Black Wings (Tutta la Band)
Intervista a cura di Roberto “Van Helsing” Gallerani
Giovani band italiane alla ribalta! Così penso dopo l’intervista rilasciata dal bassista dei giovanissimi Black Wings, usciti da poco con il loro debutto Sacred Shiver, nel quale dimostra come i piedi piantati saldamente per terra e una genuina ironia siano basi solide sulle quali costruire una carriera che potrebbe riservare ottime sorprese!
Ciao! Innanzitutto benvenuto a te e ai Black Wings su truemetal.it! Questa è la vostra prima intervista con noi essendo anche Sacred Shiver il vostro debutto…
Ciao a tutti ragazzi! È un grande piacere! Su True Metal uscì la nostra primissima recensione due anni fa, è davvero ganzo rincontrarvi!
Presentaci quindi la band. Come avete iniziato e come siete riusciti a strappare un contratto alla Underground Symphony?
Bèh, abbiamo iniziato esattamente tre anni fa, poco più forse, come gruppo cover di Deep Purple, Rainbow e hard rock del filone neo classico, ci siamo quindi avvicinati alle sonorità power e power prog…
Poi pian piano ci siamo indirizzati alla composizione di pezzi inediti e nel 2007 Underground Symphony ci ha proposto di pubblicare l’eventuale disco che avremmo dovuto registrare, con loro. L’offerta per iniziare ci parve più che promettente!
La cosa principale che salta subito all’occhio è la vostra giovanissima età! Credete che questo possa influire sulla qualità del songwriting o invece è un arma in più per quanto riguarda l’entusiasmo nel scrivere i brani?
Mah.. credo che il fatto che l’album sia stato composto quando in media avevamo appena 18 anni abbia dato un impulso più ingenuo forse al songwriting ma che non l’abbia certamente impoverito qualitativamente; tutto sommato tutti noi studiavamo sui nostri strumenti oramai da diversi anni; aldilà di ciò le idee erano fresche e quelle lo sarebbero state anche se lo avessimo composto 5 anni più tardi.. unica cosa forse è stato il fattore arrangiamenti, che proprio per una questione di inesperienza, più che di età, poteva essere curato meglio.
Non avete mai avuto il timore di “bruciarvi” troppo presto firmando subito un contratto con una label nonostante siate molto giovani?
Direi assolutamente di no…non voglio assolutamente paragonarci a certi giganti della musica ma posso citarti decine di band che hanno firmato contratti discografici ancora giovanissimi, e contratti ben più consistenti del nostro, ad essere onesti.
A mio avviso prima si incomincia, pur sempre prestando molta attenzione a ciò che si fa, meglio è…
Di che cosa parlano le canzoni contenute in Sacred Shiver?
Le canzoni essendo generalmente state composte durante l’oramai trascorso periodo di fine adolescenza trattano proprio di alcune tematiche inerenti le esperienze tipiche di quel periodo; il tutto è ovviamente visto in un contesto spesso immaginifico, fantasy quasi in certi casi, spesso attraverso l’uso di metafore (talvolta anche piuttosto cretine..! ahahaha) o vaghe allusioni..
Riusciresti a darmi 3 aggettivi per descrivere i Black Wings e quindi cosa li caratterizza maggiormente? Qual è la canzone presente nell’album che meglio vi rappresenta? Già che ci sono ti dico che la mia preferita è Hiding The Moon, semplice, diretta e con un gran killer chorus!
Intanto grazie mille per i complimenti ad Hiding, è un vero piacere, e anche noi amiamo particolarmente quel pezzo..!
La canzone a cui sicuramente ci sentiamo più vicini, per un susseguirsi di aneddoti concerni quel pezzo, è Fire Tide…quel brano rappresenta piuttosto chiaramente il nostro song writing all’epoca e l’atmosfera dei giorni stessi in cui la componemmo, proprio poco prima di andare a registrare l’album, nell’estate del 2007.
Tre aggettivi invece per descrivere i Black Wings… bèh…è una domanda davvero ostica.. sicuramente direi “freschi”, “nostalgici” e “non pretenziosi” anche se a questi tre aggettivi (il terzo è un aggettivo???) aggiungerei un bel “coglioni” ahahah.
Ad album già concluso è arrivato l’estroverso e talentuoso chitarrista Luke Fortini. Credi che il suo apporto a livello di stesura dei brani aumenterà il livello qualitativo della band?
