Black Majesty (Steve Janevski)
Gli australiani Black Majesty tornano sul mercato con l’ottimo Tomorrowland. Ci siamo messi in contatto col chitarrista Steve Janevski che, ci parla dei segreti del nuovo disco, quello di una band in costante crescita. Buona lettura.
Ciao Steve! I miei complimenti per il nuovo disco, Tomorrowland. Ti va di presentare la band ai nostri lettori?
Ciao Gaetano e grazie. Abbiamo cominciato a scrivere il nuovo materiale a inizio 2006 che, fin da subito, si presentava potente come non mai. Dopo un anno di duro lavoro siamo entrati in studio per le registrazioni di Tomorrowland successore di Silent Company. Il nostro obiettivo era quello di ripartire con pezzi più aggressivi e dopo due mesi tra registrazione e mixaggio ci siamo detti: “Hey, ce l’abbiamo fatta”. Penso che Tomorrowland sia la naturale prosecuzione dei dischi che abbiamo già pubblicato, siamo rimasti fedeli al nostro sound anche perché non siamo un gruppo che si concede troppe variazioni sul tema. Le prime recensioni sono state davvero positive, inclusa la vostra. Grazie.
Cosa mi dici riguardo alle vostre influenze? Come descriveresti, oggi, il sound dei Black Majesty?
Siamo amanti del metallo tradizionale ed in particolare dei classici: Rainbow, Black Sabbath (in particolare l’era “Dio”), Iron Maiden, Judas Priest ed Helloween. Le altre influenze possono essere ricercate nei nomi di Queensryche, Dokken e Fates Warning, siamo grandissimi fans della scena Heavy Metal e le nostre preferenze non mentono.
Penso che Tomorrowland abbia un ottimo suono. Hanny (Mohamed, il chitarrista ndg) ed io siamo sempre alla ricerca di un suono potente, un suono che parta dalle chitarre, sostenuto dalla voce di John, mai così aggressiva come su Tomorrowland. E’ stato davvero interessante lavorare con un produttore come Endel River, sa perfettamente quello che vogliamo e ci ha insegnato qualche trucchetto del mestiere.
Stavo pensando proprio alla produzione: avete raggiunto un ottimo livello. Ho apprezzato l’approccio più “moderno”, che tipo di strumentazione avete utilizzato?
Ho usato i miei Hughes & Kettner Tri-Amp, amplificatori per chitarra elettrica, ottimi in ogni occasione. Hanny ha usato il suo Mesa Bolgie Triple Rectifier che ci ha dato contemporaneamente un suono classico e moderno. Non vogliamo esagerare con le distorsioni che, spesso e volentieri sono di impiccio quando, nella fase di missaggio, cerchi un suono più sottile. Abbiamo cercato di bilanciare le chitarre e direi che ci siamo riusciti discretamente bene, ne abbiamo suonate diverse durante le registrazioni, tra le quali la mia nuova Jackson. Ha un gran bel suono. Pavel (Kornvalinka, ndg) ha fatto un ottimo lavoro con la sua batteria, ci ha messo soltanto un giorno e mezzo per registrarla. Anche John ha usato diversi tipi di microfono ma, in questo momento, non ricordo quale ha scelto. L’importante è il risultato finale.
C’è un concept che ruota intorno a Tomorrowland?
Ci sono diverse domande su come si trasformerà il nostro futuro se non facciamo attenzione, se ne parla nei brani Bleeding World e Tomorrowland. Credo che la nostra nuova copertina riesca nell’intento di catturare la storia che sta dietro Tomorrowland, il nostro personaggio combatte per un futuro migliore. Ringrazio di cuore Dirk Illing, colui che l’ha disegnata. Il disco, in ogni caso, non è un concept.
Dimmi qualcosa di più sulla copertina: perchè quella scelta nei colori?
Riuscire ad identificare, sia nel tratto che nel colore, i dischi dei Black Majesty è una caratteristica che ci piace molto. Dirk Illing ha disegnato tutte e tre le copertine e si è superato con Tomorrowland. Prima di pubblicare il nostro debutto abbiamo chiesto a Dirk di sviluppare un personaggio che non fosse come Eddie degli Iron Maiden o come quello di Dio, ed è nato il “Black Majesty”, character femminile. Il significato te l’ho anticipato prima: il Black Majesty si sta muovendo per salvare il mondo e certe cose vanno fatte subito prima che sia troppo tardi. Puoi vederla come una metafora della vita.
Torniamo alla musica. Sono rimasto felicemente sorpreso quando ho sentito la cover di Soldier Of Fortune dei Deep Purple. Perché quella canzone? Cosa pensi della scena rock e hard rock, vi sentite in qualche modo legati ad essa?
