Power

Black Fate (Gus Drax)

Di Marco Giono - 14 Dicembre 2014 - 20:29
Black Fate (Gus Drax)

Dopo aver ascoltato e apprezzato il nuovo album dei greci Black Fate intitolato “Between visions and lies” abbiamo deciso di intervistare il chitarrista Gus Drax affinchè ci raccontasse di più della band e della loro musica.

 

 

Intervista raccolta da Marco Giono

M: Ciao Gus, Io sono Marco, benvenuto a Truemetal.it. Il viaggio dei Black Fate è stato lungo ed irto di ostacoli dovuti anche a cambi di line up a cui seguivano lunghi periodi di silenzio. Avete mai considerato questo progetto musicale come abbandonato oppure era qualcosa che aveva solamente bisogno di tempo per prendere forma? E come ti senti a essere qui?

G.D: Grazie Marco, è un piacere poter essere intervistato. Non abbiamo mai pensato che la band fosse finita, non abbiamo mai perso la speranza. Ora posso dire che eravamo nel giusto. Infatti abbiamo firmato per la Ulterium Record un’ottima etichetta che sta davvero investendo molto nella band. Poi sia la stampa che i fans hanno apprezzato enormemente il nostro nuovo album “Between visions and lies” e non potremmo essere più felici quindi delle nostre scelte e di essere qui.

M: Potresti descrivere l’evoluzione della vostra musica dal primo demo “Black Fate” all’ultimo album “Between visions and lies”?

G.D: Non vi è nulla in comune tra il modo di scrivere musica degli inizi (1990) e ciò che siamo oggi. La maggior parte della line up è cambiata, Nikos Tsintzilonis (il batterista) è l’unico sopravvissuto della line up originale e di certo dopo ventiquattro anni non puoi essere lo stesso sia come persona che come musicista. Maturi e inevitabilmente cambi. “Between visions and lies” è proprio questo, la nostra evoluzione. Così siamo diventati definitivamente più pesanti, più melodici e più progressivi allo stesso tempo. Penso che abbiamo portato sia il nostro stile che il suono ad un livello superiore. Dopo cinque anni (ndr. “Deliverance of Soul”, 2009) dall’album precedente non potremmo davvero scrivere qualcosa di simile. Di certo non c’è alcun motivo per farlo.

M: Le vostre composizioni hanno un mood sinfonico ed elegante. Come funziona il processo compositivo? A chi vengono la maggior parte delle idee?  Come i singoli membri della nuova line up contribuiscono al suono?

G.D:  Il nostro batterista Nikos sviluppa la maggior parte delle idee che fungono da base su cui lavorare per ottenere il risultato finale. Una volta che ci troviamo tutti assieme a provarle può capitare che rimanga poco dell’idea originale. Diversamente io mi occupo di cambiare e di migliorare i riffs. Invece il nostro cantante Vasilis ha un ruolo importante nel definire il tono delle melodie e dei brani in generale.
 

Anteprima
 

M: I vostri testi descrivono il vissuto in modo drammatico ed epico. Mi sembra di intuire vi sia una un filo conduttore tra i brani dell’album. Quindi vi domando se l’album è stato realizzato  come un concept?

G.D: Ogni canzone è una storia a sè stante. Non abbiamo un tema per l’intero album. Ci sono alcuni punti di contatto tra le canzoni, ma non un tema comune. Non escludo che in futuro potremmo fare un concept. I brani dell’album raccontano del vissuto quotidiano, delle relazioni con gli altri. Il linguaggio, le immagini a volte attingono dalla tradizione fantasy, ma ciò che conta è che l’ascoltatore riesca a ritrovarsi in ciò che descriviamo come fosse parte della propria vita.

M: L’ispirazione per l’artwork della copertina da dove deriva? E’ legato ai testi?

G.D: L’artwork della copertina è certamente legato ai testi e alla musica dell’album. L’immagine del bambino che ha di fronte a sè una bottiglia magica rimanda all’innocenza e allo stupore primitivo, creando così un’atmosfera fortemente evocatica.

M: La mia canzone preferita è “Into the Night”, ma cambia frenquentemente. Hai una canzone preferita?

G.D: A dire il vero ne ho più di una. “Rhyme of a False Orchestra”, “Lines in The Sand”, “In your Eyes” e “Weight of the Word”…Penso di aver citato mezzo album…ma sono particolarmente legato a queste canzoni.

M: Ho visto alcuni vostri live della nuova line up su Youtube in cui suonavate brani dell’album precedente “Deliverance of Soul”. Avete certamente un impatto molto forte dal vivo. Siete intenzionati a fare un tour in Europa per il nuovo album? O qualche Festival?

G.D: Ci piacerebbe fare più date possibili sia per promuovere l’album che per farci conoscere. E speriamo davvero che possa accadare a breve. Per il momento abbiamo programmato di aprire per i Sanctuary in Thessaloniki (ndr. 20/03/2015 – Eightball Club/Grecia) e vi sono altre date in via di definizione.

 

Anteprima

 

M: L’ultima domanda. Ho visto che avete appena realizzato una cover degli Iron Maiden “2 Minutes to Midnight” (ottimo lavoro!) per Metal Hammer greco. Potresti raccontarci qualcosa in merito?

G.D: Certo. Metal Hammer sta celebrando il trentesimo anniversario di esistenza e ha voluto che le bands greche facessero delle cover relative agli album leggendari del 1984 raccolte in un unico cd. E’ davvero una bella compilation!!
Ai Black Fate era stato chiesto di coverizzare un brano da “Powerslave” e al principio avevamo scelto “Rhyme of  The Acient Mariner”, ma a causa della carenza di tempo e di quanto avevamo programmato per quel periodo, abbiamo optato per “2 Minutes to Midnight”. Spero davvero che vi possa piacere la nostra versione.

M: Mi auguro di vedere presto live i Black Fate in Italia e di sapervi in giro per il mondo a diffondere buona musica metal!

G.D: Grazie ancora per questa intervista Marco e spero che il tuo augurio si realizzi. Ho suonato tempo fa (ndr. 2008) con i Biomechanical a Milano e  non vedo l’ora di tornarci. A presto!

Pagina Facebook Black Fate
Homepage Ulterium Records

Discografia Black Fate:

 – Uncover (2002)     
 – A Piece of Dream (2003)     
 – Deliverance of Soul (2009)
 – Between Visions & Lies (2014)