Brunorock (Bruno Kraler)
Oltre ad essere un ottimo musicista, Bruno Kraler si è rivelato una persona disponibile ed alla mano, pronto a parlare della propria musica con entusiasmo e semplicità.
Molti dovrebbero imparare da personaggi di questo tipo……
Ciao Bruno, parto subito con la classica domanda: musicalmente parlando come nasce Bruno Kraler e qual è stata la molla che ha fatto nascere in te l’interesse per la musica?
A dire il vero ….è stato un concerto dei “ROCKETS” a Milano a farmi venire la passione per la musica. Poi gli “SCORPIONS”mi hanno dato la botta decisiva.
A quei tempi era appena uscito il loro BLACKOUT…un grande disco.
Da quel momento mi sono buttato a capofitto nel hard rock e fino ad oggi non mi sono ancora stancato…ne di sentirlo ne di suonarlo 🙂 , e sono passati 25 anni.
Com’è stato accolto il disco, sia dagli appassionati che dagli addetti ai lavori?
Mah…devo dire che INTERACTION non è un prodotto per tutti. Insomma…o piace o non piace! Gli addetti ai lavori (musicisti ecc) lo trovano ottimo perche’ sanno cosa vuol dire fare un prodotto del genere. Poi ci sono anche recensori che lo hanno disintegrato..ma come detto sopra..nessuno può fare un disco che piace a tutti.
…i gusti sono gusti!
Interaction vanta la produzione di un guru della consolle come Michael Wagener; nonché collaborazioni di musicisti illustri come Rachel Bolan, Alex De Rosso, Fredrik Bergh e Bobby Altvater, come sei arrivato a loro?
Semplicemente proponendo il materiale e chiedendo umilmente la loro collaborazione.
Dico “umilmente”perchè questi personaggi sono veramente storici..MIKE WAGENER sopratutto…non mi sarei mai sognato di poter collaborare con lui.
Ma il tutto si è svolto nella più totale amicizia e serenità…tutta gente altamente professionale e preparata.
Purtroppo non conosco i tuoi due precedenti lavori, per azzardare paragoni, vuoi spiegarci tu le differenze sostanziali che esistono tra di loro?
Beh…il nuovo album è sicuramente più professionale e meglio concepito degli altri 2.
ogni disco nasce in un contesto ben preciso e riflette fedelmente la “voglia” del momento. Credo che INTERACTION sia un disco più “aperto” e internazionale.
Cosa tratti nei testi?
Trattano di cose che vedo ogni giorno….o che mi colpiscono!
comunque “Cose della vita” …niente fate-orchi o morti viventi 🙂
Parlami di come è nata La Fonte Dei Sogni, un brano verso cui nutro già un debole, com’ è stato accolto all’estero?
….la FONTE è un brano a cui tengo molto anch’io… è un brano che cattura.
All’estero è amatissimo…e anche dal vivo trova sempre un’ottimo riscontro.
…purtroppo in italia dicono che sembro RAMAZZOTTI quando canto in italiano…
boh!! a me non sembra proprio.
So che hai registrato il disco a Monaco, Brunico e Nashville come sei arrivato a questa decisione?
Per risparmiare….se un musicista viene da me a registrare devo pagare anche vitto e hotel oltre allo studio. Facendo in questo modo ogni musicista ha potuto registrare in uno studio vicino a casa sua. Poi il MIX è stato fatto nello studio di MIKE a Nashville.
Per conto mio, Interaction è un compendio di quanto di buono l’hard-rock Americano ha offerto nei magici ottanta, il tutto trasportato ai giorni nostri secondo la tua visione personale di questa musica. Tu cosa ne pensi?
Questa era l’idea….e questo è anche il problema!! Per molti il “suono” di INTERACTION non è abbastanza “anni 80”!
La prima cosa che ho detto a MIKE WAGENER è stata “NON FARMI UN SUONO ANNI 80) ….e per fortuna anche lui ha da molto tempo abbandonato il sound pompato e pieno di riverberi tipico di quell’era. Non capirmi male …anche io AMO gli anni 80…ma ormai sono passati da un pò 🙂
Quel sound và bene per i Foreigner – Loverboy -Dokken ecc…ma noi dobbiamo trovare nuove vie…..come del resto hanno fatto LORO allora.
Sei soddisfatto del lavoro svolto della MTM?
La MTM è una piccola INDIPENDENTE e fà quello che può. Comunque sono pienamente soddisfatto del loro lavoro….entro i loro limiti.
Stai supportando il disco con date live? Ho letto che ti accompagnano musicisti di prim’ordine, vuoi parlarcene?
Vorrei suonare molto di più dal vivo….ma purtroppo non posso permettermi di “suonare gratis”…..e la maggiorparte degli organizzatori pretende proprio questo.
In certi casi…(da supporto a qualche band più famosa) bisognerebbe anche “PAGARE PER SUONARE”.
I musicisti che mi seguono dal vivo sono veramente ottimi…ma come detto sopra..essendo professionisti devono guadagnare qualcosina per vivere.
Dopo questa raffica di domande, concludi come vuoi.
Vorrei ringraziare tutti quelli che mi seguono da tempo…..e sopratutto i fanatici della musica rock….perchè senza di loro il mio lavoro sarebbe inutile.
Ti ringrazio per l’intervista e ti rinnovo i complimenti per il disco, augurandomi di vederti presto on stage in zona Milano, magari se dalle tue parti è meglio visto che ci sono zone a dir poco incantevoli.