Black Sabbath: Geezer Butler, “Allontanare Ozzy fu come tagliarsi un braccio”
Durante un’intervento al The Bob Lefsetz Podcast, il bassista Geezer Butler ha ricordato il periodo del licenziamento di Ozzy Osbourne dai Black Sabbath, una decisione che all’epoca la band non prese a cuor leggero. Così ha raccontato:
“Fu una decisione straziante perché eravamo cresciuti tutti insieme ed avevamo sempre lottato insieme contro ogni difficoltà fino a portare la band al successo. Quindi allontanare Ozzy fu come tagliarsi un braccio.
Lui però in quel momento aveva sicuramente bisogno di cambiare il suo stile di vita. Tutti noi facevamo uso di droghe, alcol e cose del genere, ma potevamo ancora funzionare, con Ozzy invece non funzionava più. Mentre stavamo scrivendo il nuovo album, Ozzy era assente, non pareva più interessato alla nostra musica. Alla fine Tony ha detto: ‘Ozzy deve andarsene’. La band non andrà più da nessuna parte se continuiamo così’. Odiavamo farlo, ma abbiamo dovuto per il bene nostro ed il suo. Quando gli dicemmo che era stato licenziato non poteva crederci. Fu come se una tonnellata di mattoni gli fosse caduta addosso. Noi avevamo gli altri compagni, ma Ozzy non aveva nessuno. Probabilmente, proprio allora, fu sua moglie Sharon a salvarlo.”
Poi Butler racconta anche di come i Sabbath entrarono in contatto con Ronnie James Dio:
“Tony viene da me e mi dice ‘L’altra sera ad una festa e ho parlato con quel ragazzo, Ronnie James Dio, ha una voce assolutamente splendida, penso che dovremmo provarlo.’ Quando arrivò Ronnie fu splendido, era proprio quello di cui avevamo bisogno. È stato fantastico perché Ozzy ha avuto successo con Blizzard of Oz, mentre noi pubblicammo Heaven and Hell, uno degli album più venduti di sempre dei Sabbath.”