Berserks (Costantini/Toninato)
Ancora un’intervista di culto per Truemetal.it, realizzata a cura di:
Stevano “CirithUngol” Quaranta
A lui la parola.
Signore e signori, ho l’onore di rendere giustizia ad uno dei gruppi più sottovalutati e sconosciuti delle scena metal italiana e non solo. Autori di un unico disco datato 1982, assolutamente introvabile e valutato dai collezionisti tedeschi intorno ai 300€, possiamo tranquillamente affermare che l’omonimo esordio dei Berserks è uno dei primi dischi italiani ( se non il primo) ad abbracciare in maniera piena e concreta la parola heavy metal. Per quanto mi riguarda, questo vinile è uno dei più bei dischi di metal italiano usciti negli anni ottanta, ma anche analizzandolo in maniera oggettiva e paragonandolo ad altre uscite dedite allo stesso genere, non possiamo che notare la professionalità e soprattutto l’attitudine che i Berserks hanno saputo sprigionare in queste otto tracce, in un epoca, dove, soprattutto in Italia, suonare metal significava andare contro tutto e tutti. Mi viene da ridere se penso che ultimamente un famosissima rivista italiana ha dedicato un ampio speciale sulla nostra scena idolatrando dischi spacciati per capostipiti della penisola e non menzionando quello che è il vero padre del metal tricolore. Non parliamo di metal ancora influenzato dall’hard rock degli anni 70, parliamo di Heavy Metal puro ed incontaminato.
Ne discutiamo con Pierluigi Costantini e Luciano Toninato.
Prima di tutto vorrei ringraziarti per la disponibilità che hai dimostrato,……..
1)Credo che sia obbligatorio fa conoscere ai nostri lettori la storia del leggendari Berserks.
I Berserks, nascono nel 1980 dai due chitarristi Luciano Toninato e Pierluigi Costantini. Subito dopo entra nella band il bassista Luca Urban ed infine i due cugini Pignattone Loris (batterista) e Giovanni (voce).
I Berserks nascono per un amore viscerale verso il Rock. Eravamo tutti amanti degli Ac/dc, Deep Purple, Van Halen, ma soprattutto dei mitici IRON MAIDEN. Altresì, odiavamo tantissimo quei frikkettoni della discomusic.
All’epoca siamo riusciti a trovare un teatro in disuso in Udine. Questo ci ha permesso di provare moltissimo in un ampio contesto. Suonavamo di continuo e notavamo che anche i Fan aumentavano di giorno in giorno. In pratica, ogni prova (visto lo spazio) diventava un concerto dal vivo. Un esempio è che senza alcuna pubblicità di sorta, solo con il passa parola in quel teatro siamo riusciti a portare in una serata la bellezza di 900 persone.
Così nel giro di pochi mesi avevamo un seguito incredibile con tanto di tessere, fan club, spille e altri gadget.
Il nostro imperativo era di suonare solo musica nostra. Raramente anche alle prove effettuavamo delle cover.
Dopo vari concerti siamo stati contatti da un produttore di Udine che ci propone di incidere un disco.
Prima di incidere viene inviato un nostro “demo” alle “Messaggerie italiane”. La risposta fu: “…Fateli incidere immediatamente perché in Italia non esiste niente del genere….”.
Nella mia prima chiacchierata con Pignattone Luciano ho appreso che non foste molto contenti del mixaggio finale, che, a suo dire non fece risaltare la vostra reale potenza Cosa successe esattamente?
Eravamo giovani e inesperti e ci siamo fidati del tecnico del suono che invece non ha saputo valorizzare quello che dal vivo riuscivamo ad esprimere. Diciamolo: il mixaggio è risultato di pessima qualità! Non si sente la carica e la bellezza dei suoni di cui noi andavamo fieri
4) Cosa ricordate di quegli anni in cui il metal stava prendendo piede? Era così difficile per un gruppo italiano imporsi al grande pubblico? Cosa vi è mancato per riuscire ad emergere dall’anonimato? Paradossalmente ho saputo che avete più riscontri ora che all’epoca della vostra pubblicazione.
Il vostro debutto fu recensito su qualche testata?
Il Friuli purtroppo è sempre stato un territorio sterile di appoggio per le band musicali. Allo stesso nostro debutto (se per tale intendiamo l’uscita dell’album) siamo stati recensiti molto stringatamente dalla stampa locale.
