Band in Crisi : ma che succede??
Gennaio è stato teatro di numerose scosse di terremoto nell’ambiente metal, che hanno portato a numerosi licenziamenti dalle varie band di loro personaggi anche di spicco, e anche allo scioglimento di diversi gruppi che sembravano viceversa solidi.
Si tratta di casi isolati oppure è l’inizio di una lenta evoluzione del panorama metallaro mondiale, dove tutti vogliono sfondare presso gruppi già di rilievo senza creare nulla di consistente da soli?Come già detto questa seconda metà del primo mese dell’anno ha portato a numerosi cambiamenti nel teatro metal, cambiamenti che hanno coinvolto soprattutto le band medio piccole e sulla rampa di lancio, che si stanno repentinamente sciogliendo, ma non perchè sopraffatte dai “mostri sacri” del nuovo metal, ma perchè proprio in difficoltà tra di loro.
Il fatto colpisce soprattutto per la repentinità con la quale le band si stanno sfaldando, o comunque subiscono “mutilazioni” che coinvolgono elementi di spicco non solo tra i musicisti, ma anche tra chi sta “dietro le quinte” dei vari gruppi.
Giusto per fare una breve panoramica si può analizzare il corso degli eventi dell’ultima settimana, si sono sciolte nell’ordine di pochissimi giorni band anche molto importanti e quasi storiche nel loro genere come gli “Angel Witch”, seguiti a brevissima distanza dai “Mortification”, per arrivare ai licenziamenti di diversi agenti dei gruppi, tra i quali quello dei “Malevolent Creation” per finire con l’abbandono da parte dei Sinergy del loro vecchio batterista.
Ora possono essere benissimo solo dei casi eccezionali e isolati, destinati a non ripetersi più con tale frequenza, ma comunque questi eventi (pur parendo diverse le motivazioni da gruppo a gruppo) lasciano riflettere e porgono un interrogativo, ovvero se le cause dello scioglimento sono davvero state fatte per accordo di tutti i membri del gruppo perchè consideravano finite le loro esperienze, o se lo hanno fatto mostrando mentalità personalistica, credendo nell’affermazione singola del musicista in una band magari gia di grande successo, e accantonando l’idea del far crescere qualcosa con le proprie mani.
Se fosse vero il primo caso sarebbe anche comprensibile, nel secondo penso si potrebbe arrivare a una vera e propria piccola rivoluzione del metal, con sempre meno gruppi emergenti e tanti artisti “liberi” in cerca del successo immediato.
Che succederà?
Abbadon