Bolt Thrower: data cancellata, comunicato ufficiale dell’organizzatore

Di Alberto Fittarelli - 19 Gennaio 2006 - 23:20
Bolt Thrower: data cancellata, comunicato ufficiale dell’organizzatore

Ecco il comunicato ufficiale rilasciato dall’organizzatore della data di Bolt Thrower, Malevolent Creation, Nightrage e Necrophagist prevista per il 18 gennaio all’Anomalia di Prato ma cancellata in modo controverso all’ultimo secondo:

Dopo richieste fuori contratto (comunque soddisfatte), dopo ripetute ripicche infantili, dopo offese allo staff Anomalia e MetalMillenniuM e dopo un tentativo di sabotaggio dell’impianto elettrico interno, la data del 18 Gennaio 2006 all’Anomalia Club (Bolt Thrower + Malevolent Creation + Nightrage + Necrophagist) è stata annullata.
Vorremmo ora spiegare nel dettaglio cosa è accaduto dalle 13 alle 19 della giornata di ieri.

Circa 10 minuti dall’arrivo al locale, il fonico dei Bolt Thrower lamenta l’assenza di un equalizzatore per i monitor, cosa che avrebbe reso impossibile (a detta di lui) l’esecuzione del soundcheck: abbiamo ricontrollato insieme al manager contratti, schede tecniche e tutto lo scambio mail tra locale e band… Nessuna segnalazione a riguardo, ovviamente. In risposta ci viene comunicato che senza l’equalizzatore i gruppi avrebbero lasciato il locale.
Nel giro di un’ora il materiale richiesto viene procurato e montato.

Alle 16 circa il soundcheck viene completamente bloccato causa l’impellente necessità di appendere la flag dei Bolt Thrower all’interno del locale: quasi tutto lo staff MetalMillenniuM impegnato a soddisfare questo morboso bisogno… E la brillante tour crew impegnatissima a sghignazzare e scambiarsi battutine sul nostro operato.
Ore 18: il fonico reputa l’impianto non soddisfacente. 3 ore prima dell’inizio del concerto il fonico delle band reputa pessimo lo stesso impianto su cui gruppi del calibro di Finntroll e Death SS hanno suonato senza alcun problema. Questo nonostante fosse a conoscenza di cosa si sarebbe trovato davanti, una volta al locale. Alle nostre richieste di ridurre i volumi e giocare sulle relative equalizzazioni, il fonico non ha voluto sentire ragioni (loro sono una band metal, e il metal deve essere suonato “loud”) e ha ordinato di smontare tutto, perchè non si sarebbero esibiti. Celere riunione tra manager inglese, Alex della Necrotorture, proprietari Anomalia e MetalMillenniuM: le offensive richieste del primo (ingresso a 9 euro anzichè 13, soldi tutti alla band, l’affissione di un cartello all’ingresso che annunciava la cosa) vengono accettate di buon grado da tutti pur di riuscire a portare a termine la serata. Nel frattempo la crew ha già staccato quasi tutti i cavi e smontato completamente il drum set… Comincia ad essere tardi per ricominciare tutto da capo… A questa difficoltà si aggiunge di nuovo il tour manager, che richiede un trigger! Ci consiglia di contattare qualche band locale pratese, visto che qualsiasi batterista ne possiede uno (tranne quello dei Bolt Thrower, a quanto pare). Anche stavolta partono telefonate alla ricerca dell’ennesima richiesta non prevista dal contratto.
Ore 18.45: il momento della farsa. La tour crew chiede di vedere lo stato della messa a terra del locale. Stefano dell’Anomalia, 20 anni da elettricista sulle spalle, illustra l’intero impianto elettrico. Ancora poca convinzione e la necessità di controllare all’interno del quadro elettrico del palco… Scopriamo appena in tempo il tentativo di uno di loro di sabotare l’impianto tentando di staccare alcuni cavi elettrici (a linea attivata e senza protezione alcuna, con il rischio di “farci passare davvero un guaio”). Da quel momento crew e band comunicano la loro indecisione di rimanere sul palco per paura di rimanere folgorati toccando una qualsiasi cosa. Nonostante ripetuti tentativi di spiegare che loro non erano la prima band (e nemmeno la più importante) a calcare il palco dell’Anomalia Club, e che MAI si erano presentati problemi legati all’impianto elettrico, l’ultima divertente goccia: Se uno di “noi” avesse toccato il cavo della chitarra e contemporaneamente il microfono senza “morire”, loro avrebbero suonato e non sarebbero andati via. Ebbene: abbiamo accontentato l’ennesima folle richiesta (accompagnato da un ironico applausino da parte dei Bolt Thrower, che di divertente ormai aveva ben poco), ma stanchi, inviperiti, derisi, offesi… Ci siamo tolti l’unica soddisfazione della giornata: annunciare ai gruppi che potevano tornarsene a casa.

Aggiungo: durante uno dei vari tentativi di far saltare la data (quello di portare il biglietto a 9 euro, per intendersi), con il cuore in mano si dice al tour manager di cercare di fare il possibile per tranquillizzare fonico e gruppi e di fare il possibile per fare questo concerto… Non per noi, non per il locale, ma per i ragazzi che erano fuori ad aspettare sin dalle 17, per quei fan provenienti da tutta Italia, nonchè dalla Francia e dalla Grecia… Il tour manager ha avuto giusto il buon gusto di rispondere che a loro ciò non importava minimamente… Penso, quindi, all’intervista rilasciata a MetalItalia, in cui la band citava le proprie radici punk… La stessa band che ha fornito squallide scuse alla gente in attesa all’esterno del locale, che ha definito i medesimi “italiani mafiosi”… Forse l’urlo che ha accompagnato una band stranamente in fuga, “Andate ad aprire per gli U2, fottute rockstar!”, è la frase che meglio riassume le 6 ore di presenza in suolo toscano.
Siamo stati definiti “non professionali”… Ma di certo questa non è la professionalità che ti aspetti da una band con 20 anni di carriera.
Chiudiamo scusandoci con l’intero staff Anomalia Club, in particolare Stefano, Valentina e Guido che hanno tentato insieme a noi di salvare tutto il salvabile e rinnoviamo il nostro supporto ad Alex della Necrotorture Agency, altra vittima del “savoir faire” inglese.

lo Staff di MetalMillenniuM