Saremmo dovuti andare all’estero (Germania e Inghilterra) così come ad un certo punto ci era stato proposto. Anche se ci fa molto piacere, è però assurdo che oggi siamo più conosciuti che all’epoca. Ci sono pervenute infatti anche quest’anno delle lettere da fan Greci e Tedeschi. Siamo conosciuti addirittura in Giappone come in gran parte dell’Europa.
5) Dalle mie ricerche risulta che prima del vostro scioglimento scriveste qualche canzone che avrebbe dovuto formare il vostro secondo Lp. E vero? Esiste qualche demo-tape?
E’ vero che eravamo pronti per incidere un secondo LP che a nostro avviso sarebbe stato sicuramente di livello superiore (vuoi per l’esperienza maturata, che per la stessa bravura individuale). Avevamo trovato un nuovo filone, ancora più personale. Purtroppo, durante un trasloco abbiamo perso tutto il materiale che avevamo registrato.
6) Sei a conoscenza dell’alone leggendario che ricopre il nome Berserks sopratutto all’estero?
Il vostro vinile è quotato cifre assurde dai maniaci delle rarità. E’ vero che ne furono stampate solo 300 copie?
Sono state incise circa 1000 copie.
7) Quale fu la causa del vostro scioglimento?
Ancora oggi ci chiediamo quale sia stata la ragione. Sicuramente non litigi. La risposta forse ce l’ha data Loris Pignattone poco tempo fa, e cioè che lui e suo cugino Giovanni sono partiti per il servizio di leva.
8) Sei ancora in contatto con il resto della band?
Siamo sempre in contatto e fra di noi regna una sana amicizia.
9) Cosa mi dici della vostra attività live? Suonaste molto? Qualche aneddoto particolare da raccontare su qualche vostra esibizione? Suonavate qualche cover?
Suonavamo spesso in giro. Eravamo molto richiesti, addirittura abbiamo fatto un concerto con tanto di palco e strumentazione a 20.000 W, in occasione di un matrimonio. In tutti i nostri concerti trasmettevamo un’energia incredibile dovuta anche dal fatto che sul palco ci lasciavamo andare alla musica e alla birra come dei “bravi ragazzi”.
10) Sono riuscito a trovare una bellissima foto del vostro presunto ultimo concerto in quel di Gorizia. E vero che quella fu la vostra ultima esibizione? La ricordi ancora? ( se ti può aiutare, il bassista ha il gomito fasciato, presumo a causa di un infortunio)
Il concerto di Gorizia è stato l’ultimo. Forse, ANZI il migliore. Ricordiamo ancora la gente ammassata che saltava facendo volare, roteare i “chiodi” in aria.
E’ quella l’immagine che per tutti noi rimane indelebile nei nostri ricordi, e che suggella il periodo più bello della nostra adolescenza.
11) Ascolti ancora metal? Gruppi preferiti?
Rimaniamo dei grandi rockettari. Dei nomi su tutti: Mr.Big, Extreme, Ac/dc, Jo Satriani ecc. e molti altri.
12) Telefonicamente Giovanni mi parlò di una proposta che vi è stata fatta per ristampare il vostro disco in CD. Vuoi parlarcene? Conterrà brani inediti?
Siamo stati contattati di recente da due case discografiche per la ristampa in CD del vinile. Riteniamo però più giusto che resti il solo vinile quale espressione di quei tempi e di quello che eravamo.
Ok, è ora dell’annuncio clamoroso che i fan del più marcio underground italiano aspettavano da anni……..
Attenzione!! Siamo tornati!!
Noi due, Pier e Luciano, non abbiamo mai smesso di suonare. Anzi! Abbiamo riformato la band con altri componenti e con la novità delle tastiere. Più precisamente: Silvio Corsi tastierista, Marco Pertoldi basso e voce, Giorgio Ranciaro batteria.
Il Rock è come un virus e dopo 20 anni di esperienze musicali varie siamo tornati al nostro vecchio amore!
Il rock non muore mai!
Abbiamo il materiale per uscire con un nuovo CD.
Siamo l’esempio della ”Evoluzione della specie”.
Stefano ”CirithUngol” Quaranta