Black Sabbath: Bruce Dickinson, “Non torneranno più, credo che Sharon Osbourne se ne sia assicurata”
Nel corso dello spoken-word dello scorso 3 marzo, è stato chiesto a Bruce Dickinson se i Black Sabbath possano esistere senza il batterista e fondatore Bill Ward. Questa la risposta del cantante degli Iron Maiden:
Sono un grande amante dello stile di batteria di Bill Ward. Penso che fosse davvero ispirato. Amo il suo stile perché non è proprio un batterista rock, è più come un batterista jazz che suona rock. E io amo quel suo stile che è un po’ come se vagabondasse attorno al ritmo e tutto il resto. Ma lui fa suo quel ritmo; è brillante. L’ho incontrato. È anche un bravo ragazzo. Un po’ matto, ma molto simpatico. Del resto, non lo siamo tutti? Tutti noi siamo un po’ pazzi.
Se i Black Sabbath possano esistere senza Bill Ward? Beh, non credo sia una questione di… Non credo che i Black Sabbath esistano ancora, perché credo che Sharon Osbourne se ne sia assicurata.
Il video del botta e risposta con Bruce Dickinson sul canale di 93omair:
Come vi avevamo riportato in precedenza, Tony Iommi avrebbe detto a Tony Martin che era stato siglato un accordo che impediva di pubblicare nuovi album dei Black Sabbath se non in presenza di tutti i membri originali. Probabile che Bruce Dickinson faccia riferimento proprio a questo contratto e che ne imputi l’esistenza proprio a Sharon Osbourne. Questo il racconto di Tony Martin:
C’era questo musicista nei Black Sabbath chiamato Geoff Nicholls. Era il tastierista. E’ morto quattro anni fa. Il giorno del suo funerale mi sono imbattuto in Tony Iommi, che mi ha detto: “Ho un sacco di materiale da suonare con te. Dobbiamo incontrarci e vedere se possiamo comporre alcune nuove canzoni e magari ristampare gli album con te alla voce”.
Ho pensato: “Bene, fichissimo, quando vuole”. Poi però il telefono è rimasto silenzioso per ere… Mesi e mesi e mesi. Per cui poi l’ho chiamato io e mi fa: “Vieni a casa mia e ne parliamo”. “Okay”, gli dissi. Arrivato a casa sua mi disse: “Non possiamo farlo”. “Perché?”, chiesi. Mi disse che avevano firmato un accordo secondo il quale avrebbero potuto pubblicare del nuovo materiale con il moniker dei Black Sabbath solo in presenza dei membri originali.
Viceversa, nessuno può registrare qualcosa con il nome di Black Sabbath. Mi disse però che potevamo ristampare i dischi con me, ma non potevamo aggiungerci nulla. Quindi, quello che ci aspettiamo, se mai ci riuscirà, è ristampare gli album dell’era-Tony Martin. Escluso The Eternal Idol, i cui diritti sono in mano a qualcun altro, per eventuali ristampe. Nel caso di Forbidden si tratterà probabilmente di un remix. Ma penso che rimarrà così com’è… Possiamo solo aggiungere qualcosa di già registrato al tempo.