo che è intorno all’inizio degli anni ’90 che avvengono i cambiamenti più importanti: in seguito all’uscita del terzo nastro Into The Crypta la band cambia nome in Aydra e dopo alcuni avvicendamenti nella line-up ed altri due demo orientati verso un death/thrash abbastanza tecnico, nel 1996 gli Aydra registrano il mini cd Psycho Pain Control. Nel 1999, in seguito ad altri mutamenti di formazione (esce dal gruppo anche Giovanni Rovatti, chitarrista e membro fondatore della band ed in pratica anello di congiunzione tra gli Hydra e gli Aydra) esce il debut Icon Of Sin, che vede il sound degli Aydra evolversi in un death metal sempre più tecnico e cervellotico. Il disco, pur senza uno straccio di distribuzione, riesce a vendere quasi 1.000 copie. È proprio grazie ad esso, poi, che gli Aydra hanno ottenuto nuovi importanti consensi a livello underground e che soprattutto sono riusciti ad entrare in contatto con Frank Andiver, produttore di Hyperlogical Non-Sense.
Avete alle spalle 20 anni di attività, perchè non mi parli dei primi tempi in cui avete iniziato a suonare? Dieci anni fa chi erano gli Aydra? Ho letto che agli albori suonavate power thrash. Come mai la sterzata al death tecnico attuale?
Beh… gli anni di carriera alle spalle sono 20 ed il cambio di genere più che una sterzata è stato una naturale evoluzione dovuta ai vari cambi di line-up che si sono avuti nel corso degli anni. Quando gli Hydra iniziarono a suonare, nell’85, i membri del gruppo avevano un cero tipo di background musicale; io e Mauro all’epoca avevamo 9 anni, Francesco 11, Alessandro 3, e Davide non era ancora nato! È normale che ogni nuovo membro entrato all’interno del gruppo nel corso degli anni abbia portato con se le sue influenze. Quando Mauro (che tra i membri attuali è il più anziano), 13 anni fa, entrò a far parte della band, portò all’interno di essa quella componente techno death/thrash che poi si è evoluta (anche grazie a coloro che sono arrivati dopo di lui) in quello che è il sound tipico degli Aydra anno domini 2005.
Andiamo nello specifico del disco. Citate come influenza principe i Death, vuoi spiegarci che ascendente hanno avuto sulla vs. crescita musicale e sullo stile attuale.
Noi suoniamo fondamentalmente death metal e quindi non possiamo prescindere dai Death! Qualsiasi band che suoni questo genere non può non dirsi influenzato dai Death, è palese. Si potrebbe obiettare che Schuldiner a sua volta è stato influenzato da Metallica, Iron, Slayer, Venom e tanti altri, ma bisogna riconoscere che l’impatto che dischi come Scream Bloody Gore e (soprattutto) Leprosy sulle generazioni di metallari venute in seguito è stato a dir poco devastante. Senza considerare, inoltre, che i Death sono stati i primi ad iniziare (con Spiritual Healing) un discorso volto ad unire l’aggressività tipica del death metal a strutture sempre più complesse e ad una tecnica strumentale elevatissima, riuscendo comunque a proporre di notevole impatto e, perché no, orecchiabili.
Il disco è aggressivo, complesso, articolato ed il tutto è ben amalgamato. Immagino ci sia un lavoro compositivo notevole alle spalle oltre che di affiatamento ed estrema coordinazione…
Grazie per i complimenti! In ogni modo sì, a livello compositivo c’è un discreto lavoro, così come per gli arrangiamenti, che a nostro avviso ricoprono un ruolo di pari importanza. Ti posso solo dire che prima di registrare Hyperlogical… abbiamo stravolto i brani fino a che non uscivano esattamente come volevamo noi, senza contare che li abbiamo provati e riprovati fino alla nausea.
Quel che mi stupisce in postivo di Hyperlogical Non Sense è la naturalezza con cui i brani diventano familiari pur essendo tutt’altro che semplici. La trovo una qualità importante per un disco di questa natura…
Il discorso è strettamente legato alla risposta della domanda precedente. Quando suoni un genere ricco di cambi di tempo e articolato devi stare attento a non affaticare l’ascoltatore; i pezzi per noi devono essere sì complessi e ben suonati, ma allo stesso tempo devono avere un impatto non indifferente. Io credo che con Hyperlogical… siamo riusciti ad avvicinarci molto a questo obiettivo, aiutati anche da una produzione che è riuscita ad esaltare molto bene il lato più thrash ed aggressivo della nostra proposta musicale.
Alcuni di voi sono entrati nella band più recentemente (Andrea Mastromarco viene dagli Infernal Poetry) di altri che l’hanno vista nascere, cosa deve avere un membro ideale degli Aydra attuali? Tra l’altro, sbaglio o state cercando un nuovo drummer?
Dunque… il batterista l’abbiamo trovato (anzi dovrei dire che lui ha trovato noi): sì chiama Davide Fabi, ha 18 anni, ed è un fenomeno! È stata dura trovare un sostituto di quella macchina di morte e distruzione di Nicola (non ti dico quanti batteristi ci hanno mandato a qual paese quando gli abbiamo proposto di entrare nella band) ma ci siamo riusciti. Che caratteristiche deve avere un membro degli Aydra? Semplicemente deve avere una buona tecnica strumentale, ma soprattutto passione per il genere e voglia di divertirsi suonando.