Volevamo pubblicare Soldier Of Fortune come una semplice bonus track ma l’abbiamo terminata quasi subito e ci è venuta bene: così abbiamo deciso di inserirla nella tracklist ufficiale. E’ un classico. Ovviamente non volevamo mantenere gli stessi arrangiamenti e così l’abbiamo rifatta regalandole lo spirito dei Black Majesty. E’ un tributo ai mitici Deep Purple, un gruppo che ha fatto la storia della musica, vogliamo che la gente si ricordi chi erano i Deep Purple dell’era Soldier Of Fortune. Spesso ci si ricorda degli storici up-tempo ma quella band ha scritto alcune perle uniche molto più lente e Soldier Of Fortune è soltanto un esempio di eccellente songwriting. Il nostro cantante l’ha interpretata benissimo e al boss della Limb è piaciuta molto: è stata il primo a volerla nella scaletta ufficiale.
In Australia, paese da cui proveniamo, la scena metal è ancora a livello underground. Non c’è il minimo supporto. E’ sempre interessante, per noi, leggere libri, riviste o webzines provenienti dall’altra parte del mondo e accorgerci come la musica sia considerata diversamente da paese a paese. In America va di tutto tranne che il metal, in Europa il metallo tradizionale vive da sempre e continua a farlo: è una cosa veramente appagante! La gente dovrebbe essere in grado di riconoscere da sola quale musica ascoltare e quale musica non ascoltare ma sembra che in America e in Australia manchi la cultura e sono i media a decidere il menu del giorno. Ma le cose sembra stiano cambiando: dopo la reunion dei Black Sabbath con Dio (Heaven & Hell ndg), la gente è tornata a comprare i dischi negli Stati Uniti d’America, è una cosa importante per tutta la scena heavy. Nel 2006 abbiamo girato con i Dragonforce e quel tour ha mostrato come il Metal sia ancora vivo, abbiamo fatto diversi sold out in Australia. Però è sempre lo stesso discorso: il tour è stato un successo perché avevamo dietro i media, in caso contrario un fallimento annunciato.
Io, al contrario, sono felice di abitare in Italia, vicino alla Svizzera, la Germania, la Grecia e la Spagna: nazioni nelle quali l’heavy metal sta vivendo una seconda giovinezza.
Ma restiamo sulla scia di Tomorrowland: quali sono i brani che meglio rappresentano il nuovo disco?
Direi le prime quattro tracce. Forever Damned è un veloce up-tempo che è stato riscritto parecchie volte prima di inserire la versione definitiva sul cd. Poi si passa a Into The Black: mi piace molto il passaggio da chitarra acustica a chitarra elettrica nei pressi del chorus e del pre-chorus. Evil In Your Eyes è influenzata dagli Iron Maiden, specialmente l’intro. Anche questo brano è stato riscritto diverse volte, abbiamo lavorato sul coro per renderlo il più melodico possibile. Infine citerei la title track, Tomorrowland, ne andiamo fieri. La chitarra armonica fa il suo figurone nell’introduzione e poi ci pensano le tastiere a renderle una forma melodica precisa.
Pensi che i Black Majesty siano più maturi oggi rispetto al passato?
Grazie per la domanda. Penso che nei tre dischi pubblicati ci sia una certa progressione professionale. Tomorrowland incorpora elementi di Sands Of Time e di Silent Company, credo sia più bilanciato nello stile. Il power metal di Silent Company e il tocco progressivo di Sands Of Time si incontrano all’interno di Tomorrowland.
Cosa pensi dell’attuale scena power europea? Ha un futuro?
Penso ci sarà sempre un posto per il power metal. Gruppi come gli Hammerfall hanno un seguito di tutto rispetto, più oggi che in passato. Ci sarà sempre un solo gruppo che porterà il nome “Helloween” ma c’è tanta brava gente in giro per il mondo che sa suonare come si deve. Noi siamo felici di appartenere a questa schiera. Sopravviveremo 😉
Siete soddisfatti del contratto con Limb Music Products?
Si, ci supportano nel migliore dei modi. Abbiamo firmato, nel 2003, un contratto che ci lega alla Limb per cinque dischi. Ci danno la possibilità di far conoscere la nostra musica nei posti più impensabili e ci pagano a seconda di quanti album vendiamo. Non possiamo chiedere di più.
E quando pensate di passare dalle nostre parti?
Ci piacerebbe suonare da voi. La famiglia del nostro cantante, John Cavaliere, è originaria di Roma e vogliamo suonare nella capitale italiana a tutti i costi. Nei prossimi mesi partiremo per un tour europeo e per ora siamo confermati per alcuni importanti festival: al Wacken in Germania, al Masters Of Rock in Repubblica Ceca e al Metal Universe in Slovacchia.
Quali sono i piani per l’imminente futuro?
Continueremo con la promozione di Tomorrowland. Suoneremo in giro per il mondo e dopo il tour europeo ci concentreremo sul tour australiano e, probabilmente, su quello giapponese e americano. Insomma… siamo pieni di impegni. Continueremo a suonare la nostra musica e a pubblicare dischi, sperando di guadagnare qualche sostenitore in più.
Bene Steve. E’ tutto, puoi lasciare un messaggio ai fans italiani… e buona fortuna.
Grazie per il supporto, spero di incontrarvi in uno dei nostri concerti programmati per i prossimi mesi. Parlo anche a nome del nostro cantante John che, mi ha chiesto di darvi un grosso bacio da parte sua ahahahahahahah. Tanti saluti dall’Australia.
Gaetano Loffredo