Per quanto abbiamo potuto osservare sinora, nei pezzi nuovi che abbiamo appena composto, direi assolutamente di sì!! Non solo grazie a lui, ma anche all’avvento di Alessandro, il nuovo tastierista..! Le cose vanno decisamente meglio ora, sia a livello artistico che personale nel gruppo. Non che prima ci lamentassimo ma sicuro ora siamo molto più soddisfatti.
Non si sente fuori posto essendo il “vecchio” del gruppo?! ahah…
Ahahahah! Assolutamente no! Sicuramente 10 anni di differenza si fanno sentire ma Luke è una persona estremamente garbata e pronta a parlare con chiunque senza aver troppi preconcetti a riguardo, si sta davvero bene tutti quanti insieme ora!
Dai vostri brani si sente che siete amanti anche dell’hard rock più classico. Quali sono quindi le vostre influenze?
Sicuramente come già accennavo prima le nostre radici affondano nell’hard rock di scuola “Blackmoriana” anche se ognuno di noi ha poi influenze decisamente diverse.. Jack, il batterista, è un amante del heavy classico, del thrash e del prog, io personalmente vengo da una scuola prettamente più hard rock, power o epic, Luke anche lui dall’heavy classico ma ama anche la classica e il jazz, Diego, il cantante, è sempre stato prettamente un hard rockettaro innamorato del power prog e Alex in ultimo ama un po’ tutto, specialmente il prog metal… le influenze sono quindi talmente varie che risultano inafferrabili.
A livello live come vanno le cose? Ho visto che siete già riusciti a togliervi qualche soddisfazione aprendo per Vision Divine, Seventh Wonder, Circus Maximus, White Skull…
Oh le cose vanno davvero molto bene su quel fronte! Abbiamo avuto e abbiamo tuttora occasione di lavorare e conoscere persone che ci aiutano su quel fronte e, dopo anni passati a suonare alle riserve di pesca limitrofe alla nostra ridente cittadina, ora finalmente ci caviamo qualche soddisfazione!!
I concerti da te prima elencati sono stati davvero grandi esperienze per tutti noi, davvero momenti memorabili per le nostre ancora brevissime carriere (si escluda quella di Luke!)…!
Presto, il 23 Gennaio, apriremo ad Andre Matos a Torino..anche qui siamo esaltatissimi in quanto per quasi ognuno di noi Andre è sempre stato un idolo!
Speriamo quindi che il 2009 si riveli un anno formidabile come già lo è stato il suo predecessore!
Siete da poco a tutti gli effetti entrati nel mondo della musica metal. Come sono le tue prime impressioni sulla scena italiana, in particolare l’attenzione di media e pubblico?
Personalmente trovo che l’Italia offra una scena stupenda sia a livello di bands che a livello di pubblico. In svariati concerti, di fronte a un pubblico che non era il nostro (come può esserlo quello dei nostri concittadini), siamo rimasti sorpresi da quanto calore ci è stato dimostrato..! A tutti è rimasto impresso quando suonammo a Stazione Birra, a Roma, come apertura dei Circus Maximus..lì fu davvero un pubblico incredibile!!
I media, invece, per il momento, sono stati, più o meno tutti, positivi nei confronti della band e del disco e cosa che ancora di più ci rende felici è il fatto che più che il disco vengano elogiate le nostre performance live..! Al momento direi che non ci sia quindi nulla per cui lamentarsi dello scenario italiano!
Unica vera pecca è forse attribuibile alla scarsa attenzione che i grandi media hanno verso il genere metal in generale, ma si sa come girano le cose su questo fronte e non credo purtroppo sia un problema prettamente italiano…
Da qualche parte si è detto che siete una delle band più promettenti a livello italiano. Come reagite di fronte a queste affermazioni?
Ahahah bèh… sicuramente ne siamo onorati! Spesso crediamo quasi che si esageri a dire certe cose! Cercheremo comunque di non deludere le aspettative di chi ci considera tali.
Cosa si aspettano per il loro futuro i Black Wings?
Tanta tanta tanta f..a!!! ahahah
Ok, siamo arrivati alla fine. A te le ultime parole per salutare i nostri lettori. Ci vediamo alla prossima e ancora complimenti per Sacred Shiver!
Grazie mille per i complimenti ancora una volta!! Voglio salutare i lettori di Truemetal, alcuni di loro sono anche miei carissimi amici (ciao Reno, ciao Rossino!!!)!
Spero che abbiate avuto la pazienza di leggere le mie morbose risposte a questa bella recensione stilata dal buon Roberto e che il 2009 vi porti tanto rockeggiamento e ovviamente tanta di quella materia citata nella penultima domanda!!!! Ahahah
Evi medol!