Leggendo le note biografiche, emerge che è stata una scelta precisa e volontaria quella di optare per uno scream atipico che voi definite “acido”. Per quale motivo avete pensato a questo stile?
Sinceramente è venuto tutto naturale… Mauro ha iniziato a cantare così, abbiamo visto che sui pezzi nuovi ci stava bene, ed ecco spiegata la scelta. Se riterremo che sui sarà più adatto usare un growl più canonico o un cantato schizoide alla Mike Patton (ndr – chissà come sarebbe “il Mike” in un gruppo estremo…) lo faremo senza farci troppi problemi. L’importante è che sia ben amalgamato alla musica e che mantengano un notevole impatto sonico.
Ho visto che nei ringraziamenti avete citato anche i mitici Sadist, che anche io ho voluto richiamare alla memoria tanto per rimarcare il fatto che suonate un death metal tutt’altro che banale o lineare. Possiamo dire che anche loro fanno parte in un certo senso delle vs. influenze, almeno sotto il profilo dell’approccio alla musica?
I Sadist sono semplicemente il miglior gruppo death metal che l’Italia abbia mai avuto ed un disco come Tribe merita di essere considerato tra i migliori lavori di technical death mai prodotti (ndr – totale devozione ai Sadist). Sicuramente anche loro ci hanno influenzato, non tanto musicalmente (ma anche sotto questo aspetto, non c’è dubbio) quanto dal punto di vista dell’attitudine, dimostrandoci che anche in Italia possono nascere gruppi che non hanno nulla da invidiare ai più famosi acts americani e scandinavi.
Dando una scorsa ai testi, mi sembra di capire che siate predisposti, dal punto di vista concettuale, a trattare i conflitti interiori dell’esistenza. I titoli stessi usano parole quali “mente”, “vortice di desiderio”, “non senso iperlogico”, “ossessione” ecc… vuoi chiarirci più specificatamente l’essenza delle liriche?
I testi, come hai ben intuito, parlano della follia in ogni sua forma, delle sue cause e delle sue conseguenze. Cercavamo un tema che ben si adattasse alle composizioni e abbiamo optato per questo, sviluppando le liriche di conseguenza. Comunque sono solamente suggestioni, che ognuno è libero di interpretare come meglio crede.
Credo che questa predisposizione verso i tormenti umani si evinca anche dall’artwork. Come mai la scelta di uomo nudo che si stringe il capo? E’ un’immagine che trasmette sofferenza. Qual è il significato della copertina?
Anche l’artwork fa parte di questo discorso: essendo i testi tutti legati da un unico filo conduttore abbiamo fatto realizzare per la copertina del disco un’immagine che fosse stata in tema, e cosa di meglio di un individuo che si contorce all’interno di una cella di un manicomio?
Come mai l’idea di introdurre una versione remix dell’ottimo brano “Pulse”? Un semplice giochino/esperimento o avete intenzione di cimentarvi con la tecnologia?
Anche su Icon Of Sin era stata fatta una cosa del genere con il remix di No One’s Tale, la cosa era piaciuta e abbiamo deciso di rifarlo con il pezzo che si prestava meglio ad un discorso del genere… come direbbe la nostra collega Britney Spears: “Oops, we did it again!” (ndr – noto grinder americano). Per quello che riguarda il futuro non escludo l’uso dell’elettronica, ma comunque in modo sempre marginale e senza togliere spazio alla musica “suonata”.
Qual è l’idea di fondo che anima gli Aydra? Avete un qualcosa che faccia da filo conduttore e trademark della band?
L’idea di fondo è quella di divertirsi suonando la musica che ci piace finché ci sentiremo in grado di dire qualcosa, e soprattutto senza scendere a compromessi di nessun tipo.
Parlami dell’ultimo live a cui avete partecipato, dov’è stato, quando e con chi avete suonato se c’erano dei gruppi spalla. Quale sarà la prima data disponibile per un “TrueMetallaro” per venirvi a vedere?
L’ultimo concerto l’abbiamo fatto a giugno di spalla ai mitici Kurnalcool; più che altro è stato una sorta di “battesimo del fuoco” per Davide, che era da poco entrato nel gruppo (prova superata brillantemente, per giunta). Il prossimo show che per ora abbiamo in programma lo terremo a Cremona il 10 settembre di spalla agli Avulsed. Comunque consiglio di dare un’occhiata al sito per ogni aggiornamento in materia.
Ti ringrazio per averci dedicato un po’ del tuo tempo. Vuoi salutare il pubblico di TrueMetal?
Certo! Grazie a tutti i TrueMetallari che perderanno il loro tempo su queste mie considerazioni deliranti. Se non avete proprio niente da fare andate sul nostro sito (www.aydra.com): troverete un ampia sezione download… visto mai che qualcosa possa anche non farvi troppo schifo! Poi voglio ringraziare anche TrueMetal per lo spazio concessoci, e tutti quelli che ci supportano e sopportano. Ciao!