Blind Guardian: Hansi Kürsch, “Sul prossimo album non ci sarà quasi nessuna orchestra, ci saranno elementi Speed Metal”
In una nuova intervista con TrueMetal.it che sarà pubblicata prossimamente, Hansi Kürsch (Blind Guardian, Demons & Wizards) ha parlato dello stile del prossimo album dei Blind Guardian.
TrueMetal.it: Negli anni avete sviluppato sempre più il lato orchestrale della vostra musica, e ora con l’album orchestrale avete portato all’estremo questo elemento. Ho visto con l’ultimo album dei Demons & Wizards che ti piace ancora suonare musica più pesante quindi mi chiedevo se, ora che finalmente l’album orchestrale è uscito, col prossimo album vi muoverete in una direzione diversa, magari meno orchestrale.
Hansi: Se me l’avessi chiesto due mesi fa ti avrei detto che non sarebbe stato così perché, da quello che mi ricordo, all’epoca – ed ero ancora in “modalità Demons & Wizards” in quel periodo – le canzoni mi sembravano molto più orchestrate.
Ora che sto lavorando a tempo pieno da due mesi alla nuova musica dei Blind Guardian ti posso dire che non c’è quasi nessuna orchestra sull’album.
Questo album è molto intenso, molto Progressive, in alcuni momenti direi anche futuristico, contiene un sacco di sorprese che portano i Blind Guardian in direzioni completamente nuove, questo è sicuro.
Per quanto riguarda le orchestrazioni quindi ti posso dire che ce ne sono di meno, molte di meno [ride].
Devo dirti che non me l’aspettavo neanche, ricordavo diversamente le canzoni a cui stavamo lavorando, ma effettivamente la nuova musica non ha quasi orchestra; ci sarà qualche elemento orchestrale, certo, ma per lo più si tratta di un album intenso e fantascientifico.
Con questo non voglio dire che ci sono suoni strani sul disco, ma c’è un approccio futuristico ai suoni e a certi elementi; è molto complesso, non sarà un album semplice, un album diretto e Speed Metal, sicuramente non sarà così, ma ci saranno anche dei momenti Speed Metal.
In questa nuova musica puoi sentire lo stile dei Blind Guardian, non puoi nascondere le tue radici, ma non è una continuazione di quello che abbiamo fatto con “Beyond the Red Mirror” o “Legacy of the Dark Lands” o neanche con “Nightfall” o “Imagination”, è qualcosa di completamente nuovo.