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Behemoth: Nergal di nuovo citato in tribunale in Polonia

Di Tiziano Marasco - 26 Marzo 2018 - 11:58
Behemoth: Nergal di nuovo citato in tribunale in Polonia

L’Istituto diocesano di azione cattolica della cittadina polacca di Radom ha presentato un rapporto all’ufficio del procuratore locale su un presunto reato di blasfemia commesso dal cantante dei Behemot, Adam Nergal Darski

Secondo l’associazione, Darski ha tenuto sul suo profilo facebook, in data 8 marzo, un comportamento che offende i sentimenti religiosi dei cattolici. L’agenzia polacca PAP ha aggiunto che Nergal ha già raccolto due accuse, per lo stesso motivo, presentate da due deputati del partito di governo polacco (Diritto e giustizia – PiS), Dominik Tarczyński e Anna Sobecka.

Lo scorso 8 marzo, Nergal ha pubblicato sul suo profilo un video in cui cantava una canzone (in polacco) sulla festa della donna. Mentre cantava, faceva però dondolare davanti a sé un pene di gomma con un Cristo crocifisso. Il video è ovviamente diventato virale in Polonia e dopo le accuse dei deputati di PiS, Nergal ha dovuto scusarsi pubblicamente. L’11 marzo, poi, Facebook ha censurato il video e quindi non possiamo riproporlo.

Secondo il codice penale polacco “chi ha offeso i sentimenti religiosi altrui, insultato pubblicamente oggetti di culto religioso o luoghi in cui si svolgono riti religiosi, è soggetto a una multa o un periodo di reclusione fino a 2 anni.”

Non è la prima volta che Nergal finisce al centro di un processo nel suo paese. Nel marzo 2015, la Corte suprema polacca assolto il frontman dei Behemoth da un’altra accusa di blasfemia – ovvero il fatto che strappava Bibbie durante i concerti. La Corte suprema ha assolto Nergal spiegando che le sue azioni erano destinate a un gruppo di persone che erano “sostenitori di questo tipo di convinzioni”. Il verdetto della Corte suprema riporta però che le azioni di Nergal “non erano accettabili, anche se non potevano essere considerate un crimine”.