Balance (Doug Katsaros)
Breve chiacchierata con Doug Katsaros, storico ed eclettico tastierista
dei Balance, con il quale abbiamo parlato di
Equilibrium,
il nuovo e terzo full-length ufficiale della band. Buona lettura.
Ciao Doug e benvenuto sulle pagine di TrueMetal.it. Come mai avete deciso
di riunirvi a così tanti anni di distanza dall’ultima release?
Siamo rimasti in contatto da buoni amici durante tutti questi anni e Bobby in
particolare ha continuato ad occuparsi di musica. Poi, nell’ultimo periodo,
finalmente abbiamo ricevuto l’offerta della Frontiers Records che ci
dava questa grandiosa opportunità, che noi ovviamente abbiamo preso al volo.
La scena musicale è cambiata durante tutti questi anni. Quali sono le
differenze che noti rispetto agli 80’s?
Sicuramente ci sono stati molti cambiamenti nel corso di questi anni e la musica
si evoluta moltissimo, ma la Frontiers ci ha chiesto di comporre un disco
puramente AOR che non seguisse le mode odierne. Quindi nessuna influenza rap,
pop o brani specifici per un pubblico di adolescenti, solo la musica dei Balance.
Puoi parlarmi di come si sono svolte le fasi di composizione del nuovo disco?
Molti di questi pezzi sono stati scritti negli anni ‘80, quando noi stavamo
preparando il terzo disco che non vide mai la luce. Alcuni brani, come Who You
Gonna Love, sono stati scritti da Peppy Castro e in qualche modo ri-arrangiati
successivamente insieme a me e Bobby. Crazy Little Suzie invece è stata scritta
da Bobby, con in più l’aggiunta dei testi ad opera mia e di Peppy. Insomma, alla
fin fine siamo sempre stati noi tre insieme a creare i pezzi dei Balance.
Di che cosa parlano i testi dei Balance?
I pezzi di Equilibrium sono stati scritti a quattro mani da me e Peppy, anche se
la maggior parte sono opera di quest’ultimo.
Ogni canzone racconta una sua storia: Breathe è stata scritta da Peppy, ed è un
tributo personale in memoria della sua moglie defunta. Old Friends è nata
originalmente concepito come un pezzo che parlasse di tematiche contro la guerra
e sulle mie amicizie perdute. What Have You Done è un modo divertente di
descrivere una mia vecchia relazione andata male, mentre Crazy Little Suzie è
una canzone un po’ pazza. Winner Takes All
è un brano triste che parla di infelicità e violenza.
Ci sono brani che per qualche motivo reputi più riusciti rispetto ad altri?
Ogni pezzo per me è unico, e tutti sono stati suonati e composti a dovere. In
ogni caso, ovviamente ci sono le mie canzoni preferite, ma per differenti
motivi: adoro il guitar work di Bobby su di una, i miei interventi su altro, il
cantato di Peppy su altre ancora, il suono della batteria e via così. Fra quelle
che mi piacciono di più ci sono: Who You Gonna Love che non è stata composta da
me, Liar che vede la mia collaborazione e, infine, Winner Takes All che invece è
stata scritta dal sottoscritto.
Il disco sarà immesso sul mercato dall’italiana Frontiers Records, siete
soddisfatti del lavoro di promozione che stanno svolgendo?
La promozione è appena cominciata, adesso nel momento in cui sto rispondendo
alle tue domande. Però le interviste sono davvero ottime, le recensioni sono
anche loro in arrivo e in fan attendono con ansia questa uscita. Adoro
tantissimo rispondere alle domande e ai complimenti che arrivano dal nostro
pubblico, e sicuramente ne arriveranno ancora dopo la release del disco. La
Frontiers si è occupata di trovare qualcuno che si occupasse dell’artwork ed è
sempre rimasta in contatto con noi durante la realizzazione del disco, con
suggerimenti e incoraggiamenti dove necessario. Ottimi ragazzi quindi, e la cosa
interessante è che non li abbiamo mai conosciuti dal vivo! In ogni caso, appena
avrò modo di trovarmi in Europa, la prima cosa che farò sarà incontrare tutti i
membri dello staff della label.
Che reazioni ti aspetti da parte del pubblico e della critica dopo la release
di Equilibrium?
Spero ci siano gli stessi feedback ricevuti in occasione della nostra seconda
release. Immagino che Equilibrium piaccia a chi è riuscito ad apprezzare i primi
due dischi, guardando questo nuovo lavoro come la naturale evoluzione dei
precedenti. Mi sento ancora legato al nostro primo lavoro e lo tengo sempre in
considerazione quando mi preparo per comporre qualunque pezzo. Spero che
arrivino presto le richieste per le esibizioni live, in modo da poter avere
l’occasione di incontrare i fan che hanno reso possibile il nostro ritorno sulle
scene musicali.
Che ne dici di parlarmi di quello che il tuo background come musicista?
Sono cresciuto in un ambiente più classico, lavorando per opere sinfoniche e
teatrali, per poi collaborare con artisti del calibro di Rod Stewart, Elton John,
Sinéad O’Connor, Gloria Estefan, Richie Havens, Todd Rundgren, Judy Collins,
Donny Osmond, Peter Paul & Mary, Live, Aerosmith, Paul Stanley, Frank Sinatra,
Cher, Michael Bolton e molti altri ancora. Il mio background è piuttosto vario,
ho lavorato con i membri della London Royal Philharmonic Orchestra, suonato in
alcuni show a Broadway e con molti artisti che vincitori dei Grammy Awards. Ho
ricevuto una buon numero di dischi di platino e altri premi di un certo livello
e la mia carriera musicale è stata piuttosto soddisfacente. Chiaramente anche io
ho avuto alcuni artisti ai quali mi ispiravo, su tutti ci sono sicuramente
Beatles, Yes, Emerson Lake & Palmer, più alcuni compositori come Aaron Copeland
e Leonard Bernstein.
Avete già pronte le date del tour di supporto a questa nuova uscita?
Non abbiamo date programmate al momento.
Che programmi hai in mente per il futuro?
Ho già qualcosa in programma per il mio futuro. Sto lavorando a un mio progetto
solista e, inoltre, sto lavorando ad alcune opere musicali per il teatro. C’è
già on-line il sito ufficiale
di un mio progetto, dal quale, sono sicuro, riuscirò a ricevere tantissime
soddisfazioni. Finché ci sarà
l’occasione di continuare a fare musica, io sarò sempre felice.
Questa era la mia ultima domanda. Grazie per la disponibilità, a te l’onore
di chiudere l’intervista.
Grazie a te per l’interesse e a presto.
Angelo ‘KK’ D’Acunto